CRONACA

Spaccio tra giovani nel Potentino: 34 a processo, droga anche ai minorenni

POTENZA – È un’inchiesta che scuote le coscienze quella avviata dal Tribunale di Potenza, dove il giudice per l’udienza preliminare Ida Iura ha disposto il rinvio a giudizio per 34 persone, molte delle quali poco più che ventenni.

L’indagine, denominata “All’ombra della torre”, ha preso il via nell’ottobre 2023 grazie a un meticoloso lavoro investigativo della Squadra Mobile, che aveva già portato ad arresti e perquisizioni su vasta scala.

Secondo gli investigatori, dietro il traffico illecito di sostanze stupefacenti – hashish, marijuana e cocaina – operavano due distinte cellule criminali, guidate da giovani di 24 e 28 anni, originari di Avigliano e Tito.

Il sistema prevedeva ruoli ben definiti e un’organizzazione strutturata, capace di raggiungere anche giovanissimi consumatori, in particolare nei pressi di scuole, parchi e piazze.

Tra i luoghi maggiormente interessati nel capoluogo figurano piazza Don Bosco, rione Cocuzzo, Poggio Tre Galli e il parco “Elisa Claps”.

A Tito, l’area più battuta era la villa comunale. Le indagini, durate tre anni, non si sono fermate nemmeno durante la pandemia e hanno permesso di documentare un traffico stimato in oltre 44 kg tra hashish e marijuana, oltre a 250 grammi di cocaina. Gran parte della sostanza finiva nella movida del fine settimana.

Gli agenti hanno ricostruito decine di spostamenti per approvvigionamenti a Cerignola, Eboli e nell’area romana. I metodi di trasporto e pagamento erano sempre più sofisticati: uso di criptovalute, spedizioni all’indirizzo di parenti deceduti, e persino scambi lungo le tratte ferroviarie, con consegne rapide tra pusher e clienti direttamente alle fermate del treno.

L’indagine ha preso avvio nel 2019 da un arresto in flagranza, ma col tempo ha portato alla luce dinamiche preoccupanti, come l’utilizzo di involucri decorati con immagini di cartoni animati o frutta esotica, segni distintivi pensati forse per attirare l’attenzione dei più giovani.

Oltre ai 34 soggetti rinviati a giudizio, altre 19 persone hanno già definito la propria posizione con riti alternativi come il patteggiamento, il rito abbreviato o l’affidamento in prova.

Il processo prenderà ufficialmente il via l’11 settembre davanti al Collegio B del Tribunale di Potenza.

L’inchiesta rappresenta un nuovo allarme sul crescente fenomeno dello spaccio giovanile e sottolinea quanto sia urgente un intervento collettivo, duraturo e incisivo per contrastare dinamiche criminali che si insinuano nei luoghi frequentati ogni giorno dai ragazzi.

fonte lanuova.net

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