Chiorazzo (Bcc): “Crisi idrica. La Basilicata sia protagonista nella governance dell’acqua
Subito un Commissario per sbloccare le opere già finanziate”.

“La Basilicata ha sempre svolto un ruolo di primo piano nella gestione pubblica della risorsa idrica. Non possiamo accettare che venga marginalizzata proprio nel momento in cui è necessario rilanciare con forza una visione strategica e responsabile sull’acqua.”
È quanto dichiarato oggi in Consiglio regionale dal Vicepresidente Angelo Chiorazzo, intervenuto nella seduta dedicata alla grave crisi idrica che sta colpendo la regione.
“Occorre un cambio di passo immediato e nominare con urgenza un Commissario ad Acta con poteri straordinari per sbloccare oltre 150 milioni di euro già finanziati ma ancora bloccati da inerzie burocratiche e ritardi esecutivi e dalla inadeguatezza dei soggetti attuatori, come il Consorzio di Bonifica, ad eseguire gli interventi finanziati. Non possiamo restare a guardare mentre cittadini e agricoltori rimangono senz’acqua”.
“Siamo una terra ricca di invasi e bacini – ha sottolineato Chiorazzo – ma con una rete idrica fragile, incompleta, inefficiente.
È inaccettabile che opere come il Basento–Bradano restino inutilizzate e che dighe fondamentali come quella del Camastra continuino a operare a capacità ridotta oppure che gli interventi di manutenzione, assolutamente necessari sulla Diga di Monte Cotugno, procedano a rilento”.
“È gravissimo – ha dichiarato Chiorazzo – che a quasi due anni dall’istituzione della società Acque del Sud, la Basilicata è ancora priva di alcuna rappresentanza nella governance della società e che il Ministero non abbia ancora trasferito il 5% delle quote societarie alle regioni, tra cui la Basilicata, come previsto dalla legge.
Tutte le scelte strategiche sulla risorsa idrica vengono oggi assunte senza coinvolgere chi quella risorsa la custodisce e la garantisce da sempre”.
“Rivendichiamo con forza – ha concluso il Vice Presidente Chiorazzo – il diritto della Basilicata a essere protagonista nella definizione delle politiche idriche pubbliche.
L’acqua è un bene pubblico strategico e deve restare sotto il controllo dei territori, non diventare terreno di conquista per interessi privati o per logiche centralistiche che ci penalizzano.
Difendere la nostra autonomia in materia idrica significa tutelare il futuro della risorsa e della Basilicata. L’acqua è la nostra ricchezza e su questa risorsa dobbiamo costruire il futuro”.