Trump: ‘Stiamo discutendo di territori e Zaporizhzhia’. Mosca: da Riad nessuna firma
'A breve l'accordo con Kiev sulle terre rare'. Zelensky: 'I russi sono riusciti a influenzare Trump'. La Casa Bianca vuole un accordo di tregua entro il 20 aprile, ossia la Pasqua sia cattolica che ortodossa.

Trump: ‘A breve la firma dell’accordo sulle terre rare, stiamo discutendo di demarcazione e Zaporizhzhia’
L’accordo sulle terre rare con l’Ucraina sarà firmato a breve: lo ha ribadito Donald Trump, parlando con i giornalisti alla Casa Bianca.
Interrogato sullo sviluppo delle conversazioni in corso a Riad, Trump ha detto che “stiamo parlando delle linee di demarcazione (territoriale), di chi avrà la proprietà della centrale nucleare” di Zaporizhzhia.
Secondo il Wall Street Journal, il presidente americano ha dato indicazioni di essere disponibile a fornire all’Ucraina più armi in cambio dell’accesso alle risorse minerarie del Paese. Ma, scrive il quotidiano, mettere in pratica il piano potrebbe non essere così facile: molti dei minerali di maggiore interesse per gli Stati Uniti si trovano in aree sotto occupazione russa o sulla linea del fronte, minacciate dall’avanzata di Mosca.
Di conseguenza, l’accesso alle preziose risorse naturali ucraine dipenderà, almeno in parte, dalla battaglia per l’Ucraina orientale, dove le forze russe stanno attualmente avanzando lentamente ma costantemente.
Cremlino: ‘Non è prevista la firma di documenti dopo i colloqui’
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che i gruppi di esperti russi e americani a Riad non prevedono di firmare nessun documento dopo i colloqui. Lo riporta la Tass. “No, non sono previsti documenti”, ha dichiarato Peskov stando all’agenzia di stampa ufficiale russa.
Zelensky, ‘Mosca è riuscita a influenzare i funzionari di Trump’
“Credo che la Russia sia riuscita a influenzare alcune persone del team della Casa Bianca attraverso la disinformazione”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky in un’intervista al Time.
“Hanno convinto gli americani che gli ucraini non vogliono porre fine alla guerra e che bisognava fare qualcosa per costringerli”, ha aggiunto il leader di Kiev.
Ciò che ha infastidito di più Zelensky è stata la telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin nel corso della quale il leader del Cremlino ha riferito che migliaia di truppe ucraine a Kursk erano state circondate dalle forze russe.
“Era una bugia”, ha detto Zelensky sostenendo che il presidente americano ha continuato ad amplificarla per mettere l’Ucraina in un angolo.
Nel giorno della sua famigerata visita alla Casa Bianca il presidente ucraino aveva portato in dono a Trump la cintura del campione mondiale dei pesi massimi di pugilato, l’ucraino Oleksandr Usyk, ma purtroppo, vista la drammatica piega che ha preso il colloquio, non è mai riuscito a consegnare il regalo al presidente americano.
Appena entrato nello Studio Ovale Zelensky ha posato la cintura su un tavolino accanto alla sua poltrona, la si può vedere in diverse foto del bilaterale, e lì è rimasta per tutto il bilaterale. Invece, il presidente ucraino ha consegnato a quello americano un faldone contenente le foto delle vittime, tra i quali diversi bambini, degli attacchi russi e dei prigionieri di guerra ucraini.
“Non so che fine abbia fatto la cintura, forse è ancora lì sul tavolino”, ha risposto Zelensky al Time. Secondo la ricostruzione dell’intervistatore il giorno dell’incontro, invece dopo che la delegazione ucraina aveva lasciato la Casa Bianca, un membro dello staff della residenza ha preso il regalo e lo ha portato nella sala da pranzo privata di Trump, dove ora si trova insieme ad altri souvenir.
Lavrov: ‘Continuiamo a voler denazificare l’Ucraina’
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov è tornato a ripetere la narrazione della propaganda di Mosca secondo cui il governo ucraino sarebbe “nazista”.
E ha dichiarato che la Russia intende continuare a prestare “attenzione” alla “soluzione del compito della denazificazione di quello Stato che resta sotto il controllo” di Kiev. Lo riporta l’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti.
Lavrov accusa Kiev di “sterminare sul piano legislativo e fisico tutto quello che è russo”. “Sono nazisti pasciuti per un ennesimo tentativo di mettere sotto i vessilli razzisti e nazisti tutta l’Europa per la guerra contro la Federazione Russa”, ha dichiarato il ministro russo secondo Ria Novosti, accusando Kiev di violare le regole dell’Onu con una “completa negligenza e complicità da parte degli stati europei”.
Sanchez sarà a Parigi per il vertice convocato da Macron
Il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez sarà a Parigi giovedì 27 marzo per partecipare al vertice di sostegno all’Ucraina convocato dal presidente francese Emmanuel Macron,. Lo hanno confermato fonti governative riprese dall’agenzia Europa Press.
Sanchez ha già preso parte alle varie riunioni della ‘coalizione di volenterosi’ convocate nelle ultime settimane sia da Macron che dal primo ministro britannico, Keir Sartmer, per unire le forze rispetto a un eventuale negoziato di pace e alla fine delle ostilità.
Macron aveva annunciato al termine del Consiglio europeo di giovedì scorso a Bruxelles la convocazione del nuovo vertice per definire un impegno “esplicito” e “dettagliato” del sostegno militare da dare a breve termine all’Ucraina rispetto alla Russia.
Delegazione ucraina ancora a Riad, rivedrà gli Usa
Le delegazioni americana e ucraina terranno un altro round di colloqui dopo la conclusione dell’incontro tra Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita. Lo riporta Ukrainska Pravda.
Membro delegazione russa, ‘riusciamo a capirci con gli Usa’
Grigory Karasin, presidente della commissione Esteri del Senato russo e membro della delegazione russa che sta incontrando i rappresentanti Usa a Riad, ha dichiarato che Usa e Russia riescono a “comprendere il punto di vista l’uno dell’altro”.
Lo riporta l’agenzia Interfax. “Non tutte le negoziazioni finiscono necessariamente con documenti e accordi su larga scala. È importante mantenere sempre i contatti e comprendere il punto di vista l’uno dell’altro. Questo ci riesce”, ha detto Karasin secondo l’agenzia di stampa russa.
Wsj, terre rare ucraine in aree occupate o su linea del fronte
Donald Trump ha dato indicazioni di essere disponibile a fornire all’Ucraina più armi in cambio dell’accesso alle risorse minerarie del Paese.
Ma, scrive il Wall Street Journal, mettere in pratica il piano potrebbe non essere così facile: molti dei minerali di maggiore interesse per gli Stati Uniti si trovano in aree sotto occupazione russa o sulla linea del fronte, minacciate dall’avanzata di Mosca.
Di conseguenza, l’accesso alle preziose risorse naturali ucraine dipenderà, almeno in parte, dalla battaglia per l’Ucraina orientale, dove le forze russe stanno attualmente avanzando lentamente ma costantemente.
Membro delegazione russa, colloqui interessanti e creativi
Grigory Karasin, presidente della commissione Esteri del Senato russo e membro della delegazione russa che sta incontrando i rappresentanti Usa a Riad, ha definito “interessanti” e “creativi” i colloqui in corso. Lo riporta l’agenzia Interfax.
“I negoziati sono in pieno svolgimento, sono in corso. C’è una discussione interessante su argomenti piuttosto attuali”, ha detto Karasin. “Direi che i negoziati stanno procedendo in modo creativo”, ha aggiunto.
Zelensky, ‘la diplomazia sarà forte solo se forti al fronte’
“La diplomazia sarà forte solo in posizioni forti in prima linea”: lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, mentre sono in corso a Riad i colloqui tra le delegazioni statunitense e russa su un accordo di cessate il fuoco.
“Ogni giorno di questa guerra è dedicato alla protezione della nostra indipendenza, del nostro Stato e del nostro popolo – prosegue il capo dello Stato -.
Ed è il nostro esercito, tutte le nostre Forze di Difesa e Sicurezza dell’Ucraina, ogni unità e ogni soldato, a fornire questa protezione. Finché il nemico sarà sul nostro territorio e risuoneranno gli allarmi aerei, dovremo difendere l’Ucraina”.
Cina, ‘nostre truppe peacekeeping in Ucraina? Fake news’
La Cina smentisce che le sue truppe possano partecipare a un’operazione di peacekeeping in Ucraina, a cessate il fuoco raggiunto.
“Sono notizie del tutto false, la posizione della Cina sulla crisi in Ucraina resta coerente e inequivocabile”, ha replicato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, a chi gli chiedeva conferma se Pechino stesse considerando l’invio di truppe in Ucraina e a quali condizioni, in base a quanto riportato sabato da Welt am Sonntag. Secondo la testata tedesca, alcuni funzionari di Pechino avevano discusso a Bruxelles la possibilità che la Cina si unisse alle forze di peacekeeping in Ucraina.
A porte chiuse i colloqui a Riad tra Russia e Usa
L’agenzia di stampa statale russa Tass riporta che i colloqui a Riad tra le delegazioni statunitense e russa e si svolgono a porte chiuse e che i servizi di sicurezza sauditi hanno chiesto ai giornalisti di lasciare l’hotel Ritz-Carlton, dove si svolgono i negoziati.
Iniziati a Riad i colloqui Usa-Russia
Sono iniziati a Riad i colloqui tra la delegazione russa e quella statunitense per raggiungere un accordo di cessate il fuoco in Ucraina: lo riporta l’agenzia di stampa statale russa Tass.
L’agenzia di stampa ufficiale di Mosca riferisce la notizia citando “una fonte vicina alla delegazione russa”. L’incontro – fa sapere sempre la Tass – si svolge all’hotel Ritz-Carlton di Riad e a guidare la delegazione di Mosca sono il presidente della commissione Affari esteri del Senato, Grigori Karasin, e Sergey Beseda, consigliere del direttore dell’Fsb. L’incontro odierno segue quello di ieri tra le delegazioni statunitense e ucraina, sempre a Riad.
Mosca, ‘nella notte abbattuti 28 droni ucraini’
Le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa 28 droni ucraini su tre regioni del Paese, la Crimea occupata e il Mar d’Azov: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa di Mosca. Dodici velivoli senza pilota sono stati distrutti nella regione di Bryansk, altri 12 nella regione di Rostov, due sul territorio della Crimea e uno ciascuno nel Krasnodar e sulle acque del Mar d’Azov.
Kiev, ‘abbattuti 4 elicotteri russi nel Belgorod’
Le forze ucraine hanno abbattuto quattro elicotteri dell’Aeronautica militare russa nella regione di Belgorod: lo hanno reso noto le Forze per le operazioni speciali (Sso) dell’Esercito di Kiev, come riporta Ukrainska Pravda.
Due elicotteri d’attacco Ka-52 e due elicotteri da trasporto Mi-8 sono stati distrutti dalle Sso in collaborazione con la Direzione principale dell’intelligence, le forze missilistiche e l’artiglieria, si legge in un comunicato stampa.
Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con 99 droni di vario tipo, inclusi gli Shahed kamikaze, 57 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev mentre 36 droni-esca sono caduti in zone aperte: lo ha reso noto l’Aeronautica militare ucraina su Telegram.
I velivoli senza pilota distrutti sono stati intercettati nel sud, nel nord, nell’ovest e nel centro del Paese. Le regioni di Kiev, Kharkiv, Sumy, Kirovohrad e Zaporizhzhia sono state colpite dall’attacco.
ANSA