POLITICA

Hamas accetta l’accordo sulla tregua a Gaza. Ma Israele dice che è ‘un trucco’

Gioia e spari in aria a Rafah, ma secondo Israele "Non è la bozza che abbiamo discusso con gli egiziani"

Hamas accetta l’accordo sulla tregua. Il leader del gruppo islamista, Ismail Haniyeh, ha informato il premier del Qatar Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani e il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamel “dell’approvazione da parte del movimento della loro proposta sull’accordo di cessate il fuoco”.

Haniyeh ha chiamato direttamente i due leader al telefono, annuncia un comunicato di Hamas su Telegram.

Scene di gioia e spari in aria a Rafah dopo il sì di Hamas al cessate il fuoco. Lo hanno constatato i giornalisti sul posto.

“La palla è ora nel campo di Israele”. Lo ha detto un esponente di Hamas citato dai media internazionali dopo che il leader Ismail Haniyeh ha fatto sapere che la fazione islamica “accetta” la proposta di mediazione di  Qatar e Egitto sul cessate il fuoco a Gaza.

“Abbiamo concordato un cessate il fuoco di sei settimane”, ha riferito una fonte di Hamas dopo l’annuncio dell’accordo sui termini della tregua. Lo riporta Ynet.

Ma il ministro dell’Economia israeliano, Nir Barkat – incontrando a Roma la stampa italiana – ha detto che di fatto “Hamas non ha accettato l’accordo. E’ il loro solito trucco”.

Inoltre, un funzionario israeliano ha spiegato al sito Ynet che quella accettata da Hamas è “una proposta unilaterale senza coinvolgimento israeliano.

Questa non è la bozza che abbiamo discusso con gli egiziani”. “Questo è un esercizio di Hamas volto a presentare Israele come chi rifiuta” l’intesa, ha aggiunto. Un’altra fonte israeliana ha definito l’annuncio di Hamas “inaccettabile”.

Da parte sua, il ministro della Sicurezza nazionale e leader della destra radicale israeliana Itamar Ben Gvir ha dichiarato che “gli esercizi e i giochi di Hamas” hanno “una sola risposta: occupare Rafah”.

Ben Gvir ha chiesto quindi “di aumentare la pressione militare e continuare fino alla completa sconfitta di Hamas”.

E un giornalista israeliano di Axios, Barak Ravid, ha scritto su X che Israele ha ricevuto pochi minuti fa la risposta di Hamas alla proposta egiziano-qatariota e la sta esaminando.

Il team negoziale israeliano, guidato dal capo del Mossad David Barnea, ha ricevuto e sta studiando la risposta di Hamas ai mediatori egiziani. “Stiamo verificando la proposta e le sue conseguenze”, ha detto una fonte citata dai media.

Secondo fonti egiziane di alto livello una delegazione di Hamas arriverà domani mattina al Cairo per discutere degli ultimi dettagli dell’ipotesi di accordo approvata stasera.

“Lo spirito positivo con cui la direzione del movimento ha risposto quando ha studiato la proposta di cessate il fuoco che ha recentemente ricevuto, e con questo stesso spirito si recherà al Cairo per raggiungere l’accordo”, ha confermato Hamas a Skynews Arabia.

“Chiedo a tutti i Paesi occidentali di fare pressione affinché Israele accetti il cessate il fuoco”.

Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa ad Ankara dopo una riunione di gabinetto, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. “Siamo lieti che Hamas abbia annunciato di avere accettato il cessate il fuoco, su nostro suggerimento. Ora lo stesso passo dovrebbe essere fatto da Israele”, ha detto il presidente turco.

Il portavoce del dipartimento di Stato americano, Mattew Miller, ha confermato che Hamas “ha risposto” al piano per una tregua e che Washington “sta valutando la risposta in tempo reale”.

Miller ha aggiunto che “Ci opponiamo e siamo preoccupati per la chiusura di Al Jazeera in Israele” decisa dal governo Netanyahu. sottolineando che gli Stati Uniti sostengono “la libertà di stampa in tutto il mondo”.

Poche ore prima dell’annuncio, Hamas aveva annunciato una sospensione dei i negoziati al Cairo.

“Abbiamo deciso di sospendere i negoziati per un cessate il fuoco dopo essersi consultati con il resto delle fazioni palestinesi”: aveva detto una fonte di Hamas a Skynews Arabia.

“La decisione è di rinviare il ritorno della delegazione negoziale al Cairo in attesa di resoconti sugli sforzi dei mediatori”, riporta Skynews su X. La leadership del movimento avrebbe ricevuto una richiesta da parte egiziana “di evitare un’escalation militare e di dare la possibilità di contenere la crisi”.

E nel frattempo “migliaia” di abitanti di Rafah stanno lasciando la parte orientale della città che si trova nel sud della Striscia di Gaza. Lo afferma la Mezzaluna Rossa palestinese,  dopo che Israele ha cominciato a bombardare i due quartieri di Rafah di cui prima aveva ordinato l’evacuazione.

L’emittente statale egiziana Al Qahera ha mostrato immagini in diretta di violenti raid israeliani sulla parte orientale di Rafah palestinese e di residenti che vengono evacuati dalle truppe israeliane.

II Gabinetto di guerra israeliano ha approvato ieri sera all’unanimità l’operazione a Rafah, di cui l’esercito ha preparato i piani.

Lo hanno riferito i media secondo cui, una volta evacuata la popolazione in un’azione definita dall’Idf “limitata e temporanea”, l’operazione militare dovrebbe cominciare entro pochi giorni.

“Se Hamas accetterà un accordo” i preparativi per l’attacco a Rafah “potrebbero essere fermati”ha detto però, citato da Ynet, un alto funzionario israeliano aggiungendo che tutto “è reversibile”.

Da parte sua, Hamas ha detto che l’operazione di terra a Rafah non sarà un “picnic” per le forze israeliane. “La nostra coraggiosa resistenza, guidata dalle Brigate al Qassam, è pienamente preparata a difendere il nostro popolo”.

Il gruppo palestinese ha inoltre “lanciato un appello alla comunità internazionale ad agire con urgenza per fermare l’incursione di Israele, che minaccia le vite di centinaia di migliaia di civili”.

E dagli Usa fonti ufficiali hanno informato che il presidente Joe Biden ha avuto oggi un colloquio telefonico con il premier Benyamin netanyahu, sulla situazione a Gaza. Secondo quanto è stato riferito dai media, la conversazione tra Biden e Netanyahu è durata circa mezzora.

Nella telefonata Biden ha ribadito le preoccupazioni degli Stati Uniti circa un’invasione di Rafah e ha detto che raggiungere un cessate il fuoco con Hamas è il modo migliore per proteggere la vita degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Lo riferiscono fonti del Consiglio di sicurezza nazionale Usa.

Il presidente Usa ha inoltre chiesto a Netanyahu di riaprire subito il valico di Kerem Shalom, chiuso ieri dopo l’attacco di Hamas che ha ucciso 4 soldati. Lo ha fatto saper il sito Axios citando una fonte Usa.

La Casa Bianca, riferendo il contenuto del colloquio. ha detto che Biden “ha ribadito la sua chiara posizione su Rafah”, mentre Netanyahu “ha concordato di garantire che il valico di Kerem Shalom sia aperto per l’assistenza umanitaria a chi ne ha bisogno” ed è stato aggiornato “sugli sforzi per garantire un accordo sugli
ostaggi, anche attraverso i colloqui in corso oggi a Doha, in Qatar”.

Una alta fonte egiziana ha detto che “la sicurezza sulla linea di confine tra Egitto e Striscia di Gaza è stata rinforzata con forze sufficienti, e il valico di Rafah è sicuro e pronto ad affrontare una invasione di Rafah nelle prossime ore”, sottolineando che “l’Egitto è pienamente preparato all’eventuale invasione”.

Una fonte ufficiale nel Governatorato del Nord Sinai ha rivelato che c’è la disponibilità ad accogliere un certo numero di palestinesi in caso di sfollamento forzato verso l’Egitto e ad insediarli temporaneamente in qualsiasi area disponibile nei pressi del confine.

Intanto alcuni camion di aiuti in viaggio verso la Striscia sono tornati indietro sul lato egiziano.

Gallant, ‘Hamas non ha lasciato altra scelta’

Hamas non ha lasciato “altra scelta che cominciare l’operazione” a Rafah. Lo ha detto – secondo il suo ufficio, citato dai media – il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant al suo omologo Usa Lloyd Austin.

Nella conversazione Gallant ha aggiunto che “Israele sta facendo di tutto per arrivare ad una bozza per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco temporaneo”, ma “in questa fase Hamas rifiuta qualsiasi proposta che lo consenta”.

‘Un’operazione temporanea’

Un’operazione “temporanea” e di “portata limitata”. Così l’esercito israeliano ha descritto l’avvio dell’operazione di spostamento dei civili dalla parte est di Rafah nel sud della Striscia.

“Abbiamo avviato un’operazione su scala limitata per l’evacuazione temporanea delle persone che – ha detto un portavoce militare – vivono a Rafah est”. Secondo alcuni dati nell’area della città ci sono attualmente centinaia di migliaia di sfollati palestinesi.

L’evacuazione da Rafah est riguarda 100.000 persone

L’esercito israeliano ha annunciato che sta evacuando circa 100.000 persone dalla parte orientale di Rafah, in vista di un previsto assalto di terra nella città meridionale della Striscia di Gaza.

“La stima è di circa 100.000 persone”, ha detto ai giornalisti un portavoce militare rispondendo a chi gli chiedeva quante persone sarebbero state evacuate. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, circa 1,2 milioni di persone sono attualmente rifugiate a Rafah.

ANSA

Pulsante per tornare all'inizio