CULTURA E EVENTI

Manifesti pubblicitari d’autore, 630 cimeli all’asta Bolaffi

A metà aprile battute le opere dei più celebri cartellonisti

Un’asta con 630 manifesti pubblicitari italiani, molti noti oltre i confini nazionali, tra cui alcuni pezzi ormai rarissimi.

L’organizza Aste Bolaffi, martedì 16 aprile nella storica sala nel centro di Torino e mercoledì 17 in internet.
Verranno battuti le creazioni dei più celebri cartellonisti italiani e stranieri del XX secolo.

Tra i top lot dell’asta i manifesti del triestino Marcello Dudovich tra cui il Cablé Confort Michelin, protagonista Bibendum, mascotte dell’azienda francese, e il cartellone realizzato nel 1908 per la Società Torinese Automobili Elettrici.

Dudovich, Leonetto Cappiello e da Leopoldo Metlicovitz, saranno anche protagonisti della sezione dedicata alla moda, con manifesti dei celebri, ormai scomparsi, Magazzini Mele di Napoli.

Cappiello è in catalogo anche con alcuni dei suoi più importanti manifesti realizzati nel 1921 per Campari, sia per il Bitter sia per il Cordial, le due bevande di punta dell’azienda milanese.

C’è anche una sezione dedicata all’editoria, nella quale spiccano uno dei primi manifesti realizzati da Giovanni Maria Mataloni per Caffaro, il primo giornale di Genova e l’unico soggetto noto commissionato a Leopoldo Metlicovitz dall’azienda Ricordi di Milano, per L’Ora, il quotidiano palermitano fondato da Ignazio Florio.

“Questi lavori su carta, vere e proprie opere d’arte nate come multipli per l’affissione a scopo pubblicitario, con il tempo hanno fatto il loro naturale decorso e oggi sopravvivono in pochissimi esemplari, spesso molto più rari di coevi dipinti”, commenta Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Aste Bolaffi.

I manifesti potranno essere ammirati da giovedì 11 a mercoledì 17 aprile in Sala Bolaffi, in via Cavour 17, a Torino.

ANSA

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