CRONACA

Guerra in Medio Oriente: ”Combattiamo nel cuore di Gaza City, mai così da decenni”

I famigliari della vittime di Hamas parlano a Capitol Hill

Haaretz, caccia israeliani su Beirut

 L’agenzia di notizie libanese riporta movimenti attivi di aerei da guerra israeliani sui cieli di Beirut.

Lo ha riferito Haaretz

I famigliari della vittime di Hamas parlano a Capitol Hill

 I famigliari di alcuni ostaggi di Hamas stanno parlando a Capitol Hill. Ciascuno di loro racconta la sua storia e il suo dolore, spesso trattenendo le lacrime, con i dettagli sugli ultimi contatti con i propri cari prima che fossero rapiti dai miliziani dell’organizzazione estremista islamica.

‘Combattiamo nel cuore di Gaza City, mai così da decenni’

 “Per la prima volta da decenni stiamo combattendo nel cuore di Gaza City”: lo ha detto Yaron Filkelman, comandante del fronte sud di Israele. “Nel cuore del terrore. Questa è una guerra complessa e difficile e sfortunatamente ha i suoi costi”, ha aggiunto.

Israele: Gantz si impegna, ‘Gaza non sarà cancellata’

 Israele non intende affatto ”cancellare Gaza”: lo ha affermato il leader centrista Benny Gantz incontrando abitanti israeliani residenti nella zona che circonda la Striscia.

In risposta alla domanda di uno di essi, riferisce l’emittente Canale 12, Gantz – un ex capo di Stato maggiore appena entrato in un governo di ‘emergenza nazionale’ guidato da Benyamin Netanyahu – ha risposto: ”Gaza non sarà cancellata, resterà la’ con Khan Yunes e Rafah anche il giorno dopo”, cioè alla conclusione della guerra. ”Ma noi – ha aggiunto – faremo in modo che da la’ non provengano più minacce, e che possiate dunque tornare alle vostre case”.

Numero 2 di Hamas, ostaggi liberi se cessano i combattimenti

 “Rilasceremo” gli ostaggi, “ma dobbiamo fermare i combattimenti”. Lo ha detto il numero 2 di Hamas Moussa Abu Marzouk alla Bbc. Marzouk si è recentemente recato a Mosca per discutere di otto cittadini con doppia cittadinanza russo-israeliana rapiti il 7 ottobre da Hamas.

Ed ha spiegato sono state trovate due donne provenienti dalla Russia, che però Hamas non è stata in grado di rilasciare a causa del conflitto.

Secondo Marzouk Hamas non possiede l’elenco di tutti gli ostaggi e non è a conoscenza di dove si trovino tutti, perché sono trattenuti da “diverse fazioni”, come la Jihad islamica, che lavora a stretto contatto con Hamas ma opera in modo apparentemente indipendente.

Il numero 2 di Hama ritiene che sia necessario un cessate il fuoco per raccogliere le informazioni sugli ostaggi. In generale, potrebbero essere realisticamente liberati solo se “gli israeliani fermassero i combattimenti in modo da poterli consegnare alla Croce Rossa”.

Marzouk è stato intervistato sabato, dopo che Israele aveva rifiutato le richieste degli Stati Uniti per una “pausa umanitaria” a Gaza per far entrare gli aiuti e aiutare a liberare alcuni dei 240 ostaggi presi da Hamas il 7 ottobre. La posizione di Benjamin Netanyahu è che tutti gli ostaggi devono essere rilasciati prima che si possa concordare una tregua temporanea.

Numero 2 di Hamas, ‘uccisi solo soldati israeliani, non civili’

 Il numero due dell’ufficio politico di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha negato che nell’attacco a Israele del 7 ottobre siano stati presi di mira civili. In un’intervista alla Bbc dal Golfo, Marzouk ha affermato che il leader dell’ala militare delle Brigate Qassam di Hamas aveva ordinato “chiaramente ai suoi combattenti non uccidere una donna, non uccidere un bambino e non uccidere un vecchio”, e così sono stati “presi di mira” e uccisi solo “riservisti e soldati”.

L’emittente britannica sottolinea che le affermazioni di Marzouk sono in netto contrasto con le numerose prove raccolte che dimostrano gli attacchi di Hamas ad adulti e bambini disarmati. Incalzato su questo punto, Marzouk non ha tuttavia fornito una risposta chiara.

Ministero Sanità Hamas, 4.000 minori fra le vittime Gaza

 Sono stati registrati finora 4.237 minori e 2.741 donne fra le vittime dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, entrata oggi nel secondo mese, secondo il bilancio provvisorio diffuso oggi dal ministero della Sanità di Hamas.
Quasi 26.000 persone sono rimaste ferite.

Palestinesi si dirigono verso il sud della Striscia con bandiere bianche

L’esercito israeliano ha diffuso immagini che mostrano cittadini di Zeitoun, a sud di Gaza City, innalzare bandiere bianche mentre stanno evacuando verso il sud dell’enclave palestinese.

La scena, secondo un video dell’esercito, si è svolta lungo il corridoio umanitario aperto anche oggi dall’esercito per favorire il deflusso della popolazione dal nord al sud della Striscia. “L’esercito – ha detto il portavoce militare – ha ancora una volta aperto il corridoio per evacuare i civili al sud”.

Ministero sanità Hamas, salito a 10.328 il numero dei morti a Gaza

E’ salito a 10.328 il numero di morti sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso, secondo il ministro della Sanità di Hamas.

Arrestati in Cisgiordania 11 membri di Hamas

Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato nella notte 11 membri di Hamas in Cisgiordania tra i 28 sospettati di terrorismo: esplosivi nascosti e un deposito di armi sono stati scoperti nella città cisgiordana di Tulkarem. Lo hanno reso noto in una dichiarazione congiunta l’esercito, lo Shin Bet e la Polizia di frontiera.

Gaza, via libera per l’evacuazione di 103 cittadini romeni

Il ministero degli Affari Esteri di Bucarest ha annunciato stamane che 103 cittadini romeni e i rispettivi membri delle loro famiglie, hanno ricevuto il permesso di poter abbandonare la Striscia di Gaza nel punto di frontiera di Rafah e di poter così entrare in Egitto. Dalla capitale egiziana potranno poi ritornare in Romania nei prossimi giorni.

Von der Leyen al re dellaGiordania, ‘No agli sfollamenti forzati da Gaza’

 “Ho discusso della situazione attuale in Medio Oriente con Re Abdullah II che ha un ruolo fondamentale nel garantire la stabilità. Ho ribadito la mia posizione sul divieto di sfollamento forzato dei palestinesi da Gaza e il sostegno dell’Ue alla soluzione dei due Stati”.

Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dopo l’incontro a Bruxelles con il re di Giordania.

La Giordania, ha aggiunto von der Leyen,  “è un partner apprezzato e strategico dell’Ue. Sosteniamo gli sforzi della Giordania per modernizzarsi. Oggi ho annunciato un pacchetto dell’Ue di oltre 900 milioni di euro a sostegno della Giordania”.

Riaperto il valico di Rafah per gli stranieri e i feriti

Anche oggi il valico di Rafah, tra Gaza e l’Egitto, è aperto all’uscita degli stranieri, dei binazionali e dei feriti dalla Striscia. Lo hanno riferito all’Ansa fonti locali. Aperto anche il transito per gli aiuti umanitari.

La madre di due bambine rapite, ‘vado a Gaza da loro’

 “Voglio andare a Gaza per stare insieme con le mie bambine”, ha scritto su X Maayan Zin, madre di due piccole prigioniere di Hamas nella Striscia. “Le mie figlie, Dafna ed Ella, di quindici e otto anni, sono tenute prigioniere da Hamas a Gaza.

Due ragazze sole dopo aver visto il loro padre brutalmente assassinato. E’ passato un mese da quando sono state rapite, da quando mi sono state portate via”, ha affermato. E ha lanciato un appello al presidente degli Stati Uniti Joe Biden e al primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu affinché riportino subito a casa le sue figlie. Se non saranno in grado di farlo, ha chiesto di andare a Gaza per stare con le figlie.

Oms, oltre 160 operatori sanitari morti in servizio a Gaza

Oltre 160 operatori sanitari sono morti in servizio a Gaza dall’inizio delle ostilità il 7 ottobre scorso: lo ha detto in un briefing un portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

“Oltre 160 operatori sanitari sono morti in servizio mentre si prendevano cura di feriti e malati.Queste sono le persone che mantengono attivo il sistema sanitario grazie alla loro dedizione e hanno in qualche modo trovato un modo per mantenere un certo livello di servizio”, ha affermato il portavoce.

Il funzionario ha inoltre chiesto la revoca delle restrizioni sull’assistenza medica, sottolineando che alcuni medici stanno effettuando operazioni, comprese le amputazioni, senza anestesia.

Israele, colpita cellula di Hezbollah nel sud del Libano

Una cellula terroristica ha tentato di lanciare missili anticarro dal Libano verso il nord del territorio israeliano, nell’area di Shtula, e un carro armato delle Forze di difesa israeliane (Idf) ha colpito la postazione: lo rende noto l’esercito. Inoltre l’Idf ha colpito una postazione di Hezbollah sventando una minaccia di attacco.

Archeologi israeliani identificano 10 vittime della stragi di Hamas

Archeologi israeliani, che si sono aggiunti all’esercito nel tentativo di identificare i resti umani del massacro di Hamas dello scorso 7 ottobre, hanno annunciato di aver scoperto le spoglie di 10 persone nelle case bruciate nell’attacco. Sin dall’avvio della guerra gli archeologi hanno aiutato le autorità a identificare uomini donne e bambini prima dati per dispersi con tecniche usate negli scavi di antichi siti dati alle fiamme.

Le persone sono state identificate setacciando la cenere delle case bruciate da Hamas nei kibbutz di Beeri, Kfar Aza e Nir Oz. Gli stessi archeologi hanno anche esaminato i resti in due auto trovate fuori del luogo dove era in programma il rave party a Reim e dove Hamas ha ucciso 260 persone..

L’Alto Commissario Onu per i diritti umani in Medio Oriente

L’Alto Commissario Onu per i diritti umani Volker Türk inizia oggi una visita di cinque giorni nella regione del Medio Oriente, nel contesto dell’escalation di Israele a Gaza, in risposta agli attacchi del 7 e 8 ottobre. Türk – annuncia un comunicato della Nazioni Unite – è oggi al Cairo e domani visiterà Rafah, al confine con Gaza,prima di recarsi ad Amman giovedì.

Türk ha anche chiesto di accedere a Israele, alla Cisgiordania occupata e a Gaza, precisa il comunicato senza fornire ulteriori dettagli “È stato un mese di carneficina, di sofferenza incessante, di spargimento di sangue, distruzione, indignazione e disperazione”, afferma Turk nel comunicato. “Le violazioni dei
diritti umani sono alla base di questa escalation e i diritti umani sono centrali nel trovare una via d’uscita da questo vortice di dolore”.

Türk è nella regione per dialogare con funzionari governativi, attori della società civile, vittime e colleghi delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nella regione.

L’Alto Commissario incontra oggi al Cairo il ministro degli Affari Esteri egiziano, nonché rappresentanti delle organizzazioni regionali della società civile e il segretario generale della Lega degli Stati arabi.

Mercoledì Türk si recherà a Rafah. Giovedì e venerdì incontrerà ad Amman il vice primo ministro e il ministro degli affari esteri, altri alti funzionari governativi, nonché rappresentanti della società civile palestinese e israeliana e il team nazionale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati.

Israele apre un nuovo corridoio fra nord e sud della Striscia

L’esercito israeliano ha di nuovo aperto un corridoio umanitario che dal nord permette alla popolazione di andare nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il Cogat, l’ente militare e civile di governo  dei territori. Il Cogat ha anche diffuso su X un video che testimonia il passaggio della popolazione lungo il corridoio.

Israele:”Colpiti terroristi di Hamas vicino allìospedale Al Quds”

L’esercito ha attaccato “terroristi di Hamas che erano sistemati in un palazzo vicino all’ospedale Al-Quds di Gaza City”. Lo ha detto il portavoce militare riferendosi alla denuncia di Hamas di un bombardamento della struttura da parte di Israele.

Il portavoce ha spiegato che “l’attacco è stato compiuto dall’aria e ha comportato esplosioni in un vicino deposito di munizioni”. Secondo la stessa fonte, l’esercito ha annunciato di aver conquistato anche una roccaforte di Hamas nel nord della Striscia. “All’interno – ha concluso – sono stati trovati lanciatori di missili, armi e materiale di intelligence”.

Minuto di silenzio in Israele ad un mese dall’attacco di Hamas

Ad un mese esatto dall’attacco omicida di Hamas, alle 11 (ora locale) Israele ha osservato un minuto di silenzio in memoria di quanto accaduto il 7 ottobre scorso. In molti – sia nelle strade sia negli uffici pubblici – si sono levati in piedi rivolgendo un pensiero ai circa 240 ostaggi in mano di Hamas e alle 1.300 vittime dall’avvio della guerra. L’ambasciata italiana a Tel Aviv ha fatto sapere che il personale della sede si è raccolto in silenzio davanti alla sede diplomatica.

Altri due aerei Ue di aiuti umanitari

“Il ponte umanitario dell’Ue per Gaza ha organizzato finora sei voli e oggi ci saranno il settimo e l’ottavo. Porteranno 45 tonnellate di forniture umanitarie, per lo più farmaci, strumenti medici e alcuni alimenti”. Lo ha annunciato il commissario europeo per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, in un punto stampa dall’aeroporto belga di Ostenda.

“Continueremo a fornire gli aiuti umanitari per tutto il tempo necessario”, ha assicurato, esortando a “consentire l’accesso di questi aiuti umanitari” ed evidenziando l'”assoluta necessità di carburanti a Gaza”.

Il commissario ha quindi ribadito che l’Ue continuerà “a lavorare per permettere l’accesso umanitario a Gaza” e “a premere affinché tutte le parti prendano le misure necessarie, come finestre umanitarie, pause o cessate il fuoco, per assicurare che ci sia un accesso sicuro e non ristretto di aiuti umanitari a tutte le persone a Gaza che ne hanno bisogno”. “Non è opzionale – ha sottolineato Lenarcic -, si tratta di un
obbligo legale internazionale di tutte le parti coinvolte”.

Teheran, ‘Gli Usa non vogliono un cessate il fuoco’

 “Gli americani hanno sostenuto dalla scorsa settimana che stanno cercando di arrivare a un cessate il fuoco umanitario a Gaza e abbiamo ricevuto messaggi da parte di questo Paese a riguardo ma sono totalmente disonesti dal momento che hanno gestito il gioco della guerra contro Gaza e la Cisgiordania”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amirabdollahian.

“Fermate l’ipocrisia e il genocidio a Gaza”, ha aggiunto Amirabdollahian rivolgendosi ai funzionari degli Usa su X.

Il ministro degli Esteri della Repubblica islamica aveva già fatto sapere ieri che Washington aveva inviato dei messaggi a Teheran nei giorni scorsi riguardo ad un cessate il fuoco a Gaza mentre il 23 ottobre aveva detto che gli Usa avevano mandato dei messaggi dove sostenevano di essere contro la continuazione della guerra e avevano chiesto all’Iran di esercitare moderazione.

Ue, al vaglio un corridio umanitario marittimo

La proposta, emersa al Consiglio europeo di fine ottobre, di istituire un corridoio umanitario marittimo con base a Cipro per convogliare gli aiuti alla popolazione civile di Gaza continua a essere al vaglio delle istituzioni Ue e dei Paesi membri. Lo ha indicato il commissario Ue per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, in un punto stampa all’aeroporto belga di Ostenda.

“Stiamo valutando l’idea di corridoi marittimi. Il problema al momento è che non ci sono porti operativi sulle coste di Gaza, quindi andrebbe risolto”, ha spiegato il commissario, esprimendo il “favore” di Bruxelles a “ogni possibile via d’accesso per l’aiuto umanitario”.

Il lavoro diplomatico sulla proposta, sostenuta anche dal presidente francese Emmanuel Macron, prosegue ormai da giorni. Il presidente cipriota, Nikos Christodoulides, ha discusso nei dettagli il piano anche con il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, oltre che con i principali leader della regione mediorientale.

Mezzaluna rossa: ieri quasi 100 camion entrati da Rafah

Quasi 100 camion con aiuti umanitari sono arrivati ieri a Gaza dal valico di Rafah, ha detto la Mezzaluna rossa palestinese. L’organizzazione umanitaria ha dichiarato di aver ricevuto 93 carichi con cibo, acqua, attrezzature mediche e farmaci dalla
Mezzaluna rossa egiziana.

Dal 21 ottobre sono 569 i camion arrivati a Gaza, con una media di circa 33 al giorno.

Scontri in Cisgiordania, un palestinese morto a Hebron

 Un palestinese è stato ucciso in scontri con l’esercito israeliano nel villaggio di Sair, vicino Hebron in Cisgiordania. Lo hanno riferito, citate dall’agenzia Wafa, fonti mediche che hanno identificato l’uomo in Saad Nimr Al-Faroukh (24 anni).

Gli scontri sono avvenuti nel corso di un’operazione dell’esercito arrivato nel villaggio per mappare la casa di un ragazzo palestinese di 16 anni autore nei mesi scorsi di un attentato nel quale era stata uccisa in Città Vecchia a Gerusalemme una poliziotta israeliana. La mappatura di una casa avviene ai fini della sua distruzione.

Hamas, 14 morti per gli attacchi israeliani a Rafah

Il ministero della Sanità di Hamas – riferito da Haaretz – ha detto che almeno 14 persone sono state uccise durante la notte in attacchi israeliani a Rafah, nel sud della Striscia. Al tempo stesso la Mezzaluna rossa palestinese, citata dai media, ha riferito di un attacco aereo israeliano nei pressi dell’ospedale al-Quds di Gaza City.

 

Netanyahu, ‘Migliaia di combattenti palestinesi fra i morti a Gaza’

Il bilancio di oltre 10.000 morti nella Striscia di Gaza fornito dal ministero della Sanità di Hamas include “parecchie migliaia di combattenti palestinesi”: lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista ad Abc News.

“Non prenderei questi numeri al valore nominale. Penso che dobbiamo verificarli, e ci sono parecchie migliaia di combattenti palestinesi, vale a dire, i terroristi di Hamas che sono incorporati in quei numeri”, ha affermato Netanyahu riferendosi al dato reso noto ieri da Hamas.

ANSA

 

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