CRONACA

Netanyahu incontra Blinken: ‘Schiacciare Hamas come l’Isis’. Raid d’Israele sugli scali in Siria

A Gaza in tutto i morti sono 1.354. Salite a 1.300 le vittime israeliane. L'Iran: 'Il mondo islamico fermi Israele'. Scholz: 'L'olocausto ci impone la difesa di Israele'

‘I raid di Israele in Siria su depositi di armi iraniane’

I raid aerei attribuiti a Israele contro gli aeroporti siriani di Aleppo e Damasco hanno preso di mira depositi di armi iraniane custoditi dagli Hezbollah libanesi filo-iraniani presenti in Siria. Lo riferiscono media panarabi che citano fonti della sicurezza siriane.

Blinken, ‘Hamas vuole solo uccidere gli ebrei e Israele’

“Hamas non ha interesse del popolo palestinese, non rappresenta il suo futuro, il suo unico obiettivo è distruggere Israele e uccidere gli ebrei. Israele ha diritto di difendersi e garantire che tutto ciò non avvenga”. Così il segretario di stato americano Antony Blinken in conferenza stampa con il premier israeliano Benyamyn Netanyahu a Tel Aviv. “Noi democrazie difendiamo gli stessi valori anche davanti al terrore”, ha aggiunto.

La tv siriana segnala raid sugli aeroporti di Damasco e Aleppo

 La televisione di Stato siriana segnala raid israeliani contro l’aeroporto di Damasco e quello di Aleppo.

La Jihad islamica promette che porterà la battaglia oltre Gaza

“La battaglia non si limiterà alla Striscia di Gaza. Altri fronti si uniranno presto”. Ad affermarlo, in un nuovo audio, è Abu Hamza, il portavoce delle Brigate Quds Brigades, l’organizzazione armata della Jihad islamica, citato dal network libanese Al Mayadeen. Rivolgendosi alla resistenza in Cisgiordania, Abu Hamza ha lanciato un appello alla Brigata Jenin e alla Tana dei Leoni, nonché a tutti i palestinesi presenti sul posto, ad impegnarsi negli scontri contro l’occupazione israeliana. “Siamo venuti preparati fuori dalla Palestina così come lo eravamo dentro – ha detto -. Gli eventi di Gaza saranno replicati su altri fronti”.

Hamas, lanciati 50 missili sull’insediamento di Sderot

Un attacco missilistico con 50 missili è stato lanciato sull’insediamento di Sderot. Lo hanno annunciato le Brigate Al-Qassam su Telegram.

Blinken a Netanyahu: ‘Siamo qui, non vi abbandoniamo’

 “Siamo qui con voi, non andiamo da nessuna parte”. Con queste parole il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha salutato il premier israeliano Benyamin Netanyahu all’inizio del loro incontro al ministero della Difesa a Gerusalemme. Nel video si sente Blinken dire ripetutamente a Netanyahu “mi dispiace, mi dispiace, condoglianze” per le vittime. Il primo ministro d’Israele ringrazia e stringe ripetutamente la mano all’ospite americano.

Il premier israeliano ha ringraziato gli Usa per il sostegno nella lotta contro Hamas che – ha detto Netanyahu – “deve essere schiacciato come l’Isis”, e chi lo appoggia deve essere oggetto di sanzioni.

Il segretario di Stato Usa ha detto che Israele non dovrà difendersi da sola “fino a quando esisteranno gli Usa”, e ha messo in guardia chiunque voglia agire contro lo stato ebraico: “Stati e non Stati pensate a cosa fare in questa situazione, non agite contro Israele. Abbiamo dispiegato portaerei nell’est del Mediterraneo e daremo altro supporto – ha continuato -. Garantiremo a uomini, donne e bambini presi in ostaggio che possano essere liberati”.

Hamas conferma, i prigionieri israeliani sono oltre 120

Hamas ha confermato di avere nelle sue mani oltre 120 prigionieri. Lo ha fatto sapere la tv israeliana Kan citando il portavoce della fazione palestinese Abdel Latif Kanua.

Hamas, sale a 1.354 morti il bilancio a Gaza

Il bilancio dei morti a Gaza sale a 1.354, secondo fonti ufficiali di Hamas.

L’Egitto pronto ad aprire Rafah se Israele accetta una tregua

E’ probabile che il valico di Rafah tra Egitto e la Striscia di Gaza venga aperto questa sera o domani mattina, per sei ore, per consentire l’ingresso degli aiuti umanitari egiziani a Gaza, se Israele accetta una tregua. Lo ha detto all’ANSA il portavoce del governatorato del Nord Sinai, Mohamed Selim. Il portavoce ha aggiunto che sono pronti a partire per la Striscia gli aiuti al momento fermi nelle città di al-Arish e Sheikh Zowaid nel Sinai.

Colloquio a due fra Blinken e Netanyahu

Nel ministero della difesa di Tel Aviv l’incontro fra il premier Benyamin Netanyahu ed il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Dopo un colloquio a quattr’occhi, informa un comunicato, Netanyahu e Blinken faranno dichiarazioni alla stampa. L’incontro proseguirà poi con la partecipazione del ministro della difesa Yoav Gallant e con i due nuovi ministri senza portafoglio nel nuovo governo ”di emergenza” di Israele: Benny Gantz e Gadi Eisenkot, entrambi membri del partito centrista ‘Unione Nazionale’ ed entrambi ex capi di Stato maggiore.

Domani, riferisce un responsabile americano, il segretario di Stato Usa vedrà in Giordania re Abdyllah II

Iran: ‘Il mondo islamico si unisca contro Israele’

“Oggi tutti i Paesi islamici e arabi, come anche le popolazioni che vogliono la libertà nel mondo, devono trovare un accordo e raggiungere una cooperazione in un percorso per fermare i crimini del regime sionista contro la nazione palestinese oppressa”. Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi durante una telefonata con l’omologo siriano Bashar al-Assad, come riporta Mehr. “Di conseguenza, la Repubblica islamica dell’Iran tenterà di trovare questa convergenza il prima possibile, mettendosi in contatto con i Paesi islamici”, ha aggiunto Raisi.

Ambasciatore Israele a Mosca: ‘Non inizieremo una guerra contro l’Iran’

 “Non inizieremo una guerra contro l’Iran”. Lo ha dichiarato in un briefing l’ambasciatore israeliano a Mosca, Alexander Ben Zvi, citato dalla Tass.  “Non inizieremo una guerra contro l’Iran, ma se qualcuno si avvicina ai nostri confini, allora sicuramente ci sarà una risposta”, ha avvertito l’ambasciatore.

L’Esercito: ‘Facciamo crollare la sovranità di Hamas a Gaza’

 ”Ci stiamo preparando alla fase successiva della guerra”: lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. ”Noi facciamo crollare le capacità di Hamas di mantenere la sovranità e la governabilità ”, a Gaza. Secondo le valutazioni di Israele, in seguito agli intensi bombardamenti nelle fila di Hamas si sta creando adesso una grande confusione.

Cri, ‘a Gaza fuori uso 3 impianti idrici su 5’

Tre dei cinque impianti idrici di Gaza sono fuori servizio a causa dei bombardamenti e della mancanza di carburante. Lo sostiene il Comitato internazionale della Croce Rossa citato da Anadolu.

Esercito, sappiamo chi ha partecipato a massacri, colpiremo

Israele sta ricostruendo sulla base di filmati le identità di quanti sabato hanno preso parte agli orrori nei villaggi ebraici vicini a Gaza e assicura che saranno colpiti.

Lo ha reso noto il portavoce militare Daniel Hagari in una conferenza stampa. In merito ha spiegato che un combattente di Hamas di nome Mustafa Shahin, che era stato ripreso mentre compiva efferatezze in uno dei villaggi israeliani, è già morto nel bombardamento della sua casa a Gaza. Hagari ha anche avvertito gli abitanti di Gaza di non dare ospitalità a quanti hanno compiuto quelle efferatezze, perché altrimenti saranno colpiti anch’essi.

Raisi sente Assad: ‘Nessun nuovo ordine regionale senza la Palestina’

 “Nessun nuovo ordine a livello regionale può essere stabilito senza considerare i diritti dei palestinesi”.

Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi in una conversazione telefonica con l’omologo siriano Bashar al-Assad. Durante il colloquio, il presidente della Repubblica islamica ha criticato i Paesi che hanno normalizzato le relazioni con Israele. Secondo quanto riporta Irna, Assad ha affermato che le recenti vittorie del movimento di resistenza contro i sionisti ha provato che Israele è molto più debole di quanto appaia e ha sottolineato la necessità di una posizione unita per sostenere i palestinesi.

Esercito, Hamas ha portato bandiere dell’Isis

Hamas ha portato bandiere dell’Isis nell’attacco ai kibbutz di sabato scorso. Lo ha fatto sapere il portavoce militare citando in particolare il kibbutz di Sufa.  Il portavoce militare Daniel Hagari ha precisato che in uno scontro a fuoco avvenuto ai bordi della linea di demarcazione con la striscia di Gaza ”12 terroristi sono stati uccisi e altri 14 sono stati fatti prigionieri”. Alcuni di loro avevano bandiere dell’Isis, secondo Hagari. ”Hamas è come l’Isis”, ha ripetuto più volte citando anche una espressione in merito del presidente Usa Joe Biden.

Scholz attacca Abu Mazen: ‘Il suo silenzio vergognoso. L’olocausto ci impone la difesa di Israele per sempre’

 “Dov’è la chiara condanna della violenza terroristica da parte dell’autorità autonoma (palestinese) e del suo presidente, Mahmoud Abbas?

Io dico: il loro silenzio è vergognoso”: ha detto in una “dichiarazione di governo” fatta stamattina al Parlamento tedesco a Berlino, il cancelliere Olaf Scholz secondo il testo dei suo discorso diffuso dall’Ufficio stampa del governo. “Abbiamo messo sotto esame tutta la nostra cooperazione allo sviluppo con i Territori palestinesi”, ha aggiunto il cancelliere confermando dichiarazioni di una ministra del suo esecutivo.

Secondo Berlino,  “sarebbe irresponsabile, in questa situazione drammatica, non utilizzare tutti i contatti che possono essere utili”. Il cancelliere tedesco ha detto di essere “in stretto contatto” con il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi, con quello turco Recep Tayyip Erdoğan e con l’Emiro del Qatar che viene ricevuto oggi a Berlino. “Tutti e tre possono svolgere un ruolo importante nella mediazione e nella de-escalation della situazione attuale”.

“Il Ministero federale degli Interni vieterà ad Hamas di operare in Germania”, ha anche annunciato il cancelliere tedesco.

“Finora non abbiamo prove tangibili – ha anche detto Scholz – che l’Iran abbia dato un sostegno concreto e operativo a questo vile attacco di Hamas. Ma è chiaro a tutti noi che senza il sostegno iraniano negli ultimi anni, Hamas non sarebbe stato in grado di compiere questi attacchi senza precedenti in territorio israeliano”.

“La nostra storia, la nostra responsabilità derivante dall’Olocausto – ha anche sottolineato il cancelliere tedesco -, ci impone il dovere perenne di difendere l’esistenza e la sicurezza dello Stato di Israele”.

“In questo momento, c’è un solo posto per la Germania: quello saldamente al fianco di Israele”, la cui “sicurezza” è “la ragion di Stato della Germania”, ha dichiarato il cancelliere secondo il testo del suo discorso ribadendo dichiarazioni fatte in questi giorni.

Raisi e Mohammed bin Salman discutono di Israele e Palestina

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha discusso del conflitto in Israele e Palestina con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.

“Nella prima telefonata tra l’ayatollah Raisi e sua altezza Mohammed bin Salman, i due si sono dimostrati d’accordo sulla necessità di porre fine ai crimini di guerra contro la Palestina.

È stata sottolineata l’unità islamica ed entrambi ritengono che i crimini del regime (di Israele) e il via libera dato dagli Usa porteranno insicurezza distruttiva per il regime e i suoi sostenitori”, ha scritto a proposito della telefonata il vice capo del personale di Raisi per gli Affari Politici, Mohammad Jamshidi, come riporta Irna. La telefonata rappresenta il primo colloquio diretto tra Raisi e Mohammed bin Salman. Teheran e Riad in marzo avevano trovato un accordo per la normalizzazione delle relazioni dopo che per sette anni i rapporti erano stati interrotti.

Israele: ‘A Gaza niente luce, acqua, benzina fino al rilascio degli ostaggi’

“Non sarà fornita elettricità, né acqua, né entreranno camion di benzina (a Gaza) finchè gli ostaggi israeliani non torneranno a casa”: lo ha detto il ministro dell’Energia israeliano, Israel Katz.”Umanitarismo per umanitarismo. E nessuno – ha aggiunto – ci può fare prediche sulla moralità”.

Dirigente Fronte Popolare morto in bombardamento a Gaza

Un membro del Comitato centrale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina è rimasto ucciso oggi in un bombardamento israeliano nel nord della Striscia. Lo riferiscono fonti locali a Gaza secondo cui si tratta di Awad al-Sultan, che era responsabile nella sua organizzazione del Dossier dei prigionieri in Israele. Con lui, secondo le fonti, sono rimasti uccisi alcuni membri della sua famiglia.

Israele chiede alla Germania munizioni per navi da guerra

Israele ha chiesto alla Germania munizioni per le navi da guerra a causa degli attacchi terroristici di Hamas: il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius lo ha dichiarato stamattina a margine di una riunione della Nato a Bruxelles come scrive la Dpa. All’agenzia tedesca risulta che sono state richieste anche sacche di sangue per trasfusioni e giubbotti antiproiettile. Le richieste saranno ora discusse con Israele, ha detto Pistorius dichiarandi: “Siamo al fianco degli israeliani”.

Salgono a 1.300 i morti in Israele dopo l’attacco di Hamas

Il bilancio dei morti in Israele a causa dell’attacco di Hamas è arrivato a 1.300 con circa 3.300 feriti, di cui 28 in condizioni critiche e 350 in gravi condizioni. Lo riportano i media.

Il segretario di Stato Usa Blinken atteso per oggi in Israele, vedrà Netanyahu

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è atteso per oggi in Israele dove incontrerà il premier Benyamin Netanyahu, membri del governo e il presidente Isaac Herzog. Secondo i media, Blinken vedrà anche i familiari degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas e portati a Gaza. Blinken – secondo le informazioni – vedrà domani anche il presidente palestinese Abu Mazen.

Sirene di allarme razzi risuonano nel centro di Israele

Le sirene di allarme per i razzi lanciati da Gaza stanno ora risuonando nella zona centrale di Israele. Lo ha detto l’esercito.   “Le Brigate al-Qassam hanno lanciato razzi contro Tel Aviv in risposta agli attacchi israeliani contro i civili nei campi di Al-Shati e Jabalyia”, ha dichiarato Hamas in un messaggio ripreso dai media.

L’esercito israeliano schiera i riservisti nelle città al confine con il Libano

L’esercito israeliano ha annunciato di aver dispiegato forze di riservisti lungo le città sul confine con il Libano. La mossa – è stato spiegato – è avvenuta nell’ambito del generale rafforzamento delle truppe nell’area nord del Paese dopo la situazione di tensione con Hezbollah.

“Queste forze – è stato spiegato – stanno conducendo compiti di difesa tra i quali pattugliamento e blocchi stradali in modo da assicurare la sicurezza dei residenti”.   La notte precedente all’attacco di Hamas dalla Striscia “c’erano stati alcuni segnali ma non avvertimenti importanti di intelligence”. Lo ha detto il portavoce dell’esercito Daniel Hagari.

Fonti palestinesi, domani l’incontro tra Blinken e Abu Mazen

Fonti palestinesi affermano che il presidente Mahmoud Abbas (Abu Mazen) incontrerà domani il segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita in Medio Oriente.

“Nell’ambito dell’impegno profuso 24 ore su 24 dalla leadership palestinese per fermare questa guerra devastante e nel quadro dello sforzo congiunto tra Giordania e Palestina, Abbas si incontra oggi ad Amman con il re Abdullah. Domani il presidente incontrerà anche il segretario di Stato americano Blinken”, ha scritto oggi sul suo account X il segretario generale del comitato esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), Hussein Al-Sheikh.

Israele chiede alla Cina di assumere un atteggiamento più equilibrato

La Cina ha bisogno di assumere “un atteggiamento più equilibrato” sul conflitto tra Israele e Hamas.

Lo afferma l’ambasciatrice israeliana a Pechino, lrit Ben-Abba, in un’intervista a Bloomberg Tv, anticipando che Zhai Jun, l’inviato cinese per il Medio Oriente, dovrebbe avere oggi colloqui con la parte israeliana, dopo le telefonate di martedì e mercoledì avute, rispettivamente, con quelle egiziana e palestinese. “L’inviato speciale cinese avrà una conversazione telefonica con la parte israeliana”, ha detto la diplomatica, secondo cui Pechino potrebbe parlare oggi della vicenda nel briefing quotidiano del ministero degli Esteri.

A Gaza il bilancio dei raid israeliani sale a 1200 morti e 5.600 feriti

Il numero delle vittime nella Striscia di Gaza per i bombardamenti israeliani degli ultimi sei giorni è salito ad almeno 1.200 morti e circa 5.600 feriti, ha detto oggi il Ministero della Sanità palestinese.

A Gaza oltre 50 morti e 280 feriti in raid notturni compiuti da Israele

Almeno 51 persone sono morte e altre 281 rimaste ferite in attacchi aerei compiti stanotte sulla Striscia di Gaza dall’esercito di Israele, secondo il Ministero della Sanità palestinese citato dai media locali.

Onu, gli sfollati sono saliti a quasi 339mila

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), quasi 339mila persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case nella Striscia di Gaza sotto assedio e bombardata dall’esercito di Israele. Il numero degli sfollati nel territorio palestinese da 2,3 milioni di abitanti a ieri sera “è aumentato di altre 75.000 persone e ha raggiunto la cifra di 338.934”, ha affermato l’ufficio Onu in un comunicato pubblicato oggi.

ANSA

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