POLITICA

Cdm governo Meloni: unico decreto per giustizia, covid e sicurezza

Si chiude anche la partita per sottosegretari e viceministri

E’ iniziata a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri. Secondo quanto prevede l’ordine del giorno saranno contenute in un unico decreto legge le norme su ergastolo ostativo, rinvio dell’entrata in vigore delle disposizioni della riforma Cartabia sulla giustizia, obblighi di vaccinazione anti-Covid e prevenzione e contrasto dei raduni illegali. Si chiude anche la partita per sottosegretari e viceministri.

BOLLETTE – “I costi delle bollette sono diventati insostenibili per milioni di famiglie e per molte imprese, giunte ormai a drammatiche decisioni come chiudere o licenziare i propri lavoratori. Il Governo è al lavoro per rafforzare le misure nazionali a sostegno di cittadini e attività, con l’obiettivo di far fronte a questa difficile situazione”, ha scritto ieri sui social il premier Giorgia Meloni.

“La nostra priorità è mettere un argine al caro energia e alla speculazione, accelerare in ogni modo la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la produzione nazionale. Gli italiani chiedono risposte immediate, e noi gliele daremo. Non c’è più tempo da perdere”, conclude il presidente del Consiglio.

GIUSTIZIA – Sul tema della giustizi, al primo punto, c’è un decreto legge per mantenere il cosiddetto ‘ergastolo ostativo’, considerato dal governo Meloni “uno strumento essenziale” nel contrasto alla criminalità organizzata.

Un provvedimento, sottolineano fonti di Palazzo Chigi, “prioritario” e diventato “urgente” alla luce dell’udienza della Corte costituzionale, fissata per l’8 novembre. Il testo in esame ricalca il disegno di legge già approvato nella passata legislatura dalla Camera e punta a evitare le scarcerazioni facili dei mafiosi, consentendo l’accesso ai benefici penitenziari al condannato che abbia dimostrato “una condotta risarcitoria” e “la cessazione dei suoi collegamenti” con la criminalità organizzata.

“Una corsa contro il tempo – è il ragionamento del governo – per garantire sicurezza sociale” e impedire che il detenuto lasci il carcere “pur in costanza del vincolo associativo”.

Il Consiglio dei ministri affronterà anche il rinvio al 30 dicembre 2022 dell’entrata in vigore di alcune disposizioni della riforma Cartabia, “raccogliendo le criticità già emerse nel dibattito parlamentare e che sono state confermate in questi giorni dagli operatori del diritto con una lettera al ministro della Giustizia”, hanno spiegato sempre fonti della Presidenza del Consiglio, rimarcando come il provvedimento intenda “rispettare le scadenze del Pnrr” e “consentire la necessaria organizzazione degli uffici giudiziari”.

COVID – Anche la salute sarà al centro di uno dei provvedimenti al vaglio dell’esecutivo. Il Cdm infatti si appresta ad approvare l’anticipo al 1° novembre della scadenza dell’obbligo vaccinale per chi esercita la professione sanitaria e lo stop alle sanzioni per chi non ha rispettato l’obbligo.

Con questa norma – secondo Palazzo Chigi – il governo vuole “dare seguito all’indicazione tracciata dal Presidente Meloni nelle sue dichiarazioni programmatiche rese in Parlamento” e segnare così “un primo atto di discontinuità, rispetto ai precedenti esecutivi, nella gestione della pandemia da Covid-19”.

ADNKRONOS

 

Pulsante per tornare all'inizio