CRONACA

Sono almeno 40 gli operai morti in una miniera turca Ci sarebbero 15 minatori ancora intrappolati sotto terra

Sono almeno 40 gli operai morti nell’esplosione della miniera di carbone avvenuta venerdì 14 ottobre nel nord-ovest della Turchia.

Il nuovo bilancio è stato aggiornato dal ministro degli Interni, Suleyman Soylu, che si trova sul luogo del disastro.

“Abbiamo contato un totale di 40 morti. 58 minatori sono riusciti a salvarsi”, ha detto Soylu, mentre il ministro dell’Energia Fatih Donmez ha dichiarato in lacrime che “ci stiamo avvicinando alla fine delle operazioni di salvataggio”.

Sempre secondo il ministro Suleyman Soyl 15 lavoratori sono ancora intrappolati nella miniera. “Stiamo cercando di salvarli”, ha aggiunto .

Si tratta di uno degli incidenti industriali più letali degli ultimi anni in Turchia. “Il nostro augurio è che la perdita di vite umane non sia maggiore e che i nostri minatori possano essere salvati”, ha twittato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.

L’esplosione è avvenuta in una miniera nella città di Amasra, sul Mar Nero, provocando la morte di 28 operai e il ferimento di altri 28, dei quali 11 sono stati ricoverati in ospedale.

Le squadre di soccorso stanno lavorando per salvare i  lavoratori intrappolati in gallerie a 300 e 350 metri sotto il livello del mare. Secondo Soylu 49 dei 110 minatori che si trovavano nel sottosuolo al momento dell’esplosione sarebbero morti.

“Siamo davvero di fronte a un quadro triste”, ha detto il ministro, accorso sul posto insieme al ministro dell’Energia, Fatih Donmez. “Secondo le prime informazioni, l’esplosione sarebbe stata provocata da un grisou (miscela di gas costituita da metano, o altri idrocarburi che si forma spontaneamente nelle miniere di carbone e in contatto con l’aria si infiamma ed esplode)”, ha spiegato Donmez.

Venerdì sera le squadre di soccorso hanno cercato di salvare decine di lavoratori intrappolati nelle gallerie. Le squadre di soccorso e mediche, così come i familiari dei minatori intrappolati, molti dei quali con le lacrime agli occhi, erano visibili nelle prime immagini trasmesse dai media turchi dall’ingresso della miniera.

L’agenzia statale turca per la gestione dei disastri Afad aveva inizialmente annunciato su Twitter che la causa dell’esplosione era un trasformatore difettoso, ma ha poi ritrattato la dichiarazione. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan visiterà oggi la miniera.

ANSA

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