CRONACA

Via libera definitivo dell’Aula del Senato al decreto legge aiuti bis

Destina 17 miliardi di euro a misure per contrastare i rincari nei settori dell'energia, del gas naturale e dei carburanti

Via libera definitivo dell’Aula del Senato al decreto legge aiuti bis. Il testo è stato approvato con 178 voti a favore, nessun contrario e 13 astenuti.

Destina 17 miliardi di euro a misure per contrastare i rincari nei settori dell’energia, del gas naturale e dei carburanti, rafforzando il bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022, sospendendo, tra l’altro, le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas.

Il provvedimento è stato definitivamente approvato in un paio d’ore in Aula. Esso destina 17 miliardi di euro a misure per contrastare i rincari nei settori dell’energia, del gas naturale e dei carburanti, rafforzando il bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022, sospendendo, tra l’altro, le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas.

Sono azzerati gli oneri generali di sistema del settore elettrico anche per il quarto trimestre 2022, si riduce l’IVA per le somministrazioni di gas metano per combustione per usi civili e industriali nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022 e sono altresì prorogati i crediti d’imposta in favore delle imprese anche per il terzo trimestre 2022 e la riduzione dell’accisa sui carburanti sino al 20 settembre 2022.

Le vetrate scorrevoli, amovibili e totalmente trasparenti, in grado di ridurre la dispersione termica e favorire il risparmio energetico, rientreranno d’ora in poi nell’edilizia libera, realizzabili quindi senza alcun titolo abilitativo, certificazione o autorizzazione.

E’ quanto prevede il decreto aiuti bis che ha ottenuto il via libera definitivo al Senato. In base ad un emendamento approvato in prima lettura a Palazzo Madama sono infatti inseriti tra le attività di edilizia libera previste dal Testi unico sull’edilizia “gli interventi di realizzazione e installazione di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti, cosiddette VEPA, dirette ad assolvere funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche, di parziale impermeabilizzazione delle acque meteoriche, dei balconi aggettanti dal corpo dell’edificio o di logge rientranti all’interno dell’edificio, purché tali elementi non configurino spazi stabilmente chiusi con conseguente reazione di volumi e di superfici, come definiti dal Regolamento Edilizio Tipo, che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile anche da superficie accessoria a superficie utile”.

Tali strutture, viene precisato, devono favorire “una naturale micro-areazione che consente la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici ed avere caratteristiche tecnicocostruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche”.

Nessun accordo per la delega fiscale e quindi strada sbarrata anche al ddl sull’equo compenso e su ergastolo ostativo. Lo si apprende a termine della capigruppo di palazzo Madama.

I tre provvedimenti sono stati sempre legati da una serie di veti incrociati da parte dei gruppi e già prima della pausa estiva era chiaro che sarebbe arrivata l’approvazione per tutti e tre o niente.

Oggi dovrebbe essere l’ultima seduta per l’Aula del Senato che però potrà essere convocata a domicilio in caso di necessità.

ANSA

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