POLITICA

E’ morto l’ex premier Ciriaco De Mita Storico segretario della Democrazia cristiana si è spento a Nusco, aveva 94 anni

L’ex presidente del Consiglio e segretario della Dc, Ciriaco De Mita, è morto questa mattina alle 7 a Nusco, in provincia di Avellino, città di cui era sindaco.

Lo ha reso noto il vice sindaco, Walter Vigilante.

De Mita era stato sottoposto a febbraio scorso a un intervento chirurgico per la frattura di un femore a seguito di una caduta in casa.

Secondo quanto si è appreso successivamente, De Mita è morto nella casa di cura Villa dei Pini di Avellino.

De Mita stava seguendo un percorso di riabilitazione dopo la frattura del femore per la caduta dello scorso febbraio. Aveva 94 anni.

Si terranno domani alle 18.30 nella chiesa di Sant’Amato a Nusco i funerali dell’ex leader democristiano. Alla cerimonia funebre parteciperà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il ricordo e il cordoglio del mondo della politica 

“La notizia della scomparsa di Ciriaco De Mita è motivo di grande tristezza. De Mita ha vissuto da protagonista una lunga stagione politica.

Lo ha fatto con coerenza, passione e intelligenza, camminando nel solco di quel cattolicesimo politico che trovava nel popolarismo sturziano le sue matrici più originali e che vedeva riproposto nel pensiero di Aldo Moro. Il suo impegno politico ha sempre avuto al centro l’idea della democrazia possibile.

Quella da costruire e vivere nel progressivo farsi della storia delle nostre comunità, della vita concreta delle persone, delle loro speranze e dei loro interessi.

Nasceva da questa visione della democrazia come processo inesauribile l’attenzione per il rinnovamento e l’adeguamento delle nostre istituzioni, che non a caso fu bersaglio della strategia brigatista che, uccidendo Roberto Ruffilli, suo stretto consigliere, alla vigilia dell’insediamento del suo governo, intese colpire proprio il disegno riformatore di De Mita.

Dobbiamo ricordarne l’impegno incessante per un meridionalismo intelligente e modernizzatore. Così come la vivacità intellettuale, la curiosità per le cose nuove, la capacità di dialogare con tutti, forte di una ispirazione cristiana autenticamente laica.

L’attenzione alle nuove generazioni per un rinnovamento della politica fatto di scelte coraggiose e concrete, anche favorendo, da segretario del suo partito, un profondo ricambio di classe dirigente.

Non meno importante fu, soprattutto nella sua azione di governo, la sua visione internazionale e, in modo particolare, l’attenzione che ebbe per ciò che la leadership di Gorbaciov stava producendo in Unione sovietica alla fine degli anni Ottanta.

Ai suoi familiari rivolgo, con intensità, il sentimento di cordoglio mio personale e della Repubblica”. Lo scrive in una nota il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime il più sentito cordoglio per la scomparsa di Luigi Ciriaco De Mita. Presidente del Consiglio tra il 1988 e il 1989, più volte ministro, protagonista della vita parlamentare e politica italiana nella sinistra democristiana, fino all’ultimo è stato impegnato nelle istituzioni locali, come Sindaco del comune di Nusco. Alla famiglia, le condoglianze di tutto il Governo”. Lo comunica Palazzo Chigi.

“Il mio cordoglio per la scomparsa di Ciriaco De Mita, protagonista della vita politica e della storia recente del nostro Paese, una mente raffinata, un leader dal grande carisma. Ai familiari giunga la mia vicinanza”. Così sui social il Presidente del Senato Elisabetta Casellati per la scomparsa di Ciriaco De Mita.

“Un appassionato di politica. Un grande leader che non si è mai tirato indietro nel compiere scelte difficili.

E che ha investito come pochi altri sull’apertura della politica ai giovani in un tempo in cui avveniva esattamente l’opposto. Tanti, intensi ricordi”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta, ricordando Ciriaco De Mita.

“Pensavo che la sua determinazione gli facesse superare anche questi acciacchi. Abbassiamo la bandiera, lo ricordiamo e lo onoriamo come merita”. Così Paolo Cirino Pomicino al “Vg21 Mattina” su Canale 21, ricorda l’ex presidente del consiglio ed ex segretario della Democrazia Cristiana Ciriaco De Mita, scomparso questa mattina all’età di 94 anni.

“Nella sua idea di politica un conto erano le divisioni tra i partiti su alcune questioni, anche importanti, ma un’altra era la ricerca di tutte le intese possibili per perseguire una battaglia politica.

In questo senso, pur avendo un carattere spigoloso, possedeva una dimensione tale da diventare il segretario più longevo nella storia della DC. Come leader – spiega Pomicino – ha gestito la perdita di sei punti alle elezioni del 1983, costruì l’alleanza che dopo la solidarietà nazionale diventò l’asse portante del governo del Paese.

In questo, pur avendo il triplo dei voti, ebbe la capacità tutta politica di intuire che andava rafforzata l’alleanza di centro sinistra, offrendo a Bettino Craxi la presidenza del consiglio.

In quell’occasione nacque l’alternanza tra DC e PSI alla guida del governo e, nonostante i loro rapporti non fossero dei migliori, questo non ha mai intaccato la politica di quell’alleanza”.

Secondo Pomicino “la prova più evidente fu nell’84 sulla scala mobile: per raffreddare l’inflazione il governo la modificò, ci fu uno scontro duro con il PCI ma De Mita non esitò minimamente a spostare il partito sul governo, tanto che si andò al referendum e si vinse tra i lavoratori e nella società civile”.

“Con Ciriaco De Mita scompare un grande protagonista della politica italiana. Spesso non ho condiviso le sue scelte e le sue idee, ma ho condiviso con lui anni al Parlamento europeo nel gruppo del Partito popolare europeo dove avevamo costruito un bel rapporto umano. Una preghiera. Riposa in pace”. Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, vicepresidente del partito popolare europeo.

‘Uno degli ultimi grandi democristiani se n’e’ andato spegnendosi nella sua Nusco, quel paesino della montagna avellinese che per tanti anni e’ stato il crocevia della politica italiana.

Ciriaco de Mita e’ stato a lungo al governo del Paese, ma in realta’ ha concentrato le sue energie alla guida della DC e nel tentativo di rinnovarla, in anni molto difficili per la Repubblica. In lui la passione per la politica e l’amore per la sua terra non sono mai venuti meno: si e’ sempre definito, solo e semplicemente, un democratico cristiano, anche dopo la morte della Democrazia cristiana’. Lo dice Pier Ferdinando Casini in una nota.

”Con Ciriaco De Mita scompare un interprete della prima Repubblica e, segnatamente, delle vicende politico-istituzionali degli anni Ottanta.

Legato profondamente alla sua terra natia, uomo del Sud, la storia De Mita è quella di una personalità figlia dei partiti, di quei partiti che fungevano anche da ascensore sociale, e di quella DC caratterizzata dal forte radicamento territoriale.

Restano vivi nella memoria i suoi duelli interni al mondo democristiano e, ancor più, gli scontri con i socialisti e con Craxi del quale fu certamente avversario ma di cui riconobbe sempre la caratura, l’ingenerosa alterazione del giudizio e l’ingiusto epilogo giudiziario di una vicenda politica.

Quello tra i due fu un conflitto politico aspro ed a tutto campo, frutto di visioni e mondi diversi, a tratti inconciliabili, ma all’insegna della politica come terreno di confronto tra i migliori.

È questa la lezione che personaggi come De Mita consegnano al nostro tempo. Alla sua famiglia ed ai suoi cari il mio pensiero”. Così, Stefania Craxi, Senatore di Forza Italia (FI) e Vicepresidente della Commissione Affari esteri. 

ANSA

 

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