CRONACA

Draghi alla Camera: “Serve il dialogo con la Cina, non supporti Mosca. Sull’energia una risposta europea”

Alle 15:30 le comunicazioni al Senato. Domani e venerdì il Consiglio europeo

“Davanti agli orrori della guerra l’Italia lavora con determinazione per la cessazione delle ostilità”, afferma il premier Mario Draghi nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue di domani e di venerdì.

“Lo sforzo diplomatico potrà avere successo solo quando lo vorrà realmente Mosca”, ha detto.

“Fondamentale che l’Ue sia compatta nel mantenere spazi di dialogo con Pechino”, “dobbiamo ribadire l’aspettativa che Pechino si astenga da un supporto a Mosca e sostenga lo sforzo di pace”, ha aggiunto.

“Il consiglio Ue si confronterà sull’aumento dei prezzi dell’energia”, “ancora molto alti rispetto al livelli storici, più di 5 volte rispetto a un anno fa”, ha detto il premier.

Draghi ha ricordato il pacchetto di misure varato dall’ultimo Cdm per famiglie e imprese, si è detto “consapevole” della necessità di altri interventi e di una “risposta europea, serve una gestione comune del mercato dell’energia”.

“Serve un approccio condiviso – ha ribadito Draghi – sugli stoccaggi per rafforzare il potere contrattuale verso i fornitori, la creazione di un tetto Ue al prezzo del gas è al centro di un confronto con la presidente della Commissione Vogliamo spezzare il legame tra prezzo del gas e ed elettricità, che è in parte prodotta da fonti alternative, il cui prezzo non ha nulla a che vedere con quello del gas”.

Draghi ha parlato anche di sicurezza e difesa europea.”Nel percorso verso una difesa comune è essenziale sviluippare capacità adeguate per essere un fornitore di sicurezza credibile.

Ciò può avvenire soltanto se rafforziamo la nostra industria della difesa e la rendiamo più competitiva dal punto di vista tecnologico ma soprattutto meglio integrata a livello europeo. Abbiamo tutti da guadagnare da un miglior coordinamento anche nell’ambito della difesa”.

“Io tengo a mente che i fondatori dell’Unione europea, fra cui De Gasperi, avevano come obiettivo la pace nel continente europeo, e proprio per questo abbiamo progettato la comunità europea di difesa e vogliamo creare una difesa europea.

Proprio per questo vogliamo adeguarci all’obiettivo del 2%” del Pil, “che abbiamo promesso nella Nato”, ha detto Draghi, nella sua replica, rispondendo a una sollecitazione della deputata Mara Lapia del Gruppo Misto.

“Le speranze in una forte ripresa si affievoliscono”, a fronte di questo “occorre una risposta Ue”, sia sul piano “economico”, sia su quello dell'”energia”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nella replica alla Camera in vista del Consiglio europeo.

Sarà necessario un ripensamento del Pnrr? “No, non occorre nelle sue scadenze e nei suoi obiettivi. Il piano è cruciale – ha detto Draghi nella replica – per aumentare la crescita permanentemente”.

“Ci sono alcuni aspetti del Pnrr che vanno affrontati” come “l’aumento costi” e dei “prezzi delle materie prime. E’ in corso” su questo una “discussione in commissione Ue”.

Alle 15.30 il premier terrà le comunicazioni al Senato.

Il Consiglio europeo discuterà dell’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina, di sicurezza e difesa, energia, questioni economiche, COVID-19 e relazioni esterne.

ANSA

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