CRONACA

Incassavano il reddito di cittadinanza senza averne diritto: nove denunciati dalla GdF di Viggiano

Nell’ambito delle attività di polizia economico-finanziarie disposte e coordinate dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Potenza, la Tenenza di Viggiano, in sinergia e collaborazione con l’Inps, ha eseguito nove controlli nei confronti di altrettanti soggetti che hanno richiesto e percepito circa 70.000 Euro di Reddito di Cittadinanza (RdC).

A seguito di attività info-investigativa, i finanzieri hanno individuato taluni fruitori del beneficio che presentavano alert di rischio molto alti, tali da far presupporre la mancanza dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti per legge

Gli accertamenti hanno fatto emergere, tuttavia, una situazione economico-finanziaria leggermente differente rispetto a quella prospettata nelle domande.

I soggetti oggetto di riscontri sono risultati essere accaniti giocatori d’azzardo, soprattutto sulle piattaforme di gioco on line, spesso dediti a puntare anche rilevanti importi, assolutamente non congrui rispetto alle dichiarate situazioni di indigenza.

L’analisi di svariati conti di gioco, ha permesso di accertare, da parte di tali soggetti, consistenti e ripetute giocate per quasi 225.000,00 euro e vincite per complessivi 250.000,00 euro, la cui indicazione era stata omessa nella documentazione presentata per la richiesta del reddito di cittadinanza.

Nel corso degli approfondimenti, gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno verificato anche che i soggetti coinvolti, non dichiarando nulla al fisco, ricaricavano i conti di gioco proprio con il Reddito di Cittadinanza.

L’indicazione dei redditi percepiti, comprese le “vincite ai giochi”, è uno degli elementi necessari per essere ammessi al beneficio del Decreto Legge n. 4 del 28 gennaio 2019, istitutivo del “Reddito di cittadinanza”; la loro omissione costituisce grave violazione, che peraltro va contro i fondamentali princìpi stessi del RdC.

Le persone coinvolte sono state, quindi, denunciate e segnalate all’Inps per la revoca e il recupero di quanto illecitamente percepito.

Pulsante per tornare all'inizio