CRONACA

Fermare la violenza sulle donne, le parole del Papa e di Mattarella

Bergoglio: 'Fare molto di più'. Il Capo dello Stato: 'E' un'emergenza pubblica' e la pandemia ha accresciuto il rischio di violenza'

Nella Giornata contro la violenza sulle donne sono molte le voci che si sono levate per riportare l’attenzione su questo tema.

Papa Francesco e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno mandato un messaggio chiaro per invertire la tendenza e consegnare alle donne la dignità e il posto nella società che meritano.

“Troppo spesso le donne sono offese, maltrattate, violentate, indotte a prostituirsi…Se vogliamo un mondo migliore, che sia casa di pace e non cortile di guerra, dobbiamo tutti fare molto di più per la dignità di ogni donna“.

La ricorrenza di oggi induce a riflettere su un fenomeno che purtroppo non smette di essere un’emergenza pubblica.

Le notizie di violenze contro le donne occupano ancora troppo spesso le nostre cronache, offrendo l’immagine di una società dove il rispetto per la donna non fa parte dell’agire quotidiano delle persone, del linguaggio privato e pubblico, dei rapporti interpersonali”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

” Le istituzioni – sostiene Mattarella -hanno raccolto il grido di allarme lanciato dalle stesse donne e dalle associazioni che da decenni sono impegnate per estirpare quella che è, ancora in troppe situazioni, una radicata concezione tesa a disconoscere la libertà delle donne e la loro capacità di affermazione.

Per questo resta fondamentale, per le donne che si sentono minacciate, rivolgersi a chi può offrire un supporto e prevenire la degenerazione della convivenza in violenza”.

“In questo momento drammatico per il nostro Paese e per il mondo intero le donne sono state particolarmente colpite. La pandemia ha accresciuto il rischio di violenza che spesso ha luogo proprio tra le mura domestiche: si è purtroppo assistito, durante il periodo di lockdown, ad un drammatico aumento della violenza contro le donne che vede tragicamente, a volte, coinvolti anche minori”.

“La violenza di genere – afferma il Capo dello Stato – non si esprime solo con l’aggressione fisica, ma include le vessazioni psicologiche, i ricatti economici, le minacce, le varie forme di violenza sessuale, le persecuzioni e può sfociare finanche nel femminicidio.

Alla base di tutte queste forme di violenza vi è l’idea dissennata e inaccettabile che il rapporto tra uomini e donne non debba essere basato su di un reciproco riconoscimento di parità“.

Spezzare, sostiene Mattarella, “la catena della violenza contro le donne significa contrastare ogni forma di sopraffazione, di imposizione e di abuso. In una società democratica le donne non devono avere più paura di subire violenza, in casa, sul lavoro, in tutti i luoghi e i contesti in cui ritengano di realizzare la propria personalità”.

(ANSA)

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