POLITICA

TRASPORTI, MERRA: “SITA PROVVEDA A PAGARE ARRETRATI A DIPENDENTI”

L’assessore regionale ai Trasporti nel ricordare che “la Regione ha anticipato le risorse per andare incontro alle difficoltà legate alla pandemia” si chiede come mai l’azienda più grande del consorzio Cotrab “non abbia erogato la quattordicesima mensilità dovuta”

“Mi meraviglio e mi chiedo come mai, la più grande azienda del consorzio Cotrab, la Sita, non abbia erogato come le altre, la quattordicesima mensilità dovuta ai propri dipendenti”.

Lo ha affermato, l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Donatella Merra, in riferimento alla vicenda – sollevata nei giorni scorsi dai sindacati e dallo stesso Cotrab – riguardante il mancato pagamento della quattordicesima.

“È paradossale che aziende più piccole abbiano provveduto tutte – ha messo in chiaro l’esponente della giunta lucana – al pagamento della quattordicesima mensilità in arretrato, mentre la Sita che è la più grande all’interno del consorzio Cotrab, ad oggi ancora non ha versato il dovuto ai suoi dipendenti.

Gli sforzi della Regione per rimettere in equilibrio un sistema e per garantire così agli autisti la correntezza degli stipendi e delle spettanze vengono puntualmente vanificati. Ci domandiamo come mai – ha ribadito Merra – l’azienda più solida economicamente non si metta in regola con le spettanze dovute ai lavoratori.

Nell’ultima riunione in Prefettura – ha proseguito Merra – avevo richiamato con forza tutte le parti alle loro responsabilità: le Province per la liquidazione delle risorse economiche che già avevano ricevuto dalla Regione ed i rappresentanti del Consorzio, perché corrispondessero ai lavoratori le spettanze dovute nei tempi previsti.

Sulla seconda trimestralità, da aprile a giugno, era stato effettuato da parte della Regione Basilicata – ha ricordato l’assessore – il pagamento anticipato, proprio per venire incontro alle esigenze delle aziende in un momento delicato, in cui a causa della emergenza Covid i ricavi da traffico erano ridotti al minimo.

Questo a dimostrazione che la Regione era presente a quel tavolo, innanzitutto per difendere le prerogative ed i diritti dei lavoratori”.

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