CRONACA

RASKATIELLO TEANA DIVENTA PRODOTTO AGROALIMENTARE TRADIZIONALE

La Pro Loco di Teana fa sapere in una nota che “il 12 marzo scorso il Raskatiello di Miskiglio di Teana è stato inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (Pat) istituito dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (Mipaaft) che ha anche il compito di promuoverne la conoscenza a livello nazionale e all’estero”.

Il Raskatiello di Miskiglio di Teana è uno dei piatti della tradizione di un’area territoriale ben definita del Parco Nazionale del Pollino, detta “Valle del Serrapotamo”.

La nascita di questo piatto può essere collocata intorno al 1600, periodo nel quale Teana, come il resto della regione, si ritrovò ad affrontare un periodo di forte carestia dovuta alle continue morti a causa della peste nera e dei terremoti che si susseguirono in quegli anni.

Sfamarsi era diventato la priorità e la popolazione fu costretta a cercare un’alternativa: produrre una quantità sufficiente di legumi e da qui il “miscuglio” di farina di grano e farina di fave.

“Da sempre – evidenzia la Pro Loco – a nostra associazione si è posta come obiettivo la valorizzazione di questa tradizione, siamo molto soddisfatti: con l’assegnazione del Marchio Pat abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti per dar risalto e valorizzare questa eccellenza enogastronomica teanese.

Abbiamo concluso una prima fase di sviluppo dei programmi di promozione iniziati con la pubblicazione di un Volume Scientifico sul Miskiglio di Teana, [Bove, Galgano, Lo Vaglio, Pesce, Aloia, Romano (2016) Il Miskiglio di Teana] nato dalla collaborazione della Pro Loco Teana con il Comune di Teana e realizzata grazie ai Fondi del Patrimonio Beni Intangibili della Basilicata, che ha visto il coinvolgimento dell’Università di Basilicata e di alcuni soci della nostra associazione che hanno portato un contributo fondamentale nella stesura dell’opera.

Data la presenza di altri marchi PAT del tutto affini al Miskiglio di Teana, come i Raskatielli di Legumi di Fardella, che rappresenta solo uno dei numerosi punti comuni del territorio del Serrapotamo, ci poniamo ora come obiettivo primario una collaborazione con i paesi limitrofi che possa portare alla nascita di percorsi turistici che accomunino l’enogastronomia con le tradizioni del nostro territorio.

Crediamo che sia necessario iniziare ad unire le forze per cercare di costruire qualcosa di importante: una filiera corta di produzione che possa portare sia benefici a livello turistico sia benefici di tipo socioeconomico”.

Le “differenze” posso e devono essere “un valore aggiunto e non un elemento di divisione”.

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