POLITICA

Brescia: Pd, unità nella discontinuità

Un milione e ottocentomila cittadini hanno partecipato alle primarie del PD. Il 70% ha scelto NICOLA ZINGARETTI come Segretario nazionale.

Un bagno di democrazia reale, non virtuale. Persone in carne e ossa, con rinnovata passione politica, in fila per esprimere fiducia nel nuovo PD, da rigenerare e far rivivere tra la gente e nei territori.

Vera democrazia partecipata, lontana anni luce dai click di pochi “amici” dei 5 stellati su una cosiddetta piattaforma digitale privata, gestita con scarsa trasparenza da un padrone mai eletto dal popolo.

Gli elettori di centrosinistra, ritornando a credere nel PD, hanno chiesto, per il presente e per il futuro, UNITA’ nella DISCONTINUITA’.

Unità del Partito, delle forze di centrosinistra e di tutto il campo progressista, per un programma alternativo al governo di destra nazionalpopulista che sta distruggendo l’Italia, isolandola dall’Europa, costruendo ad arte un clima di paura tra i cittadini, dando sfogo a forme di razzismo ed intolleranza, bloccando l’economia del Paese.

Ci viene chiesto di avanzare e sostenere proposte per il lavoro, per i giovani, per la salute e per l’ambiente, per la scuola e la ricerca, per la giustizia sociale.

Un nuovo patto tra politica, istituzioni democratiche, sindacati ed imprese che, insieme e nel rispetto delle singole autonomie, possano rilanciare il Paese.

Assieme all’unità, nel Partito ci deve essere anche DISCONTINUITA’ col passato, nel modo di vivere la Politica, arte del governo del bene comune, non esercizio di mero comando e potere.

Ha detto giustamente Zingaretti: “Voglio essere leader di una comunità, non capo. Voglio coinvolgere, ascoltare e decidere, assumendomi responsabilità”. E’ la visione del NOI e non dell’IO.

Tutto ciò dà fiducia, alimenta la speranza nel cambiamento. L’impresa non è semplice, ma possiamo farcela, TUTTI INSIEME.

In questo quadro nazionale positivo, mi preoccupa la limitata partecipazione alle primarie in Basilicata (due terzi in meno rispetto alle altre volte).

Zingaretti ha vinto con il 50,52 %, ma “solo” 15.658 persone si sono recate ai seggi.
Non ho sentito parole di preoccupazione a riguardo da parte del Segretario lucano del PD.
Ennesimo errore di valutazione della realtà.

La scarsa partecipazione a me sembra un giudizio negativo su un gruppo dirigente percepito come impegnato solo nella salvaguardia di se stesso.

La stessa fase di gestione delle elezioni regionali ha mostrato limiti e inutili prove di forza rispetto a chi da tempo invitava ad unire il centrosinistra intorno ad un programma ed un Presidente condiviso, per scelta e per opportunità politica.

Fortunatamente, ma all’ultimo minuto, sono avvenuti i sollecitati passi indietro.
Ci vuole, perciò, anche qui , DISCONTINUITA’ nel PD lucano.

Ora tutti INSIEME al lavoro per recuperare i ritardi e per far vincere il centrosinistra e il suo candidato Presidente Carlo Trerotola, azione non facile, ma non impossibile.

Io ci credo.
Giuseppe Brescia
ex Parlamentare e già Sindaco di Melfi

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