POLITICA

MIGRANTI, SIMONETTI SU INTERVENTO DEL PAPA CONTRO IL RAZZISMO

“Le parole del pontefice sono gli esiti della diplomazia ma anche delle manifestazioni e delle posizioni espresse da Regioni, Comuni e di tutto il movimento antirazzista e solidale”.

“Ogni giorno c’è una giornata per ricordare e difendere un diritto. Oggi tocca ai migranti: in questo momento accusati di tutto il male possibile per effetto della campagna del falso, della fabbrica dell’odio e degli effetti della cattiva distribuzione del reddito”.

Lo dichiara Pietro Simonetti (coordinamento Politiche Migranti e Rifugiati – Regione Basilicata).

“Le buone notizie di oggi sono quelle relative all’intervento di Papa Francesco, che non ha bisogno di voti e non fa campagna elettorale, contro il razzismo e il resto, contro la cattiva politica per incattivire e odiare.

Le parole del pontefice sono gli esiti della diplomazia ma anche delle manifestazioni e delle posizioni espresse da Regioni, Comuni e di tutto il movimento antirazzista e solidale.

Ecco il cambio di aggiustamento del Governo su permessi umanitari e progetti Sprar, che cambiano nome, e che ora dovrebbero coprire i posti da 27.000 a 32.000 cosi come finanziati.

Attualmente in Italia sono circa 130.000 migranti in accoglienza, 1750 in Basilicata. Dati che dimostrano il contrario della virtuale “invasione”, esito della falsa informazione e della gestione dell’odio.

Papa Francesco, tutto il mondo politico, culturale, sindacale, delle istituzioni locali e del volontariato sono i protagonisti delle decisioni dell’Onu, e del resto, contrarie solo Usa ed Ungheria, di approvare il nuovo documento sulle migrazioni. Occorre fiducia nello stato di diritto e nella ragione contro l’odio e il falso”.

Pulsante per tornare all'inizio