MUSICA

LEONARDO ANGELUCCI ESCE IL 19 OTTOBRE “QUESTO FRASTUONO IMMENSO” IL DISCO D’ESORDIO

LEONARDO ANGELUCCI

ESCE IL 19 OTTOBRE

“QUESTO FRASTUONO IMMENSO”

IL DISCO D’ESORDIO

(etichetta e distribuzione Alka Record Label)

 

ANNUNCIATE LE PRIME DATE DEL TOUR

La presentazione ufficiale il 19 ottobre a L’Asino che Vola di Roma

 

Calendario dei concerti

19/10 Release Party – ROMA – L’Asino che Vola

2/11 Bassano Romano (VT) – La Casa di Emme

09/11 Aprilia (LT) – Ex Mattatoio

16/11 Tivoli (RM) – Black Sheep -“unplugged”

24/11 Martina Franca (TA) – Caffe’ Letterario Undercover

14/12 Release Party – FERRARA – Arci Bolognesi

15/12 BOLOGNA – Retrogusto

 

“QUESTO FRASTUONO IMMENSO” è l’album d’esordio di Leonardo Angelucci, in uscita il 19 ottobre per Alka Record Label di Ferrara. Cantautore romano, chitarrista, frontman dei Lateral Blast e collaboratore di Daniele Coccia Paifelman (Il Muro del Canto) nel suo progetto solista, Leonardo racconta con pungente sincerità i sentimenti di un’intera generazione.

 

Parla della capacità di amare ed essere felici, della linea di confine tra amore e amicizia, del desiderio di possedere il bene e di tenere a debita distanza il male, del bisogno di distrarsi e della fatica a lasciarsi andare.

 

A legare ulteriormente le dieci tracce dell’album, una spiccata attenzione alle sonorità, che vanno dal pop-rock alle sonorità sixties, dal folk al reggae, passando per il punk e ritmi calypso.

 

“Questo frastuono immenso” è stato prodotto artisticamente da Manuele Fusaroli, artigiano del suono, musicista e noto produttore (The Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Nada, Luca Carboni, Motta, Nobraino, Le luci della centrale elettrica), insieme allo staff di Massaga Produzioni. Vede la partecipazione di artisti come Simone “Bujumannu” Pireddu dei Train to Roots e Daniele Coccia Paifelman de Il Muro del Canto.

Il disco è stato anticipato dal video e dal singolo “Sedile posteriore”: https://youtu.be/VQEAXz6HCOo

 

TRACKLIST:

  1. ALTOPIANO
  2. JURASSIC PARK
  3. SEDILE POSTERIORE
  4. E’ NATALE
  5. COINCIDENZE
  6. CONFINE
  7. SA TERRA FEAT. BUJUMANNU
  8. UN’ALTRA CANZONE
  9. NEBBIA E ZANZARE
  10. UN MINUTO

CREDITI “QUESTO FRASTUONO IMMENSO” – LEONARDO ANGELUCCI

Leonardo Angelucci: voce, chitarre, cori, Fender Rhodes e tastiere

Simone Pierotti: chitarre e cori

Matteo Troiani: basso, cori e Korg Bass Pedal

Tommaso Guerrieri: batteria, percussioni e cori

Simone “Bujumannu” Pireddu: voce in “Sa Terra”

Michele Guberti: cori, chitarre, solo di chitarra in “Sa Terra”

Daniele Coccia: cori in “È Natale”

Alessandro Monzi: violino in “È Natale”

Ilaria “Argento” Passiatore: cori in “Jurassic Park”

Manuele Fusaroli: solo di sax tenore in “Sedile Posteriore”

Paolo Molinari: cori in “Un minuto” e Fender Rhodes in “Altopiano”

 

Registrato, missato e masterizzato da Michele Guberti, Manuele Fusaroli e Federico Viola presso il Natural Headquarter Studio di Corlo (Fe) e l’Animal House Studio di Ferrara

Produzione artistica di Manuele Fusaroli

Prodotto da Massaga Produzioni

Pubblicato, distribuito e promosso da Alka Record Label

Ufficio stampa: Purr Press

Management: Massimiliano Lambertini

Booking: Alka Concerti, Free Club Factory, Xo La Factory, Red Owl Booking

Social media manager: Serena Calabrò

Progetto grafico: Giuseppe Bravo

Foto: Matteo Casilli

Produzione video: Marco Mari

QUESTO FRASTUONO IMMENSO – DESCRIZIONE BRANO PER BRANO

ALTOPIANO

E’ una lettera d’amore molto particolare: si esprime lungo una linea temporale, che va dal primo incontro alla vecchiaia. Si tratta di un brano pop-rock, frizzante, che strizza l’occhio a sonorità sixties, grazie all’arrangiamento di brass e di cori.

JURASSIC PARK

E’ un gioco di similitudini e metafore: nelle strofe una ragazza viene paragonata a una serie di immagini della cultura pop del passato, vicine all’autore. Nel ritornello una metafora legata al presente dell’artista: la ragazza diventa “la mia vera ipertensione”, uno stato di disagio “irrinunciabile”, come qualsiasi forma d’amore. “Jurassic Park” è un brano molto vicino alla world music, con venature reggae ed influenze calypso.

 

SEDILE POSTERIORE

Parla degli effetti collaterali di una storia d’amore moderna, con i suoi fisiologici alti e bassi. Il malessere trova espressione nelle discussioni e soluzione nel “sedile posteriore”, simbolo dell’amore più istintivo e primordiale. “Sedile posteriore” è una canzone d’amore semplice, dal ritornello travolgente e l’arrangiamento “black”. A “coronare” il tutto, il solo di sax di Manuele Fusaroli.

 

E’ NATALE

Pungente brano di critica al consumismo, in particolare quello legato alle festività natalizie. Il brano parla anche dell’atteggiamento poco lungimirante della società moderna. La canzone ha un incalzante arrangiamento dance-folk, impreziosito dal violino di Alessandro Monzi (Ratti della Sabina, Area 765) e dai cori di Daniele Coccia (Muro del Canto).

 

COINCIDENZE

Brano essenziale, dall’attitudine punk, cantato in coro da tutta la band. Gioca sull’idea che le coincidenze non siano prodotto del fato, bensì il frutto diretto dei nostri pensieri. Il cervello crea e lo fa grazie all’elettromagnetismo dell’universo.

 

CONFINE

E’ la ballad del disco. Versi intimi si intrecciano con l’ipnotico piano elettrico, fino a sfociare in un ritornello rock.  Se c’è una linea che percorre tutto  il brano, è quella che fa da confine tra l’amicizia e l’amore, la stessa che delinea le labbra di una donna.

 

SA TERRA FEAT. BUJUMANNU

Brano in lingua sarda dalle sonorità latin-rock. Racconta il viaggio verso una terra molto cara all’autore. Alla canzone ha preso parte Simone “Bujumannu” Pireddu, voce storica dei Train to Roots, band reggae di origine sarda.

 

UN’ALTRA CANZONE

“E’ soffice toccare il fondo, serve a capire chi sei”. Ogni cantautore scrive, almeno una volta nella vita, di un amore iniziato e di un amore finito. “Un’altra canzone” è lo sfogo del dolore per una storia finita particolarmente male. L’arrangiamento dei cori e il groove funky della sezione ritmica danno al brano atmosfere soul e R&B.

 

NEBBIA E ZANZARE

Si tratta del brano più rock dell’album: grigi scenari invernali si mescolano a afose giornate di luglio. Siamo a Ferrara, città che l’autore ha frequentato particolarmente nell’ultimo anno. La canzone è una collezione di immagini sfocate e a tratti asfissianti, fradice di rabbia e dolcezza.

 

UN MINUTO

Il disco si chiude con un brano molto intimo e personale, nel quale l’autore si spoglia e si parla addosso. “Quando finirai di rateizzare il tempo e passerai due ore ad abbracciare il mare? O ti lascerai perdere dentro un minuto, dimenticando questo frastuono immenso?”. Il frastuono interiore, il frastuono della società, il frastuono musicale che, districandosi tra strofe delicate, esplode. Tra ritornelli maestosi, il cantautore si libera e si abbandona a un finale ipnotico.

 

 

LEONARDO ANGELUCCI – BIOGRAFIA

 

Leonardo Angelucci nasce a Roma nel 1991. Inizia a studiare musica a sette anni e viene quasi subito sedotto dalle sei corde di una chitarra acustica. Crescendo coltiva, con i suoi coetanei, i primi progetti: nel 2011 pubblica “Nightbus”, album originale della sua prima rock band “Black Butterfly”; nel 2014 pubblica “I’m free” con la prog-rock band “Lateral Blast”, seguito, nel maggio 2016, da “La luna nel pozzo”.

 

Inizia a lavorare sul suo progetto solista alla fine del 2016. Registra e produce presso il Freedom Recording Studio “Contemporaneamente”, il suo primo ep, che esce a maggio 2017 per la Alka Record Label di Ferrara e contiene cinque brani inediti.

 

Dopo tre videoclip, il Premio del Pubblico al Roma Videoclip con “Capigliatura” e tantissimi concerti in tutta Italia, vince il premio Indie al ponte e il contest su Lucio Battisti, guadagnando la partecipazione a due serate del MEI di Faenza.

 

Durante il 2017 suona in apertura a Coez, Giorgio Canali, Roberto Billi, Daniele Coccia Paifelman, Leo Pari e molti altri. In autunno parte in tour con Daniele Coccia Paifelman, cantautore folk e leader della storica folk band romana Il muro del canto, come chitarrista elettrico. Insieme alla band, portano in tour il primo disco di Coccia, “Il cielo di sotto”.

 

Leonardo Angelucci entra in studio alla fine del 2017 per registrare il suo primo album, sotto la direzione artistica di Manuele Fusaroli, noto produttore della scena indipendente nazionale (The Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Nada, Luca Carboni, Motta, Nobraino, Le luci della centrale elettrica, etc.) e Massaga Produzioni.

 

A febbraio 2018 è tra i 60 selezionati per le audizioni Live di Musicultura, su più di 800 iscritti; a marzo viene selezionato tra i 150 musicisti finalisti del contest 1M Next, che porta artisti indipendenti sul palco del Primo Maggio a Roma.

 

A settembre conclude il “Breakin the summer Tour”, con più di 500 ep venduti, una ristampa in deluxe edition e quasi 100 concerti in tutta Italia.

 

Il 19 ottobre esce “Questo frastuono immenso”, l’album di debutto. Il disco è stato anticipato, ad agosto, da “Sedile posteriore”, il primo singolo estratto.

 

www.leonardoangelucci.it

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Instagram: @leonardo4ngelucci

 

 

 

 

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