MUSICA

Uscirà venerdì 28 settembre in radio e in tutti gli store digitali L’Alba, il nuovo singolo di Dub & Affiliati.

Uscirà venerdì 28 settembre nelle radio e su tutti i digital store L’Alba, il nuovo singolo di Dub & Affiliati. Il brano è pubblicato dall’etichetta indipendente Mbare Records.

Il progetto vede protagonista Francesco Pagano, in arte Dub, alla seconda uscita discografica ufficiale dopo il singolo d’esordio Tutto e Niente pubblicato lo scorso giugno. Al suo fianco, anche in questo brano, ci sono gli Affiliati, collettivo che collabora da tempo con DUB. Il brano, prodotto da Gaetano Vinci (MLN), è pubblicato dalla neonata etichetta indipendente Mbare Records (https://www.mbare-records.com).

L’Alba – spiega Dub – è l’inizio di una storia, è la fine di un’altra. E’ il frutto di ricordi e immagini influenzate dallo stile urbano, è la trasformazione di un’idea in beat musicale. Il testo è nato in modo del tutto naturale, come se si fosse scritto da solo. E’ un brano a cui teniamo molto anche per la sua resa live, un po’ come se fosse l’inno di Dub&Affilati”.

Ho iniziato a scrivere i miei versi vergognandomene”. Questa potrebbe essere la frase che più caratterizza DUB, al secolo Francesco Pagano, e il particolare modo di esprimere il suo estro. Estro che nasce in modo timido e quasi impacciato all’inizio ma che rivela, in seguito, tutta la sua forza musicale.

Quando cominciò, nel 2016, DUB era convinto che il pubblico di un paesino del Meridione come Francofonte, in provincia di Siracusa, fosse un pubblico decisamente poco idoneo per i apprezzare i suoi versi. Non aveva considerato che questo apparente limite sarebbe diventato presto la sua principale spinta motivazionale, un impulso creativo particolarmente denso di significati.

“Non è facile sentirsi liberi dai pregiudizi. Sono sempre stato un affamato di vita di strada: quella mi si offriva e quella mi sono preso. Mi sono riempito di amicizie vere e tutto quello che vivevo lo trascrivevo nei modi in cui riuscivo a percepirlo. Guardavo le scene musicali delle altre città. Mi incuriosivano le conoscenze di ragazzi che come me avevano da dire: volevo farlo anche io, ma con qualche remora. Avevo paura”.

La svolta arrivò, quasi per gioco, il giorno in cui DUB si decise a far ascoltare le sue produzioni agli amici più stretti, “quelli del primo branco”. Di lì a poco si ritrovò al centro di un affiatato team di persone, decise a spingere in alto il progetto fino alla “fottuta esosfera”. Quanto ad oggi? “Solo due parole: ascoltate e credete”.

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