A “quel paese” un venerdì 17 da record Colobraro fa il pieno di visitatori e non è ancora finita
Fino al 31 agosto teatro itinerante, sapori tipici e mercatini
Venerdì 17? No, non porta sfortuna. Non a Colobraro, per troppo tempo suo malgrado etichettato come paese della jella.
A sfidare le dicerie sul paese che non si può nominare, in una data particolarmente nefasta per gli scaramantici, sono stati in circa tremila: il record di questa edizione, con ben sei rappresentazioni in una sola serata, per le splendide viuzze dell’antico borgo.
“Sogno di una notte a quel paese”, insomma, in barba alla scaramanzia si conferma il macroattrattore turistico più amato di Basilicata.
E se ancora non ci siete stati, siete sempre in tempo per andare a … quel paese.
Il borgo di Colobraro anche questo martedì, dalle 18 alle 22, è pronto ad accogliere quanti ancora qualche dubbio sulla sinistra fama di “quel paese” ce l’hanno.
Una cattiva nomea che per l’ottavo anno consecutivo si sta confermando uno splendido sogno.
Il percorso teatrale itinerante, voluto dal sindaco Andrea Bernardo e diretto da Giuseppe Ranoia, con il suo stuolo di masciare, fattucchiere, affascini, monachicchi, lupi mannari, briganti e garibaldini è pronto a far sognare ancora.
Tutti i martedì e venerdì, fino al 31 agosto, uno spettacolo ogni ora, dalle ore 18 alle ore 22, accompagnerà i visitatori alla scoperta di un luogo ricco di storia e magia.
L’evento, come consuetudine profondamente rinnovato nella drammaturgia rispetto alle precedenti edizioni, offre quattro percorsi: tutte tappe di un unico fantastico viaggio.
Si parte dal Percorso introduttivo con l’accoglienza presso il Palazzo delle Esposizioni/Infopoint.
Prima, di varcare la soglia di accesso a “quel paese” è bene munirsi del “cingiok”, un potente anti-malocchio che tiene lontano la sfiga.
Si è così pronti per immergersi nel “Sogno di una notte a quel paese”. In maniera leggera si attinge a piene mani dagli scritti di Ernesto De Martino, Leonardo Sinisgalli, Carlo Levi. Vicoli e piazzette del Borgo si animano di suggestive presenze, per raccontarvi storie di malocchio, fattucchiere e folletti.
Ma vale la pena soffermarsi anche sul Percorso Museale allestito all’interno del Palazzo delle Esposizioni, dove è possibile visitare la
mostra fotografica “Con gli occhi della Memoria”, una galleria di affascinanti scatti in bianco e nero dei fotografi che accompagnarono le spedizioni di studio demartiniane gentilmente concessa dal Museo Provinciale di Potenza.
E per concludere con gusto la visita a Colobraro c’è la sagra a base di piatti tipici e il mercatino dell’artigianato locale.
Un viaggio tra “Magico e Fantastico” da vivere almeno una volta… con le mani in alto!