CRONACA

CONFCOMMERCIO: PIÙ 426 IMPRESE IN BASILICATA NEL SECONDO TRIMESTRE

Con un saldo positivo di 426 imprese (di cui 9 artigiane) tra aprile e giugno la Basilicata continua a resistere alla complessa e difficile congiuntura economica, ma non possiamo sottovalutare che le cessazioni nel secondo trimestre dell’anno sono state 465 (di cui 114 artigiane) vale a dire più del 50% delle “matricole”.

A riferirlo è l’Ufficio Studi Confcommercio Imprese Italia Potenza che ha rielaborato su scala regionale i dati diffusi oggi da Unioncamere nazionale.

Tra aprile e giugno le iscrizioni alle due Camere di Commercio sono state 891 (di cui 123 artigiane) che portano complessivamente a 60.233 (di cui 10.325 artigiane) lo stock di imprese attive nella regione. Alberghi e ristoranti, commercio e agricoltura i settori che sono cresciuti di più in valore assoluto nel trimestre.

Attività professionali, servizi alle imprese, sanità e, di nuovo, il settore del turismo e dell’ospitalità quelli che hanno mostrato la dinamica più brillante in termini percentuali. Anche se positivo, il dato del secondo trimestre di quest’anno segna un rallentamento rispetto al 2017.

“Come ha sottolineato il presidente di Unioncamere Carlo Sangalli – commenta Fausto De Mare – nonostante le incertezze legate al rallentamento dell’economia anche i lucani continuano a scegliere di fare impresa.

Un’ampia diffusione del digitale all’interno dei processi aziendali come nel rapporto con la Pa è vitale per rendere le imprese più forti e competitive.

Su questo tema le Camere di commercio stanno dando un importante contributo attraverso la diffusione del linguaggio 4.0 nel tessuto produttivo e l’uso di piattaforme e servizi telematici che il sistema camerale mette a disposizione della collettività.

E su questo come sul tema del sostegno alle aziende per tamponare la cessazione che in Basilicata tocca una media di 5 ditte al giorno di cui quasi 4 nel settore commercio e servizi – afferma De Mare – c’è bisogno di un’autorevole Camera di Commercio unica che abbia una rinnovata e solida strategia di azione basata su un articolato programma di interventi”.

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