CRONACA

Tolve, altro incidente nei campi: perde la vita 78enne di Oppido

Ancora un incidente agricolo mortale nel giro di una sola settimana. Dopo quello che è accaduto a  Barile, in cui ha perso la vita un uomo di mezza età di Rionero, venerdì, intorno all’ora di pranzo, si è consumata un’altra tragedia.

Vittima un 78enne, che era impegnato  in alcuni lavori in campagna, travolto molto probabilmente dal peso del suo trattore. Si chiamava Francesco Lancellotti , pensionato e proprietario di un appezzamento di terreno nelle campagne di Tolve , terreno  che curava personalmente.

L’incidente è infatti accaduto in contrada Monticello a pochi chilometri da Oppido, centro in cui risiedeva. Secondo una prima ricostruzione il mezzo si sarebbe improvvisamente incamminato e l’uomo, che si trovava da solo in campagna al momento dell’incidente, sarebbe rimasto schiacciato.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118. Nonostante i tentativi di soccorso, l’uomo non ce l’ha fatta. Sarebbe deceduto proprio durante il trasferimento dal comune dell’Alto Bradano all’ospedale San Carlo.

IL COMMENTO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PENSIONATI DELLA CIA AGRICOLTORI BASILICATA  

La notizia ci colpisce due volte perché la sicurezza nei lavori agricoli resta un tema di forte emergenza, specie a pochi giorni dalla Festa del Lavoro che i sindacati confederali hanno voluto dedicare proprio alla sicurezza, e perché la presenza a lavoro nelle nostre aziende agricole persino di 80enni è molto diffusa.

Ad affermarlo è Mimmo Guaragna, presidente dell’Anp (Associazione Nazionale Pensionati) della Cia-Agricoltori Basilicata sottolineando che i pensionati sono la spina dorsale dell’agricoltura  lucana e con passione dedicano il loro tempo a coltivazioni che in molti casi senza di loro sarebbero abbandonate”.

Ma secondo i dati Inail in Provincia di Potenza  – aggiunge –  se nel corso dell’ultimo anno diminuiscono gli infortuni sul lavoro nel comparto industriale (-8%) aumentano quelli nel comparto agricolo (+ 4%) a riprova che c’è ancora molto da fare.

La Cia all’interno delle iniziative che ogni anno si svolgono a maggio “mese del sociale” con la campagna “Coltiviamo la vita” ha da tempo portato a termine “Agriprev”, unico progetto di ricerca sulla prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro per il settore agricolo selezionato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, “L’agricoltura – continua Guaragna  – non necessita di grandi e sofisticati sistemi di prevenzione e controllo della sicurezza ma piuttosto di buone pratiche, di giuste precauzioni tecniche e di una razionale organizzazione del lavoro, elementi di forte incidenza sull’abbattimento dei rischi. Inoltre è necessario investire, in via prioritaria, sulla formazione e l’informazione dei datori di lavoro e dei lavoratori.

Uno degli obiettivi che si prefigge il progetto Agriprev è proprio la semplificazione e la modularità degli adempimenti in base alle tipologie dei destinatari. Il nostro traguardo – continua  – è quello di far in modo che la prevenzione all’interno delle aziende agricole sia sempre più efficace ed efficiente”.

«La Confederazione italiana degli agricoltori», ha spiegato la direttrice Cia Potenza Giovanna Perruolo, «da tempo si sta battendo a favore della categoria che vede pensionati che a differenza degli altri continuano a lavorare. E non capisco se lo fanno per passione o perché hanno bisogno di arrotondare la pensione; anche se, a mio avviso, stare alla guida di un trattore ad età avanzata, diventa pericoloso».

Per questo Cia pone l’attenzione soprattutto sulla necessità di garantire pensioni più eque, «per non ritrovarsi in futuro con agricoltori di prima fascia che potrebbero andare a percepire 297 euro al mese.

Una pensione a dir poco da fame e assolutamente insostenibile: un tema su cui si sta lavorando anche a livello nazionale», ha aggiunto Perruolo.

 

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