CRONACA

Fnsi: basta aggressioni ai giornalisti, la democrazia è in pericolo

“Le aggressioni ai cronisti sono diventate una vera e propria emergenza democratica”. Così in un editoriale per Articolo 21 il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, Raffaele Lorusso, che scrive: “più passano i giorni, più la lista delle vittime si allunga. Come se picchiare chi fa domande fosse uno sport nazionale”.

Secondo Lorusso, “c’è un problema di incolumità personale, quella dei giornalisti, ma anche e soprattutto un problema di democrazia.

L’attacco ai corpi intermedi, a tutto ciò che può creare informazione, consenso, confronto, dibattito, in una parola crescita dell’opinione pubblica, fa sì che la stampa e i giornalisti in primis siano diventati il nemico da abbattere per quanti, per esempio, pensano di rivestire incarichi pubblici o svolgere attività di pubblico servizio senza dover rendere conto a nessuno”.

Quella in atto è “una deriva pericolosa per la democrazia – prosgue il segretario della Fnsi -, che va contrastata con ogni mezzo. Nessuno deve pensare di mettere il bavaglio all’informazione colpendo fisicamente i giornalisti.

Il problema riguarda la categoria, chiamata ad una reazione senza precedenti, ma anche e soprattutto le istituzioni democratiche, che devono garantire il ruolo dell’informazione e il diritto dei cittadini ad essere informati, in attuazione dell’articolo 21 della Costituzione”.

“Per questo, la Fnsi, insieme con gli altri enti della categoria – conclude Lorusso – si è rivolta al presidente della Repubblica e ai presidenti delle Camere e promuoverà due manifestazioni nazionali, una al Nord l’altra al Sud.

Intanto, i temi del lavoro saranno al centro della Giornata organizzata il primo maggio dalla Fnsi e dal Sindacato dei giornalisti della Calabria, a Reggio Calabria, mentre il 2 maggio, alla vigilia della Giornata mondiale della libertà di stampa, saranno ricordati a Roma i cronisti vittime delle mafie e di atti di violenza”.

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