CULTURA E EVENTI

Patrimonio culturale, a Firenze un convegno per celebrare il “Patto Roerich”

Si terrà il 16 aprile presso l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze la conferenza “Il Patto Roerich e la Bandiera della Pace per la protezione del patrimonio culturale nel XXI secolo”.

L’incontro mira a celebrare l’83esimo anniversario della sottoscrizione del Trattato Internazionale per la protezione delle istituzioni artistiche e scientifiche, monumenti storici, missioni e collezioni, tutt’ora in vigore, noto al mondo come il Patto Roerich e firmato alla Casa Bianca il 15 aprile 1935, alla presenza dell’allora presidente statunitense Franklin Delano Roosevelt.

L’accordo non aveva precedenti nella storia proponendo per la prima volta su scala globale “il principio di universalità e appartenenza a tutti i popoli delle espressioni del genio umano” e istituendo la precedenza assoluta della protezione del patrimonio culturale sulla necessità militare.

Per simboleggiare i beni culturali da proteggere, il Patto introduceva la Bandiera della Pace, la vera Croce Rossa della Cultura, che costituì il prototipo dell’attuale Scudo Blu, mentre il Patto stesso diventò la base della Convenzione dell’Aia del 1954.

L’incontro rappresenta un’occasione importante per riflettere sui principi proclamati dal Patto Roerich e dalla Bandiera della Pace e di porsi soprattutto la domanda se il XXI secolo, sconvolto dagli innumerevoli conflitti e distruzioni del patrimonio culturale, ha bisogno di rinforzare le difese della propria dignità rendendo più efficace la protezione della Cultura dell’umanità.

La discussione verrà portata avanti dagli esperti in tutela del patrimonio culturale in presenza delle autorità locali e rappresentanti delle maggiori istituzioni culturali Fiorentine e nazionali.

Interverranno, fra gli altri, Cristina Acidini (Accademia delle Arti del Disegno), Eugenio Giani (Consiglio Regionale della Toscana), Tommaso Sacchi (Comune di Firenze), Sauro Bertinelli (Nucleo TCP Firenze), Pietro Laureano (ICOMOS Italia), Vittorio Gasparrini (Centro per l’UNESCO di Firenze).

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