CRONACA

Senise: il The Guardian scopre i peperoni cruschi

L’Inghilterra scopre i peperoni cruschi di Senise . La testata giornalistica The Guardian dedica un ampio approfondimento a uno dei simboli della cucina lucana, descrivendo l’origine del prodotto e l’antica ricetta.

Essiccati al sole, in collane purpuree, i peperoni cruschi – rigorosamente rossi, a corno – decorano i vicoli dei centri storici e impreziosiscono i piatti lucani. Quelli Igp vengono rigorosamente da Senise (Potenza) ma si trovano sui piatti di tutta la Basilicata. Soli, con la pasta o il baccalà, ma anche fritti con l’uovo e la salsiccia e in altre e squisite ricette. Ciò che contraddistingue i peperoni  cruschi è la croccantezza, ottenuta da un’accurata essiccazione al sole nelle lunghe “nzerte”  e dalla delicata frittura nell’olio bollente.

Dal sapore dolciastro, i peperoni cruschi di Senise sono proposti come antipasto, in primi e secondi piatti. Tipica è l’associazione con gli “strascinati” – speciale pasta fresca lucana fatta in casa – conditi con una spolverata di ricotta salata o con il Baccalà. Non è un caso che il tabloid inglese  abbia avuto parole di apprezzamento anche su altri prodotti tipici lucani, dai formaggi al pane di Matera.

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