CRONACA

SAN SEVERINO, SINDACO: DOVEROSO ACCOGLIERE MIGRANTI

“E’ necessario e doveroso accogliere in modo adeguato i migranti che giungono nelle nostre terre in cerca di un futuro migliore”. E’ questo quanto ribadito dal sindaco di San Severino Lucano, Franco Fiore, nel suo saluto al termine della fiaccolata che ha accolto la Croce di Lampedusa nella comunità Senisese, principali protagonisti sono stati gli ospiti dei centri di accoglienza gestiti dalla Cooperativa Sociale Senis Hospes.

“Una croce moderna e densa di significato, voluta da Papa Francesco, realizzata – si legge in una nota – da un falegname lampedusano con i resti del legno dei barconi dei migranti approdati sull’isola. La Croce simbolo permanente di una memoria che non può svanire, da più di due anni viene portata in pellegrinaggio toccando parrocchie, scuole, carceri, ospedali di tutta Italia e coinvolgendo tante realtà associative.

Durante il percorso,migranti del corteo con la presenza del parroco Don Pino pronunciavano in lingua inglese,italiana,francese e dei loro paesi di origine frasi che insegnavano il rispetto fra le persone e le regole della civile convivenza. La “fiaccolata silenziosa” partita da Largo San Biagio è giunta nella Chiesa di San Francesco dove i partecipanti si sono fermati per un momento di riflessione”. Qui il sindaco Fiore ha ribadito “la necessità di accogliere in modo adeguato queste genti provenienti da paesi di Asia e Africa che abbandonano i loro luoghi di origine per problemi economici o perché vittime di guerre fratricide ed evidenziato che nelle comunità del territorio gli stessi vengono ben accettati dai residenti che mostrano alto livello di civiltà. A San Severino Lucano, per esempio i migranti bene si integrano, imparano la nostra lingua,alcuni conseguono la licenza media,praticano attività sportive,partecipano a tornei di calcio,altri riescono a trovare lavoro e scelgono di restare nei nostri paesi. L’entusiasmo, la gioia e la serenità sui volti di bambini,adolescenti,giovani e adulti presenti numerosi alla fiaccolata probabilmente è il segno che seppur di colore o di nazionalità diversa siamo parte l’uno dell’altro, ognuno è una ricchezza per l’altro e come recitava lo striscione che apriva il corteo “Le lampade sono diverse ma la Luce è la stessa”.

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