POLITICA

Il G7 e l’Ucraina: ‘Sostegno finché sarà necessario’ Seconda giornata del summit

Il premier britannico Boris Johnson ha bollato l’attacco missilistico russo denunciato dalle autorità ucraine contro un centro commerciale di Kremenchuk come un nuovo atto “di crudeltà e di barbarie”, imputandone la responsabilità al presidente Vladimir Putin.

“La guerra della Russia all’Ucraina sta sconvolgendo i mercati energetici.

Dobbiamo rafforzare il nostro coordinamento e gli investimenti per garantire la sicurezza energetica per tutti. Senza distoglierci dal nostro obiettivo: raggiungere insieme la carbon neutrality entro il 2050”. Lo ha scritto su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron, che sta partecipando al G7 al castello di Elmau.

“Sui dati e sui fatti mi sembra che il Presidente Draghi stia avendo, al livello internazionale, un ruolo da trascinatore. E questo è visibile dall’apertura del G7 alla sua proposta sul tetto al prezzo del petrolio e del gas”. Lo ha detto a SkyTg24 la senatrice di Più Europa, Emma Bonino.

“L’architettura dell’Unione – ha sottolineato Bonino – va rivista ed è una cosa che noi federalisti e noi di Più Europa ripetiamo da anni. Non si può essere una potenza commerciale senza avere una politica estera e di sicurezza comune.

Ma non si può neanche avere una politica di sicurezza comune senza una politica estera comune. Spero l’Unione europea faccia qualche passo avanti anche dal punto di vista istituzionale con il superamento dell’unanimità e dando al Parlamento europeo più poteri”, ha concluso Bonino.

“Al vertice di Madrid concorderemo un pacchetto di assistenza globale rafforzato per l’Ucraina. Questo includerà forniture sostanziali di supporto in settori come le comunicazioni sicure, i sistemi anti-drone e il carburante.

A lungo termine, aiuteremo l’Ucraina a passare dalle attrezzature militari dell’era sovietica a quelle moderne della Nato e a rafforzare ulteriormente le sue istituzioni di difesa e sicurezza”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nella conferenza stampa di presentazione del vertice di Madrid.

“Oggi non è il momento di negoziare”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al G7, secondo quanto riferisce la presidenza francese.

I grandi del G7 assicurano ogni supporto all’Ucraina finché sarà necessario. “Continueremo a garantire supporto finanziario, umanitario, militare, diplomatico e staremo al fianco dell’Ucraina finchè sarà necessario”, si legge infatti nella bozza del comunicato finale del G7 sull’Ucraina, di cui l’ANSA ha preso visione.

C’è l’impegno “ad aiutare l’Ucraina per la fine della guerra della Russia, a mantenere la sovranità e l’integrità territoriale, a difendersi e a scegliere il suo futuro”.

Dal G7 arriva un messaggio di condanna all’ “aggressione brutale, non provocata, ingiustificabile contro l’Ucraina dalla Russia, aiutata dalla Bielorussia”. “Continuiamo e continueremo a non riconoscere i tentativi della Russia di riscrivere i confini con la forza”, sottolineano i leader riuniti in Baviera.

I quali inoltre assicurano che continueranno a coordinarsi per provvedere a materiale, training, logistica, intelligence e supporto economico per istruire le forze armate ucraine.

Sul fronte economico, c’è la determinazione a  ridurre le entrate della Russia, comprese quelle provenienti dall’oro.

“Continueremo il nostro uso mirato di sanzioni coordinate per tutto il tempo necessario, agendo all’unisono in ogni fase”, si spiega nella dichiarazione.

“Rimaniamo inflessibili nell’impegno verso sanzioni coordinate e senza precedenti in risposta all’aggressione russa”, si legge nella dichiarazione finale. “Siamo impegnati ad aumentare la pressione sul regime del presidente Putin e i sui complici in Bielorussia”.

Il G7 inoltre attribuisce alla Russia “enorme responsabilità per le crescenti minacce a livello globale alla sicurezza alimentare a seguito del conflitto” e chiede a Mosca “di cessare urgentemente, senza condizioni, i suoi attacchi a infrastrutture agricole e di trasporto e di consentire il libero passaggio del trasporto agricolo dai porti ucraini nel Mar Nero”.

“L’assalto non provocato della Russia all’Ucraina sta ostacolando la sua capacità di produzione, portando a forti aumenti dei prezzi e all’aumento dell’insicurezza alimentare globale per milioni di persone, specialmente quelle più vulnerabili”, si sottolinea.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo intervento in videocollegamento con il vertice del G7 aveva esortato i leader a “fare tutto il possibile” per porre fine alla guerra nel suo Paese entro la fine dell’anno.

Da Kiev un messaggio molto forte, hanno detto le fonti: “dobbiamo fare tutto il possibile per cercare di porre fine a questa guerra entro la fine dell’anno”.

E poi l’invito ai leader dei sette Paesi a “intensificare le sanzioni” contro Mosca. Secondo Kiev, “oggi non è il momento di negoziare”, e occorre intervenire per “limitare il prezzo del petrolio” russo.

Il colloquio con il leader ucraino è stato il punto centrale del summit al castello bavarese di Elmau, in Germania, con la seconda giornata di lavoro del G7.

“Zelensky ci ha aggiornato sull’aggressione russa. Ammiriamo la sua leadership e la resilienza della sua gente. Il G7 ha mostrato una apprezzabile unità. Siamo d’accordo sul fatto che sosterremo Kiev fino a quando sarà necessario“, ha twittato la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen.

“Siamo uniti al fianco dell’Ucraina. E continueremo a supportarla. Per questo dobbiamo prendere decisioni dure ma necessarie. Grazie Zelensksy per la partecipazione oggi”, scrive intanto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo l’intervento digitale di Zelensky al G7. “Continueremo ad aumentare la pressione su Putin. La guerra deve finire”.

“Putin non deve vincere. Noi restiamo uniti a sostegno dell’Ucraina”, ha detto durante la sessione di lavoro il premier italiano Mario Draghi, secondo quanto si apprende.

“Dobbiamo continuare a lavorare su come imporre un tetto al prezzo del gas”, ha aggiunto Draghi, a parere del quale la decisione di dare all’Ucraina lo status di candidato per l’Ue è importante per l’Ucraina ma anche per l’Unione Europea, che ha mutato in modo profondo il suo atteggiamento verso i Paesi vicini, la sua strategia di lungo periodo.

E il leader britannico Boris Johnson insiste a farsi alfiere della linea dura contro la Russia fra i leader del vertice G7.

“Ciò che mi ha colpito in questi due giorni – ha detto oggi citato dall’agenzia Pa – è la nostra straordinaria determinazione ad andare avanti uniti; al momento non c’è accordo di pace che il presidente Zelensky possa firmare, quindi, nelle circostanze attuali, i G7 devono continuare a sostenere l’Ucraina“.

Il premier britannico ha poi ammesso che militarmente la situazione di Kiev è ora “molto difficile a est e sud-est”, ma non senza ripetere che le forze ucraine vogliano ancora battersi e possano “rovesciare le posizioni”.

Gli Stati Uniti invieranno all’Ucraina missili antiaereo a medio e lungo raggio, riferiscono fonti vicine al dossier citate dalla France Presse al G7. La replica di Mosca: “Faremo i nostri interessi”.

Intanto, a seguito di una richiesta da parte del governo ucraino di attrezzature mediche, equipaggiamento protettivo e attrezzature specializzate per i rischi per la salute pubblica come le minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari, la Commissione Europea ha mobilitato le sue riserve di emergenza ‘rescEU’.

L’equipaggiamento comprende 300mila tute di protezione specializzate, 5.600 litri di decontaminanti e 850 attrezzature per le operazioni di decontaminazione, oltre ad attrezzature mediche. In tutto il pacchetto di assistenza vale circa 12 milioni di euro.

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