MUSICA

FABIO ARMILIATO FT. MANUELA VILLA Fuori il singolo “SEI NELL’ ARIA”

con bonus track "L' AMORE E' UN FRUTTO RARO"

Il percorso artistico di Fabio Armiliato, come accaduto a molti tenori italiani, ha finito per essere toccato dal cosiddetto crossover.

Avvenne per i grandi del passato che, da Enrico Caruso a Luciano Pavarotti, avvicinarono la canzone napoletana, o ad altri che sfondarono in America, più nell’ambito del cinema, del musical e della musica leggera che in quello dell’opera, come avvenne con Mario Lanza e, oggi, con Andrea Bocelli.

Non stiamo a farne un discorso di valore, né di opportunità a percorrere strade così diverse che eppure, in alcuni casi, hanno potenziato la celebrità di alcuni grandi tenori semplicemente perché il mondo della canzone ha sempre, in qualche modo, finito per attrarre a sé le grandi voci dell’opera per proiettarle in quella dimensione popolare che un tempo era anche delle grandi ugole del melodramma.

Non un trabocchetto per il facile successo, come spesso si pensa, ma in questo caso un desiderio di avvicinare due mondi non così distanti fra di loro quando li si fa dialogare in piena armonia d’intenti musicali e di “sentimenti intonati”.

Come non ricordare, rimanendo nell’ambito della corda tenorile, l’immenso successo riscosso da Mario Del Monaco quando, all’apice della parabola artistica, cantò “Un amore così grande” mantenendosi vicino, intonandola, al suo più intimo essere di grande tenore.

Perché il segreto del successo può anche derivare da questo: nel non sposare a tutti i costi lo stile della canzone quando è un’ugola della lirica ad affrontarla, rimanendo, all’opposto, sempre e comunque fedeli alla propria vocazione, come nel caso di Fabio Armiliato, quella di un cantante d’opera a tutto tondo.

Così sembra voler dimostrare l’affermatissimo tenore genovese. Dopo un’importante carriera internazionale per i prestigiosi risultati raggiunti solcando i più grandi palcoscenici del mondo in un vasto repertorio, è giunto a sperimentare strade diverse da quelle del teatro musicale, avvicinando anche la cinepresa cinematografica d’autore con un prezioso cameo.

Piace ricordare, infatti, la sua fugace apparizione nel film di Woody Allen To Roma with Love, con la nota scena del tenore che canta sotto la doccia, ormai entrata nella storia del cinema; fu fatta per gioco da Allen, per stereotipizzare la figura del tenore all’italiana.

Fabio Armiliano si sentì onorato di girare la scena, non certo per guadagnarsi quella notorietà già acquisita sul campo, ben salda dopo diversi anni di una carriera che, dal 2000 in poi, lo ha visto al fianco del noto soprano Daniela Dessì, compagna sulle scene come nella vita.

Con lei ha solcato i palcoscenici in tante serate e in opere come ErnaniAidaLa forza del destinoI vespri sicilianiAndrea ChénierManon LescautToscaMadama ButterflyAidaFrancesca da Rimini e tante altre ancora. Poi l’improvvisa scomparsa della sua adorata “Daniela”, una perdita umanamente devastante per Armiliato così come, artisticamente, per il mondo dell’opera italiana, che all’improvviso perse uno dei suoi migliori soprani.

Ora questa “E sei nell’aria” lo vede duettare con una voce altrettanto magica, quella di Manuela Villa, autrice lei stessa di testo e musica, figlia d’arte (il padre, Claudio Villa, “reuccio” della canzone italiana, amava l’opera e a suo modo, eseguendone alcune arie, ne rimase attratto) e vera diva della musica leggera (come non ricordare che, fra i suoi tanti successi, diede la voce per la colonna sonora del film di animazione della Walt Disney Pocahontas nella versione italiana).

La canzone può far pensare ad un omaggio, non so se voluto o meno, alla consorte scomparsa e non più dimenticata da Armiliato, oppure riferirsi ad un amore finito che ha lasciato un profondo segno nell’animo.

Inutile, sembrano indicare le parole, lasciarsi indietro “quello che fa male”; il tempo trascorre ma il ricordo di chi si è tanto amato resta nell’aria (“e sei nell’aria…respiro l’aria”, dice il testo) in un canto che “vola verso te, oltre i mari, oltre il limite…”.

Ciò che ci ha fatto vivere bene, le parole che ci si è detti, il respiro vitale, la stretta delle mani che si incontrano e tutto quando ci ricorda chi non è più con noi, ma vive nel profondo del nostro cuore (“ogni attimo, dentro un battito”), non assume toni troppo malinconici o nostalgici, bensì dà sfogo, anzi piena voce, al crescendo di una melodia di speranza, dove il tenore, quello vero come lo è Fabio Armiliato, non deve trovare escamotage per donare al suo canto un carattere più leggero, ma assecondare lo slancio vitale e appassionato che lo caratterizza.

Quando le due voci si uniscono, quella acuta e freschissima di Manuela Villa, che nella prima parte segue i canoni tipici della canzone d’autore, pare assumere via via connotati quasi operistici, cogliendo nell’unisono il valore emozionale che segue il percorso stesso di una melodia da inserire a pieno titolo nel solco della migliore tradizione all’italiana.

Piace notare come il tenore e la cantante pop riescano a fondere le loro voci senza sacrificare nulla della loro vocazione più propria, in un connubio toccante e insieme coinvolgente, che mette insieme la provenienza di entrambi senza che una sacrifichi o prevalga sull’altra. Magia della musica leggera che, quando è della miglior fattura, lascia il segno nel cuore di chi l’ascolta, abbattendo le barriere di genere.

“Il mondo cambia in fretta, ed io vado più lento, perché mi fermo spesso a coltivare un sentimento!”, sono invece alcuni dei versi centrali dell’altra canzone, “L’amore è un frutto raro“, che si avvale della musica di Giovanna Nocetti e Luigi Mosello, mentre le parole sono di un celebre paroliere della musica leggera italiana, Cristiano Minellono, autore di canzoni, tante davvero, che hanno fatto la storia della musica leggera italiana.

Una pagina che grazie alla voce di Manuela Villa prende il volo nell’esternare quel desiderio di coltivare amore e affetti profondi, quelli che superano l’inesorabile trascorrere del tempo disegnando vite capaci di “attraversar senza indugi e senza inganni” il senso autentico di una esistenza.

Una canzone che è un messaggio carico di valori che si stanno via via perdendo, alla ricerca di un’autenticità di sentimenti colma di speranza.

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