Sanità lucana, Chiorazzo: “Ascolto dei territori arrivato tardi. Serve una svolta nel metodo di governo”
POTENZA – “Un’iniziativa responsabile che riporta al centro dell’agenda politica regionale le difficoltà reali della sanità territoriale e di prossimità”.
Così il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, commenta l’incontro svoltosi oggi in Regione tra l’assessore alla Sanità e i sindaci dell’area sud della Basilicata, in rappresentanza dei territori del Senisese, Lagonegrese e Pollino.
Chiorazzo ha espresso apprezzamento per la richiesta di confronto avanzata dai primi cittadini, sottolineando come il loro contributo sia fondamentale per restituire una fotografia concreta delle criticità che vivono le comunità locali, in particolare nelle aree interne.
“Parliamo di una realtà segnata da disservizi continui, carenze di personale sanitario e da un diritto alla salute troppo spesso negato”, ha dichiarato.
Secondo il vicepresidente, tuttavia, il coinvolgimento dei sindaci arriva con grave ritardo. “Nelle fasi precedenti, quando la Regione assumeva decisioni confuse sulla sanità territoriale, non c’è stato un confronto strutturato con i territori.
L’ascolto arriva solo oggi, dopo il grido d’allarme dei sindaci, quando la situazione è ormai critica”, ha affermato, evidenziando come l’incontro odierno rappresenti più una reazione all’emergenza che un metodo consolidato di governo.
Chiorazzo ha poi puntato il dito contro l’assenza di una visione strutturale della sanità lucana. “Dopo sette anni di governi guidati da Vito Bardi, la Basilicata è ancora priva di una programmazione sanitaria seria.
Alle promesse non sono seguiti risultati concreti: persistono le carenze di medici, a partire dalle guardie mediche e dai medici di famiglia, le liste di attesa restano lunghe e il Piano Sanitario Regionale continua a non vedere la luce”.
Nel mirino anche l’utilizzo delle risorse economiche. “Non basta elencare i fondi investiti se i risultati non sono visibili – ha aggiunto –. L’assessore alla Sanità continua a non chiarire quante e quali prestazioni siano state realmente erogate attraverso la telemedicina, nonostante decine di milioni di euro spesi”.
Critiche anche al progetto Basilicata On Health, finanziato con circa 50 milioni di euro sottratti, secondo Chiorazzo, a interventi di sviluppo sostenibile senza che siano ancora chiari i benefici concreti per la sanità di prossimità.
Il vicepresidente ha infine ribadito la necessità di rivedere le Aggregazioni Funzionali Territoriali, riconoscendo la specificità dei piccoli comuni lucani – che coprono oltre il 90% del territorio regionale – e prevedendo incentivi economici per medici di guardia e di medicina generale, pari ad almeno 1.000 euro mensili aggiuntivi.
“Iniziative di ascolto sono sempre positive – ha concluso Chiorazzo – ma non possono arrivare solo quando i problemi si incancreniscono e le tensioni sociali diventano insostenibili. È tempo di cambiare metodo, aprendo un confronto permanente con sindaci e forze sociali per affrontare davvero la crisi della sanità lucana”.
