POLITICA

Salvini: ‘Sugli asset russi bene il governo, l’Ue scherza col fuoco’

Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, ha esposto la sua posizione sul congelamento degli asset russi e sul continuo supporto internazionale alla guerra in Ucraina, definendo alcune scelte dell’Unione Europea come azzardate e controproducenti.

A proposito delle sanzioni contro Mosca, Salvini ha avvertito che confiscare beni e risorse ai russi potrebbe innescare una reazione simmetrica da parte della Russia, con potenziali danni anche per le aziende italiane che operano in quel paese. “Abbiamo 314 imprese italiane in Russia che generano fatturato e danno lavoro.

A Bruxelles qualcuno sta giocando col fuoco”, ha detto, esprimendo preoccupazione per le possibili ricadute economiche.

Il vicepremier ha anche respinto le accuse di essere “filo-putiniano”. “Non credo che Putin abbia il mio numero di telefono. La sera parlo con mia figlia, non con il Cremlino”, ha ironizzato. Tuttavia, ha sottolineato che, dopo anni di sanzioni e invio di armi all’Ucraina, la guerra non si è fermata.

“Se in quattro anni queste misure non hanno avuto successo, forse è il caso di ripensare la strategia. Altrimenti, tra quattro anni siamo ancora qui”, ha aggiunto.

Secondo Salvini, l’Europa sta attualmente ostacolando il processo di pace, forse a causa delle difficoltà interne di alcuni leader europei, come Macron e Starmer, che, a suo avviso, spostano le loro problematiche interne sui temi esteri.

Il vicepremier ha anche parlato di sicurezza globale, rimarcando la necessità di un dialogo con la Russia, una potenza nucleare con oltre 6.000 testate.

“Quando una potenza ha così tanto potere distruttivo, il dialogo è la strada da percorrere. Lasciamo che Trump, Zelensky e Putin trovino un accordo, senza interferire in questo processo”, ha affermato, richiamando la necessità di un approccio pacifico, in linea con quanto detto anche da Papa Leone.

Salvini ha ribadito che il governo italiano sta mantenendo una linea prudente, sostenendo l’Ucraina ma chiedendo maggiore cautela nella gestione delle armi e un cambio di rotta rispetto al passato. “Vogliamo una discontinuità rispetto agli anni passati.

Oggi c’è un tavolo di trattative aperto, grazie a Trump, ma boicottato da qualcuno in Europa. Inoltre, la corruzione in Ucraina è un problema evidente”, ha concluso, sottolineando che l’Italia continuerà a supportare il popolo ucraino, ma in modo più responsabile.

A margine di un evento a Milano, Salvini ha risposto anche alle domande sull’inchiesta riguardante MPS e Mediobanca, esprimendo rispetto per il lavoro dei magistrati, ma dichiarando che si tratta di un’inchiesta “basata sul nulla”.

Alla domanda sulle ripercussioni che l’inchiesta potrebbe avere sui titoli in Borsa, ha risposto senza esitazioni: “Zero”.

Sul fronte delle aziende, il vicepremier ha parlato della possibile cessione delle testate di Gedi, come La Stampa e La Repubblica, dicendo che in Italia tutti sono liberi di fare impresa. “Mi interessa la tutela dei posti di lavoro, ma non capisco perché ci debba essere un dibattito su chi compra i giornali. È una questione di mercato”, ha affermato.

Sulle possibili cessioni di azioni nella Juventus, ha preferito non entrare nei dettagli, ironizzando sulla famiglia Elkann. “Sono milanista, non mi intrometto nelle faccende degli altri. Elkann faccia quello che vuole, ma la famiglia ha creato non pochi problemi in Italia”, ha detto, con un sorriso. Poi ha aggiunto: “E chiedetelo agli juventini…”.

Infine, sulla legge di bilancio e le misure relative ai pagamenti dei professionisti per la pubblica amministrazione, Salvini ha dichiarato che la Lega sta spingendo per cancellare una stretta che potrebbe bloccare i pagamenti ai professionisti con debiti fiscali. Con una proposta di modifica al Senato, il partito di Salvini punta a cancellare il meccanismo che impedirebbe il pagamento di compensi finanziati con denaro pubblico a coloro che sono in debito con il fisco.

“A inizio 2026 il centrodestra deve decidere il candidato sindaco di Milano”

Salvini ha anche parlato della futura candidatura del centrodestra per Milano, sottolineando l’urgenza di trovare un candidato sindaco, che, a suo dire, dovrebbe essere un civico o un politico che ami la città e sia pronto a dedicare tutto il suo impegno alla causa milanese.

“Ogni settimana sequestrano palazzi, quindi non credo che l’urbanistica e l’edilizia stiano andando bene. Spero che il centrodestra, già all’inizio di quest’anno, indichi il candidato giusto. Io qualche idea ce l’ho, ma dobbiamo incontrarci, scegliere e partire”, ha affermato, ribadendo l’importanza di un progetto concreto per la città.

A proposito di Beppe Sala, il sindaco di Milano, Salvini ha dichiarato che, pur riconoscendo le sue qualità, sembra che ormai abbia perso lo slancio. “Mi metto nei panni di chi vive in periferia, a Corvetto o Rogoredo, e credo che Sala non abbia più lo stesso stimolo.

Milano ha bisogno di qualcuno che faccia sul serio”, ha detto. Salvini ha anche commentato le recenti dichiarazioni di Sala sulle strade “invase da fascisti”, ironizzando: “C’era sobrio e sereno? Coi problemi che ci sono a Milano, dovrebbe concentrarsi su quelli, non su un fantasma del passato”.

Infine, il vicepremier ha concluso con una nota sulla sicurezza, sottolineando che la polizia locale di Milano dovrebbe essere maggiormente impiegata per garantire l’ordine pubblico, piuttosto che concentrarsi su multe quotidiane. “Milano è la città più multata d’Italia, e se la polizia fosse utilizzata meglio, forse riusciremmo a fare un buon lavoro di squadra”, ha concluso.

E sul tema delle Olimpiadi, Salvini ha dichiarato che non crede che il clima politico attuale influenzerà negativamente l’evento. “Spero che, a Bormio, Livigno e Cortina, le piste da sci non siano invase da fascisti.

È il momento di tornare alla serietà”, ha detto, invitando tutti a concentrarsi su ciò che conta veramente.

ANSA

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