POLITICA

Casino riammesso in Forza Italia: dura contestazione da FI Matera e FI Provincia di Matera. “Decisione incoerente e inopportuna”

La decisione del Collegio dei Probiviri di Forza Italia di riammettere il consigliere regionale Michele Casino nel partito sta provocando forti tensioni interne in Basilicata. A contestare apertamente il provvedimento sono Forza Italia Matera e Forza Italia della provincia di Matera, insieme a candidati, eletti e militanti che alle recenti amministrative si sono mobilitati per garantire la presenza del partito nelle liste locali.

In una nota congiunta, gli esponenti materani esprimono “sconcerto e ferma contrarietà” verso la scelta degli organi di garanzia, definita un gesto “profondamente inopportuno e incoerente” rispetto ai valori che Forza Italia dichiara di voler difendere.

Il caso: la sospensione di Casino e le motivazioni

La sospensione di Michele Casino risale allo scorso aprile, vigilia delle elezioni comunali di Matera. All’epoca, Casino – allora capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Basilicata – fu sospeso per aver sostenuto pubblicamente la candidatura del figlio Nicola alle “primarie dei giovani”, iniziativa promossa da movimenti civici non riconducibili al centrodestra.

Una scelta ritenuta dai vertici nazionali una violazione della disciplina interna e della linea politica del partito. La coordinatrice regionale, senatrice Elisabetta Casellati, intervenne duramente, definendo la condotta di Casino “inqualificabile e ingiustificata” e ribadendo che “chiarezza e coerenza non sono valori negoziabili”.

La riammissione dopo otto mesi e le critiche dei forzisti materani

A soli otto mesi da quei fatti, la decisione di revocare la sospensione e reintegrare Casino a pieno titolo in Forza Italia viene giudicata dalla base materana “un grave errore politico”.

Secondo la nota diffusa:

  • manca un ravvedimento pubblico che ristabilisca fiducia nella comunità locale;

  • la riammissione appare incoerente con la fermezza iniziale del partito;

  • si invia un “segnale sbagliato e destabilizzante”, perché sembra tollerare violazioni della disciplina interna;

  • si rischia di mortificare l’impegno di chi è rimasto fedele al partito in un momento critico.

Per questo, gli esponenti materani chiedono alla dirigenza nazionale “una urgente revisione” della decisione.

La richiesta di riconsiderare anche i casi Sasso, Laterza e Nicola Casino

Nella loro nota, i firmatari estendono la richiesta anche agli altri esponenti sospesi nell’aprile scorso:

  • Nicola Casino: ex consigliere comunale FI, partecipò alle primarie civiche di “Giovani per Matera” e successivamente si candidò in liste civiche a sostegno del centrosinistra.

  • Antonella Sasso: candidata nella lista “Matera 2030”, anch’essa a sostegno del candidato del centrosinistra alle ultime amministrative.

  • Damiano Laterza: ex segretario cittadino di FI Matera, sostenne pubblicamente le primarie civiche, rivendicando una scelta “più partecipata”.

Tutti e tre furono sanzionati per condotte giudicate in contrasto con la linea del partito.

L’appello finale: “Serve coerenza per rispetto della comunità”

Il documento si conclude con un invito alla dirigenza nazionale di Forza Italia a riaffermare “coerenza e rispetto delle regole interne”, sottolineando come solo una linea chiara e coerente possa garantire il rispetto verso gli iscritti e i militanti che hanno continuato a lavorare per il partito in condizioni difficili.

Secondo gli esponenti materani, “la credibilità di un movimento liberale e riformista si misura anche dalla capacità di applicare regole uguali per tutti, senza sconti personali”.

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