CRONACA

Sete di verità: la battaglia civile di Maurizio Bolognetti per il diritto alla conoscenza

Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali Lucani, porta avanti un nuovo Satyagraha – sciopero della fame, digiuno e, dal 4 dicembre, sciopero della sete – per denunciare quella che definisce una grave lesione del diritto umano alla conoscenza, fondamento essenziale di ogni democrazia. Una battaglia nonviolenta che non mira al ricatto, ma al dialogo: “con-vincere”, cioè vincere insieme, ricorda Bolognetti.

Nel documento “Sete di verità”

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, cita due interventi del Presidente Mattarella: nel 2015 il Capo dello Stato richiamava la centralità del diritto alla conoscenza; nel 2023 ricordava che il pluralismo informativo è pilastro della democrazia e non può essere affidato a organismi di controllo esterni.

Bolognetti denuncia invece un servizio pubblico radiotelevisivo che pratica censure e omissioni, trasformandosi in un moderno “Ministero della Verità”. Idee, fatti, proposte politiche considerate scomode vengono – secondo il militante radicale – silenziate o cancellate.

Il suo sciopero intende sollecitare la Commissione di Vigilanza Rai e la dirigenza del servizio pubblico a ristabilire trasparenza e correttezza. Anche un manifesto a sostegno della riforma dell’ordinamento giudiziario, prodotto dai Radicali Lucani, sarebbe stato di fatto reso “clandestino”.

“ La democrazia è un fiore da curare”, scrive Bolognetti, rivendicando l’ambizione di essere un “attivatore di democrazia”. La sua è una protesta estrema per un diritto che appartiene a tutti: conoscere per poter deliberare, e quindi essere davvero cittadini.

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