“Corte dei Conti conferma: aumentano i costi della politica. Chiorazzo e Verri chiedono l’abrogazione della L.R. 22/2024”

“La Corte dei Conti conferma, punto per punto, ciò che denunciamo da mesi. La legge regionale 22/2024 ha aumentato i costi della politica in violazione dei parametri nazionali e presenta profili di illegittimità. Non è più possibile rinviare.
È quanto dichiarano i Consiglieri regionali Angelo Chiorazzo (BCC) e Viviana Verri (M5S), componenti dell’Ufficio di Presidenza, dopo aver inviato una lettera formale al Presidente del Consiglio regionale, Marcello Pittella con la quale chiedono, anche a nome dei consiglieri di opposizione, un intervento normativo.
“La questione non nasce oggi – ricordano i consiglieri – ma affonda le sue radici nelle iniziative legislative che avevano già tentato di correggere una norma ritenuta sbagliata dal primo giorno.
Abbiamo presentato una proposta di legge organica, la Pdl 11/2024, che avrebbe riportato la spesa dei Gruppi consiliari entro il limite storico dei 53.300 euro.
Quella proposta, nonostante la sua piena coerenza con i parametri nazionali, è stata respinta dal Consiglio regionale l’11 febbraio 2025.
Oggi però il quadro cambia radicalmente, perché ai rilievi dell’opposizione si aggiungono quelli della Corte dei Conti, contenuti nel giudizio di parificazione del Rendiconto 2024 e nella relazione sulle leggi regionali approvate nel 2024.
La Corte ha evidenziato che l’aumento delle risorse ai Gruppi consiliari non rispetta il limite stabilito dalla Conferenza Stato-Regioni e ha sottolineato che l’Ufficio di Presidenza non ha approvato l’atto che avrebbe dato applicazione alla legge continuando ad applicare, anche per il 2025, il vecchio importo.
“La Corte dei Conti – affermano Chiorazzo e Verri – mette nero su bianco che la Regione ha giustificato il mancato avvio della legge richiamando proprio la nostra Pdl 11/2024, quella che la maggioranza ha bocciato e che oggi la magistratura contabile indica come intervento necessario.
Questo fatto non può essere minimizzato. Oggi non parliamo più solo di una scelta politica discutibile. Parliamo di una legge che la Corte indica come non conforme ai limiti nazionali e che richiede un immediato intervento correttivo. Per questo abbiamo chiesto al Presidente Pittella di procedere con una iniziativa normativa urgente”.
“In una regione dove – concludono Chiorazzo e Verri – aumentano povertà e fragilità sociali, come certifica il rapporto Caritas, è inaccettabile che la politica aumenti i propri costi.
È il momento della sobrietà, della coerenza e del rispetto per i cittadini lucani. Abbiamo presentato una proposta di legge e chiesto più volte di correggere una norma sbagliata. Oggi anche la Corte dei Conti conferma che avevamo ragione. Adesso il Consiglio regionale ha il dovere di intervenire subito”.
