CRONACA

“Equità territoriale nel Parco del Pollino: la proposta parte da Latronico”

Nei giorni scorsi è tornata all’attenzione una proposta già espressa da Bruno Niola e approfondita nel suo ultimo libro dedicato al Monte Alpi: integrare la denominazione del Parco Nazionale del Pollino aggiungendo anche i Monti dell’Orsomarso e il Monte Alpi, due grandi aree naturali che costituiscono parte fondamentale del territorio del Parco ma che oggi non compaiono nel nome ufficiale.

Il Sindaco di Latronico, Fausto De Maria, condivide pienamente questa visione e annuncia che porterà la proposta nel prossimo Consiglio Comunale per avviare formalmente la richiesta alle istituzioni competenti.

“È una proposta di grande buon senso – dichiara De Maria – che non mira a cambiare il nome del Parco, ma semplicemente a completarlo, rendendolo più fedele alla realtà del territorio.

Il Parco non è solo il Pollino: comprende anche i Monti dell’Orsomarso e il Monte Alpi, che rappresentano da sempre due grandi pilastri paesaggistici e naturalistici della nostra area.”

Il Parco, istituito nel 1993, si estende infatti su tre macroaree geomorfologiche: il massiccio del Pollino, i Monti dell’Orsomarso e il Monte Alpi.

L’attuale denominazione richiama solo una di queste componenti, lasciando in ombra territori di straordinario valore, soprattutto per il versante lucano e per la fascia sud-occidentale dell’area protetta.

Secondo il Sindaco, l’integrazione del nome è un gesto di equità territoriale, necessario per dare pari riconoscimento a zone che, pur essendo parte integrante del Parco, non hanno finora beneficiato della stessa visibilità.

“Il Monte Alpi, con il suo patrimonio ambientale unico e la sua forte identità storica per le comunità lucane, merita di essere riconosciuto nella denominazione del Parco.

Lo stesso vale per l’Orsomarso, che rappresenta una delle aree ecologicamente più integre e affascinanti del Mezzogiorno. Includerli nel nome significa valorizzarli e renderli protagonisti del futuro del nostro territorio.”

Una scelta di questo tipo non sarebbe isolata. In diversi parchi nazionali italiani si è già proceduto, negli anni, a integrare la denominazione ufficiale per rappresentare in modo più completo le diverse aree che li compongono.

È accaduto nel Parco del Cilento, che ha aggiunto “Vallo di Diano e Alburni”; nel Parco del Gran Sasso, che ha integrato “Monti della Laga”; nel Parco dell’Appennino Lucano, che ha inserito “Val d’Agri – Lagonegrese”.

Si tratta di decisioni che hanno contribuito a migliorare la promozione turistica, la comunicazione e l’identità complessiva dei territori coinvolti.

Secondo De Maria, una denominazione più completa del Parco del Pollino porterebbe vantaggi concreti anche sul piano della comunicazione istituzionale e della promozione turistica.

“Un nome più articolato permette di raccontare meglio la complessità del nostro territorio, di dare visibilità a zone ancora poco conosciute, di rafforzare l’identità del versante lucano e di rappresentare in modo più equilibrato l’intero patrimonio naturale del Parco. È un passo utile per il presente e strategico per il futuro.”

Nel prossimo Consiglio Comunale verrà presentata la proposta per avviare l’iter istituzionale. Successivamente, l’iniziativa sarà condivisa con gli altri Comuni del territorio, con l’Ente Parco, con la Regione Basilicata e la Regione Calabria, e infine trasmessa al Ministero competente.

“L’obiettivo – conclude il Sindaco – è costruire un percorso serio, condiviso e rispettoso delle procedure. Latronico vuole contribuire a raccontare un Parco più completo, più inclusivo e più rappresentativo delle sue ricchezze.”

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