POLITICA

Report Caritas : Uil, “un impegno quotidiano capace di non lasciare indietro nessuno.”

La UIL Basilicata ha preso parte, nel pomeriggio di ieri, alla presentazione del Report 2025 della Caritas Diocesana di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo, dal titolo “Spes Contra Spem – Speranza contro ogni speranza”. Un documento che, con grande lucidità, fotografa l’evoluzione delle fragilità sociali nella regione, mettendo in luce dinamiche ormai profonde e strutturali.

L’incontro, introdotto dalla direttrice Marina Buoncristiano e guidato dalle curatrici del rapporto Giorgia Russo e Irene Morlino, si è concluso con l’intervento di S.E. Mons. Carbonaro, che ha richiamato la necessità di una responsabilità condivisa nell’affrontare fenomeni che toccano direttamente la dignità delle persone.

Un quadro allarmante: fragilità croniche e lavoro che non protegge

I dati illustrati nel rapporto compongono un quadro complesso e preoccupante.
La fascia degli over 55 emerge come la più colpita da una vulnerabilità che da temporanea è diventata cronica: percorsi di lavoro frammentati, lunghi periodi di disoccupazione e ridotte possibilità di reinserimento portano molte persone a vivere in una sospensione lunga anni, spesso con il pensionamento come unico approdo possibile.

Un elemento particolarmente critico riguarda l’occupazione: solo il 21,7% degli utenti Caritas risulta occupato, un record negativo che si lega all’esplosione della sotto-occupazione, cresciuta dal 9% del 2019 al 26% nel 2024. Un lavoro che non garantisce sicurezza, stabilità e autonomia economica alimenta inevitabilmente nuove forme di povertà.

Preoccupa anche il livello di istruzione: il 53% delle persone incontrate possiede soltanto la licenza media inferiore, mentre i diplomati scendono dal 29% al 25% in un solo anno. Un trend che limita ulteriormente le possibilità di reinserimento lavorativo.

Povertà multidimensionale: non solo mancanza di reddito

Il rapporto non parla soltanto di privazione economica – condizione che riguarda l’88% degli utenti – ma descrive una povertà multidimensionale in cui si intrecciano:

  • fragilità lavorative;

  • problemi di salute;

  • difficoltà abitative;

  • conflittualità familiari;

  • isolamento sociale.

Il dato forse più emblematico riguarda la durata delle situazioni di bisogno: il 27% delle persone è sostenuto dalla Caritas da oltre cinque anni, segno di percorsi di vulnerabilità profondamente radicati.

Secondo la UIL Basilicata, queste dinamiche mostrano come la povertà non sia più un’emergenza improvvisa, ma una condizione strutturale generata da instabilità lavorativa, indebolimento delle reti familiari e scarsa mobilità sociale.

Tortorelli (UIL): “Serve un’alleanza sociale e politica, non interventi spot”

Il Segretario Generale della UIL Basilicata, Vincenzo Tortorelli, intervenendo al dibattito, ha sottolineato come il rapporto Caritas rappresenti un forte campanello d’allarme, in linea con quanto la UIL sta registrando nel progetto On the Way dialogando con i sindaci lucani.

“Quella che osserviamo – ha spiegato – non è una povertà occasionale, ma un sistema che produce e riproduce vulnerabilità. Quando il lavoro non garantisce sicurezza, quando l’età diventa una barriera invalicabile, quando il livello di istruzione resta basso e quando la rete familiare si indebolisce, la povertà diventa inevitabile. E il lavoro delle operatrici e degli operatori nei centri di ascolto è fondamentale, ma non basta”.

Tortorelli ha richiamato con forza la necessità di:

  • politiche attive del lavoro vere, non interventi sporadici;

  • formazione accessibile e adeguata;

  • servizi territoriali capaci di intercettare il disagio prima che diventi irreversibile;

  • un’economia che produca lavoro stabile, non solo statistiche.

Il Segretario ha confermato la disponibilità della UIL Basilicata a collaborare con Caritas, istituzioni e associazioni, convinto che solo una larga alleanza sociale possa fronteggiare fenomeni che minano la coesione e il futuro delle comunità locali.

“La speranza contro ogni speranza”: da slogan a impegno quotidiano

“La speranza contro ogni speranza – ha concluso Tortorelli – non deve restare uno slogan, ma trasformarsi in un impegno quotidiano capace di non lasciare indietro nessuno”.

Il Report Caritas 2025 si presenta così come uno strumento prezioso per leggere con chiarezza la realtà e per richiamare istituzioni e attori sociali a una responsabilità condivisa. Perché la povertà, quando diventa struttura, può essere combattuta solo attraverso politiche lungimiranti, servizi efficaci e una rete solidale che metta al centro la dignità delle persone.

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