CRONACA

Allontanamento dei minori dalla famiglia di Chieti: l’intervento del Presidente Provinciale Unicef di Potenza, Serse Campagna

In merito alla vicenda dell’allontanamento dei figli da una famiglia residente in un bosco nel territorio di Chieti, il Presidente Provinciale dell’Unicef di Potenza, Serse Campagna, è intervenuto con una nota per esprimere la posizione dell’organizzazione e richiamare l’attenzione sulla delicatezza del caso.

«Come essere umano e come presidente del Comitato Provinciale di Potenza per l’Unicef – afferma Campagna – non posso ignorare la grandissima delicatezza di questa vicenda. Ogni volta che dei bambini vengono separati dai genitori, dobbiamo avere la certezza assoluta, non un semplice presentimento, che la decisione sia stata presa nel loro reale e superiore interesse».

Campagna richiama poi alcuni principi fondamentali che devono guidare le istituzioni:
«Il superiore interesse del minore non è uno slogan: è un criterio giuridico e umano che impone prudenza, trasparenza e proporzionalità. È un principio che obbliga le istituzioni a dimostrare che la separazione sia davvero l’ultima, estrema misura possibile. Quando restano dei dubbi su questo punto, ritengo doveroso che vengano chiariti».

Il Presidente sottolinea inoltre che, prima di arrivare a misure drastiche, devono essere garantiti percorsi di ascolto e sostegno alla famiglia:
«È fondamentale che le famiglie vengano sostenute, ascoltate e accompagnate. L’allontanamento non può diventare la risposta automatica a situazioni di fragilità, diversità di stile di vita o difficoltà economiche. La povertà o una scelta abitativa non convenzionale, da sole, non possono rappresentare un motivo sufficiente per la separazione».

La riflessione di Campagna si estende poi alla richiesta di massima chiarezza sulle motivazioni che hanno portato alla decisione:
«Chiedo che siano chiariti, con la massima trasparenza, gli elementi che hanno portato a questa scelta e che si verifichi se tutte le alternative di sostegno alla famiglia siano state realmente esplorate. È un dovere istituzionale e morale».

Nel frattempo, l’Unicef ribadisce la necessità di tutelare i bambini in ogni dimensione del loro benessere:
«I minori coinvolti devono essere protetti non solo nella sicurezza fisica, ma anche nella continuità affettiva, nel benessere emotivo e nella stabilità delle loro relazioni. Il diritto di mantenere un legame significativo con i genitori non può essere sacrificato senza un motivo valido e documentato».

Campagna conclude assicurando l’impegno dell’Unicef:
«L’Unicef continuerà a vigilare affinché il principio del superiore interesse del minore sia applicato sino in fondo, con rigore e umanità. Ogni bambino merita risposte giuste, proporzionate e rispettose della sua storia e della sua famiglia».

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