CRONACA

Coordinamento Regionale Pari Opportunità UIL Basilicata

: Il silenzio che uccide: violenza e sicurezza sul lavoro, due facce della stessa indifferenza

25 novembre:Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

“Il silenzio degli uomini è la voce della violenza”
È lo slogan scelto dalla UIL per la campagna di quest’anno, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un messaggio forte, che chiama tutti – uomini e donne – a una riflessione collettiva e a un impegno concreto.

Se è vero che sono le donne a subire la violenza, è altrettanto vero che sono gli uomini ad agirla. Non basta non essere violenti: anche il silenzio, il voltarsi dall’altra parte, significa rifiutarsi di fare la propria parte.

La violenza di genere è un fenomeno sociale e culturale che poggia su una concezione della donna ancora subordinata allo sguardo e al controllo maschile. Per questo la UIL invita a un confronto che coinvolga anche gli uomini, rendendoli agenti di cambiamento.

Ma oggi, 25 novembre, non possiamo dimenticare un’altra forma di violenza: quella che si consuma nei luoghi di lavoro. la UIL continua a portare avanti la campagna “Zero Morti sul Lavoro”, perché la sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto fondamentale e inviolabile.

La tragica morte di Luana D’Orazio, giovane operaia di 22 anni nel distretto tessile di Prato, ha riportato al centro del dibattito la necessità di prevenzione, formazione e controlli rigorosi. Ogni vita persa sul lavoro è una sconfitta per la società: per questo chiediamo norme più severe, investimenti in sicurezza e una cultura che metta la vita prima del profitto

Siamo tutte madri, sorelle, compagne di lavoro di Luana. Oggi una volta di più! A distanza di quattro anni dalla sua morte, la giustizia non ha ancora individuato responsabilità chiare. Condanne lievi, pene sospese, assoluzioni: tutto questo lascia esterrefatti. Violenza di genere e morti sul lavoro hanno una radice comune: l’indifferenza.

Due battaglie diverse, ma unite da un principio comune: la vita e la dignità delle persone non sono negoziabili. Solo attraverso consapevolezza, prevenzione e azioni concrete possiamo costruire un futuro più sicuro e giusto per tutti

 Rompere il silenzio significa assumersi responsabilità, agire, cambiare. Perché il silenzio, in ogni sua forma, è complicità.

Basta silenzi. Basta violenza. Basta morti di lavoro. È tempo di responsabilità, giustizia e cambiamento.

Coordinamento Regionale Pari Opportunità UIL Basilicata

 

 

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