CRONACA

Appello di Ada malata di Sla: ‘L’attesa è un’altra tortura’

“Guardatemi negli occhi: ogni attesa imposta è una sofferenza in più”

Dopo il rifiuto da parte dell’azienda sanitaria locale alla sua richiesta di accesso al “suicidio assistito”, Ada (precedentemente nota come Coletta) attende ora i risultati delle nuove visite mediche.

La questione legata al diritto di scegliere il fine vita tornerà a breve davanti alla Corte Costituzionale per l’ottava volta, con al centro il problema della discriminazione nei confronti di pazienti “limitati da un’interpretazione rigida riguardo al requisito della dipendenza da trattamenti di sostegno vitale”.

Lo comunica l’Associazione ‘Luca Coscioni’ in una nota che fa riferimento al videomessaggio diffuso da Ada, citato anche nell’edizione odierna de ‘La Stampa’.

“Aveva adottato il nome ‘Coletta’ per raccontare la sua esperienza senza svelare la propria identità, ma ora Ada, 44 anni, originaria della Campania, ha deciso di uscire dall’anonimato e condividere il suo percorso attraverso un video. A leggere le sue parole è la sorella Celeste, poiché Ada, colpita da SLA diagnosticata l’anno scorso, non è più in grado di parlare”.

“La malattia, in soli otto mesi, mi ha consumata. Con rapidità devastante mi ha tolto l’uso delle mani, delle gambe, della parola.

La vita è meravigliosa finché si può vivere, e io l’ho vissuta con intensità, tra gioie e dolori, lottando sempre per ciò in cui credo, come la libertà di scegliere.

Mi sono rivolta alla mia ASL, coinvolgendo anche il tribunale, chiedendo oggi quella stessa libertà per me: poter decidere di vivere con dignità e morire serenamente, accanto alla mia famiglia, nel mio paese, quando la mia condizione diventerà insopportabile. Intendo combattere per questo diritto finché avrò la forza.

Ma quanto è crudele dover sprecare le ultime energie in una battaglia?”, racconta Ada nel suo messaggio.

Dopo il rifiuto da parte dell’azienda sanitaria di accogliere la sua richiesta, Ada ha presentato, tramite il suo team legale coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, segretaria nazionale dell’Associazione ‘Luca Coscioni’, un ricorso urgente al tribunale di Napoli, opponendosi alla decisione e sollecitando un nuovo esame della sua situazione clinica.

Durante l’udienza, le parti hanno concordato una nuova valutazione delle condizioni di Ada. Le visite sono state svolte e ora si attende l’esito degli accertamenti.

ANSA

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