Murales inneggia all’omicidio di Kirk, FdI ‘un fatto gravissimo’

Murales inneggiante all’omicidio di Charlie Kirk scoperto a La Spezia: la denuncia di Gianmarco Medusei
Un murales raffigurante un incitamento alla violenza contro il conservatore Charlie Kirk è stato scoperto in un circolo Arci a La Spezia. La scritta, che contiene chiari riferimenti a proiettili simili a quelli usati dal killer dell’attivista, è stata immediatamente denunciata da Gianmarco Medusei, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. L’esponente politico ha definito l’accaduto “un fatto gravissimo, che supera ogni limite di decenza”.
“Non è opinione, è istigazione alla violenza”
Medusei ha condannato con forza l’episodio, sottolineando che si tratta di un chiaro atto di “istigazione alla violenza” e non di una semplice espressione di opinione. “Non possiamo ignorare il messaggio che si cela dietro questa rappresentazione: un incitamento alla morte, che non ha nulla a che vedere con il libero dibattito politico. È un segnale inquietante di un degrado morale e culturale che va fermato”, ha dichiarato.
Secondo il consigliere regionale, questo murales rappresenta il “clima di odio” che purtroppo sta crescendo in alcune frange della società e che rischia di alimentare una pericolosa normalizzazione della violenza come strumento di lotta ideologica. “Si legittima l’odio e si abbassa la guardia contro il rispetto dei principi democratici”, ha continuato Medusei.
“La democrazia si fonda sul confronto, non sulla minaccia”
Medusei ha lanciato un appello alla società e alle istituzioni, chiedendo una condanna unanime per l’incidente e per ogni altra forma di incitamento alla violenza. “La democrazia vive di dialogo e confronto, non di minacce o intimidazioni. È fondamentale che tutti condannino con fermezza simili gesti”, ha dichiarato, aggiungendo che chi minimizza, giustifica o tace davanti a episodi come questo diventa in qualche modo “complice” della spirale di violenza ideologica che si sta sviluppando.
Un messaggio alle giovani generazioni
Medusei ha anche rivolto un messaggio ai giovani, sottolineando che “odiare non è pensare” e che “uccidere non è lottare”. Per l’esponente di Fratelli d’Italia, la lotta alle idee politiche deve avvenire attraverso il confronto pacifico e democratico, non con la violenza. “Le idee si combattono con altre idee, non con proiettili”, ha affermato, chiedendo che si faccia una riflessione seria su come il clima di odio stia minando i valori fondamentali della nostra società, a partire dalle scuole.
Richiesta di rimozione immediata
Infine, Medusei ha chiesto che il murales venga rimosso al più presto, in quanto si tratta di un’opera realizzata su uno spazio pubblico. “Spero che il circolo Arci prenda una posizione chiara e che il graffito venga cancellato subito, per non dare il minimo spazio a simili manifestazioni di odio”, ha concluso, ribadendo l’importanza di una riflessione collettiva sul tema della violenza ideologica.
La denuncia di Medusei ha sollevato un ampio dibattito politico e sociale, facendo emergere la necessità di un impegno concreto per prevenire la diffusione di messaggi estremisti e di odio, soprattutto tra le nuove generazioni.
ANSA
