La Flotilla si avvicina a Gaza
Italia e Grecia: 'Israele garantisca sicurezza delle imbarcazioni'. Attivista a bordo: 'Notte insonne, attività di disturbo per logorarci'. La fregata della Marina italiana si è fermata al limite delle 150 miglia nautiche dalle coste di Gaza

La Flotilla verso Gaza: Tensioni e Reazioni Internazionali
Il governo spagnolo, attraverso il premier Pedro Sánchez, ha dichiarato che la Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria in navigazione verso Gaza, non rappresenta una minaccia per Israele, invitando il premier israeliano Netanyahu a prenderne atto.
Sánchez ha sottolineato che si tratta di un’iniziativa pacifica e che, se Israele avesse consentito l’ingresso degli aiuti umanitari, non sarebbe stata necessaria la missione. La Flotilla, ha spiegato, è un’operazione per portare aiuti alla popolazione di Gaza, ed è compito della comunità internazionale proteggere questa iniziativa.
Giorgia Meloni: Iniziativa con Rischi Inconsiderati
La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha dichiarato che, sebbene la missione di aiuti sia importante, insistere sulla Flotilla in questa fase potrebbe essere irresponsabile, vista la delicatezza della situazione e la speranza di una soluzione diplomatica per Gaza. Ha anche ricordato gli appelli del presidente Mattarella, esprimendo la necessità di trovare un equilibrio tra l’assistenza umanitaria e la gestione dei rischi legati a iniziative potenzialmente pericolose.
Israele e la Minaccia di Intercettazione
La Marina israeliana ha avvertito che le imbarcazioni della Flotilla potrebbero essere fermate prima di raggiungere le acque territoriali israeliane. Secondo fonti locali, la Marina militare israeliana utilizzerà altoparlanti per chiedere agli attivisti di fermarsi e tornare indietro. Se le imbarcazioni non dovessero fermarsi, Israele è pronta ad arrestare i partecipanti e confiscare o affondare le navi.
Italia e Grecia: Appello alla Sicurezza e Rispetto del Diritto Internazionale
I ministri degli Esteri di Italia e Grecia hanno espresso preoccupazione per la sicurezza dei partecipanti alla Flotilla, chiedendo alle autorità israeliane di garantire l’incolumità degli attivisti. Entrambi i governi hanno invitato le imbarcazioni a prendere in considerazione la proposta di consegnare gli aiuti tramite il Patriarcato Latino di Gerusalemme, per evitare ulteriori rischi. Inoltre, hanno sottolineato l’importanza di rispettare le leggi internazionali e di evitare escalation che possano complicare ulteriormente la situazione.
Confronto con la Realità A Bordo della Flotilla
A bordo delle imbarcazioni, le tensioni sono palpabili. Diverse navi israeliane si sono avvicinate alla Flotilla nel corso della notte, e alcuni attivisti hanno riportato di manovre aggressive. Nonostante la preoccupazione per un possibile attacco imminente, gli attivisti hanno dichiarato di non voler opporre resistenza, consapevoli che si tratta di una missione umanitaria. La presenza di un sottomarino israeliano ha ulteriormente aumentato la tensione, ma per ora non sono stati presi provvedimenti.
Ada Colau: Chiamata all’Azione Internazionale per un Corridoio Umanitario
Ada Colau, attivista e ex sindaca di Barcellona, ha chiesto un intervento deciso da parte dei governi internazionali per garantire l’accesso umanitario a Gaza, mettendo in evidenza l’urgenza di aprire un corridoio sicuro per gli aiuti. Colau ha criticato il comportamento di Israele e ha insistito che la Flotilla si trova in acque internazionali, sottolineando la legalità della missione. La sua dichiarazione si inserisce nel contesto di una crescente pressione per interrompere il blocco di Gaza e fornire aiuti senza ostacoli.
Le Autorità Israeliane e la Minaccia di Intercettazione delle Navi
Le autorità israeliane continuano a monitorare da vicino il movimento della Flotilla. Secondo le ultime informazioni, le navi sono giunte a 130 miglia nautiche dalla costa di Gaza, e l’equipaggio si prepara a un possibile intervento. La marina israeliana ha già circondato alcune imbarcazioni della Flotilla e, se le imbarcazioni non dovessero fermarsi, la marina è pronta ad arrestare gli attivisti e ad affrontare legalmente le imbarcazioni per ingresso illegale nelle acque territoriali.
Un’Iniziativa di Solidarietà e una Vittoria Simbolica
Nonostante le difficoltà, gli attivisti della Flotilla considerano ogni miglio percorso verso Gaza una vittoria simbolica, una dimostrazione della solidarietà internazionale con il popolo palestinese. “Siamo determinati a portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, a qualsiasi costo”, affermano, nonostante la pressione crescente da parte delle forze israeliane.
Governo Spagnolo e la Protezione delle Navi
Il governo spagnolo, pur esprimendo solidarietà alla Flotilla, ha emesso un avviso di sicurezza, esortando i membri dell’iniziativa a non entrare nelle acque esclusive di Israele per evitare rischi per la loro sicurezza. Madrid ha dichiarato che la nave militare “Furor” si trova in zona per fornire assistenza in caso di necessità, ma non può entrare nelle acque sotto il controllo israeliano.
Un’Iniziativa che Sfiducia i Governi Ma Risveglia le Coscenze
Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verde e Sinistra ha sottolineato come la Flotilla stia scuotendo le coscienze internazionali. Secondo Piccolotti, la mobilitazione popolare e la crescente attenzione mediatica sono l’unica risposta efficace di fronte all’indifferenza dei governi, i quali, a suo dire, sono complici delle azioni israeliane contro la popolazione di Gaza.
Conclusioni: Un Conflitto che Necessita di Risposte Concrete
L’iniziativa della Global Sumud Flotilla sta mettendo in luce le difficoltà e le sfide del diritto internazionale in un contesto di conflitto persistente. Mentre il viaggio verso Gaza continua, cresce la pressione sulla comunità internazionale per garantire la sicurezza degli attivisti e per trovare una soluzione diplomatica che metta fine al conflitto e apra la strada a un futuro di pace e stabilità per la regione.
ANSA