POLITICA

Meloni sul caso Flotilla: “Irresponsabile entrare in teatro di guerra”

Durante una conferenza stampa a New York, la premier ha definito l’iniziativa “gratuita, pericolosa, irresponsabile” e ha sottolineato che non serve rischiare la propria incolumità. Ha poi spiegato che Tajani sta lavorando a una mediazione alternativa tramite Cipro e il patriarcato latino di Gerusalemme

Durante una conferenza stampa a New York prima del suo intervento all’Onu, la premier italiana Giorgia Meloni ha commentato la vicenda della Global Sumud Flotilla, la barca carica di aiuti diretta a Gaza, che ha denunciato più volte attacchi con droni da parte di Israele.

La presidente del Consiglio ha definito la missione “pericolosa” e “irresponsabile”. Per Meloni “non c’è bisogno di rischiare la propria incolumità di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare aiuti a Gaza che il governo italiano avrebbe potuto consegnare in poche ore. Richiamo tutti alla responsabilità, particolarmente per quanto riguarda parlamentari italiani”.

“Tajani lavora ad altra proposta per dare aiuti a Gaza”

La premier ha inoltre spiegato che sul piano della mediazione il governo sta lavorando a un’alternativa. “Tajani sta lavorando a un’altra proposta di mediazione che è consegnare questi aiuti a Cipro, al patriarcato latino di Gerusalemme che si assume la responsabilità di consegnarli.

È una proposta sulla quale mi pare ci sia il consenso del governo cipriota, del governo israeliano, ovviamente del governo italiano. Stiamo aspettando una risposta dalla flottiglia. E io qui davvero faccio un appello alla responsabilità di tutti, perché non si può rischiare l’incolumità delle persone per fare iniziative che sembrano prevalentemente fatte non per consegnare gli aiuti, ma per creare problemi al governo”, ha aggiunto.

“Irresponsabile usare Gaza per attaccare il governo”

“Io non sono stupida: quello che accade in Italia non ha come obiettivo alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza, ma attaccare il governo italiano. Trovo oggettivamente irresponsabile usare la sofferenza a Gaza per attaccare il governo”, ha poi polemizzato Meloni.

Poi ha aggiunto di essere “stupita dalla reazione dell’opposizione” alla posizione sul riconoscimento dello Stato di Palestina a delle condizioni poste. “Penso che sia una posizione molto seria: siamo disponibili a riconoscere la Palestina ma non a fare un favore ad Hamas”.

Sempre riguardo alla Flotilla, Meloni ha sottolineato che il ministro della Difesa Crosetto “ha autorizzato la nave Fasan ad avvicinarsi” alla Flotilla “per garantire se necessario soccorso e assistenza”, ma “non è previsto l’uso della forza militare”.

Meloni: “Escalation conviene a Putin, non cadere in trappole”

Meloni si è soffermata anche sulla guerra in Ucraina e le tensioni tra Mosca e l’Ue. Per la premier quelle russe sono “provocazioni” e “penso sia importante ragionare a sangue freddo, perché una escalation conviene solo a Putin e alla Russia che sono oggettivamente in difficoltà. Io penso che noi dobbiamo fare tutto quello che possiamo per non cadere in queste trappole.

Poi è evidente che quando c’è un aereo militare che può rappresentare una minaccia, che sorvola il proprio spazio aereo, si abbatte: questo prevedono le norme. Non che questo significhi automaticamente un’escalation”, però “io penso che noi dobbiamo fare tutto per evitare l’escalation”. Meloni ha aggiunto che Mosca sta “aumentando queste provocazioni”.

SKYTG24

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