Sanità convenzionata: iniziativa Uil su comparto sanitario privato accreditato

La delibera di Giunta regionale n. 473 che ridefinisce, per le strutture della sanità privata accreditata, i tetti di spesa e le prestazioni, sta creando disagi e penalizzazioni agli utenti e colpisce i lavoratori delle strutture poiché non rispecchia l’attuale fabbisogno di prestazioni richieste dalla popolazione al sistema sanitario regionale.
Infatti la delibera oggetto di tensioni nel comparto, assegna ai centri accreditati quote di budget secondo l’immagine storica scattata nel lontano 2014, anno in cui la popolazione regionale era numericamente ed anagraficamente molto diversa da oggi.
E’ quanto sostiene il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli raccogliendo istanze di cittadini e iscritti alla Uil sui disagi e le problematiche per esami e prestazioni.
Sono soprattutto le persone più fragili, i malati cronici, gli anziani e quanti hanno bisogno di Visite Specialistiche e di esami diagnostici di alta specialità, a subire le conseguenze della delibera n. 473, con la conseguenza –evidenzia la Uil – di dover pagare di tasca propria accertamenti che hanno costi di alcune centinaia di euro.
In qualità di sindacato ci aspettiamo una ripartizione di risorse destinate alla specialistica ambulatoriale accreditata, opportunamente assegnate secondo i reali fabbisogni della popolazione e quindi attribuite in maniera equilibrata alle branche specialistiche, equamente distribuite tra provincie e non meno importante in assenza di sperequazioni tra strutture di pari peso organizzativo tecnico – strumentale, ciò a tutela di tutti i lavoratori che in esse prestano la propria significativa opera.
Per questo auspichiamo modifiche ai provvedimenti della Giunta nella direzione delle richiese pervenute alla Uil.
In merito alla tematica delle liste d’attesa, le delibere di giunta Regionale che aggiungono risorse destinate all’azzeramento, ci viene segnalata proprio dagli utenti, l’impossibilità di prenotazione con tempi brevi presso il CUP regionale, di molte visite specialistiche e di alcune peculiari prestazioni diagnostiche fondamentali per i pazienti oncologici o con patologie gravi – come tac o risonanze magnetiche col mezzo di contrasto.
Il sindacato – ha aggiunto Tortorelli – segue con attenzione la vertenza avviata da strutture e associazioni di categoria sostenendo la sollecitazione di un Tavolo specifico al Dipartimento Salute.
Abbiamo sempre ritenuto che il sistema del privato accreditato convenzionato, per le caratteristiche di servizio della sanità di prossimità, ha un’importante funzione da svolgere in sinergia e cooperazione con il sistema sanitario pubblico.
Inoltre le liste di attesa che continuano a comprimere il diritto alla salute, nonostante l’annuncio dell’assessore Latronico di nuove risorse finanziarie – ha affermato il segretario Uil – non possono essere superate senza le strutture del privato accreditato alle quali viene riservata, nell’ultimo quadrimestre dell’anno, una quota di risorse, peraltro proveniente da provvedimenti di spesa non consumata a fine 2024, che dovranno consentire l’accesso a tutti i pazienti soprattutto a quelli più fragili.
Di qui il rinnovato impegno a realizzare un monitoraggio con Regione, Asp e Asm, AO San Carlo, Comuni, strutture, associazioni di categoria, sindacati, associazioni di tutela dei diritti dei malati.