POLITICA

La tela di Meloni su Ucraina e Gaza, i contatti con i leader

Giorgia Meloni è in continuo contatto con gli altri leader in vista dell’annunciata call tra gli europei, Donald Trump e Volodymyr Zelensky che anticiperà il confronto tra il presidente Usa e quello russo Vladimir Putin in Alaska.

Nessuna telefonata nelle ultime ore con il capo della Casa Bianca – si sottolinea in ambienti della maggioranza – che invece ha sentito alcuni giorni fa.

Gli ultimi contatti ufficiali risalgono al 7 agosto. E quel giorno la premier ebbe una conversazione anche con il presidente ucraino, e con il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan. Tutti colloqui che hanno avuto al centro la guerra in Ucraina.

Il raggiungimento di un cessate il fuoco e l’avvio di un percorso negoziale che possa garantire una pace giusta e duratura è l’obiettivo di Roma. Un punto di vista che la presidente del Consiglio intende ribadire a tutti i suoi interlocutori rimarcando la logica di una stretta collaborazione tra Europa e Stati Uniti.

Nessun dubbio sulla necessità che l’Unione si presenti compatta agli appuntamenti per discutere in tutti i consessi su come chiudere la guerra tra Russia e Ucraina.

Con Kiev che rifiuta qualsiasi ipotesi di cessione di parte dei territori orientali del paese a Mosca.

Una situazione delicata, e con tante criticità, che è stata tema centrale anche nell’incontro di Chevening, nel Kent: dove i consiglieri per la sicurezza europea e statunitensi, con il vice presidente JD Vance, hanno discusso di quale possa essere il perimetro per quella pace giusta e dignitosa.

“A 1.024 giorni dall’insediamento, il Governo traccia un bilancio di un profondo cambio di passo nella politica nazionale ed estera”, dice il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti.

“In un momento storico delicato – scrive in una nota -, Giorgia Meloni ha completato un percorso di pieno allineamento con i partner europei, firmando insieme agli altri leader due documenti chiave su Ucraina e Gaza. Un segnale di unità, responsabilità e credibilità che rilancia il ruolo dell’Italia sulla scena globale, smentendo chi la voleva isolata”.

E nei suoi continui contatti, il presidente del Consiglio non ha mai perso di vista la situazione mediorientale e la questione di Gaza. Altro tema caldissimo che ha affrontato, da ultimo, con il primo ministro dell’Arabia Saudita Mohamed bin Salman Al Saud, nel corso di un’altra lunga conversazione telefonica.

Un colloquio che ha permesso di condividere gli ultimi sviluppi del conflitto nella striscia nonché i principali temi della collaborazione bilaterale, fa sapere Palazzo Chigi.

I due Leader hanno espresso preoccupazione per le più recenti decisioni israeliane che appaiono andare verso un’ulteriore escalation militare, sottolineando l’opportunità di giungere, senza ulteriori ritardi, alla cessazione delle ostilità per porre fine alla drammatica situazione umanitaria e avviare la ricostruzione di Gaza dove, ha sottolineato il Presidente del Consiglio, il ruolo delle Nazioni arabe resta fondamentale.

Nel concordare che solo un processo politico verso una soluzione dei due Stati potrà condurre ad una pace giusta e di lungo periodo, il Presidente Meloni ha evidenziato, come già fatto con il Presidente Abbas, la necessità che Hamas rilasci immediatamente e incondizionatamente gli ostaggi e accetti di non poter avere un ruolo nel futuro della Striscia.

Il colloquio telefonico ha infine costituito l’occasione per riaffermare la comune volontà di approfondire la collaborazione bilaterale in tutti gli ambiti di comune interesse, a partire dalla piena attuazione del partenariato strategico tra Roma e Riad lanciato in occasione della visita del Presidente del Consiglio ad Al-Ula nello scorso gennaio”.

ANSA

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