Strade per lavoratori insicure, la Uilm scrive a Regione e Provincia di Matera
Percorsi impraticabili e sostanzialmente abbandonati per arrivare ai siti estrattivi. Il sindacato chiede un incontro urgente con le autorità

MATERA – Strade dissestate, percorsi impraticabili e condizioni di viaggio pericolose per centinaia di lavoratori: è questa la denuncia lanciata dalla Uilm (Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici), che ha inviato una lettera ufficiale alla Regione Basilicata e alla Provincia di Matera per segnalare lo stato di degrado delle infrastrutture stradali che conducono ai principali impianti produttivi della zona, in particolare nei pressi dei siti estrattivi.
“Le arterie stradali che collegano le aree industriali e i poli produttivi del Materano sono ormai da tempo in condizioni critiche – afferma il sindacato – e rappresentano un pericolo quotidiano per i lavoratori, costretti a muoversi tra buche, frane e segnaletica assente o inefficace”. Una situazione che, secondo la Uilm, non solo mette a rischio la sicurezza delle persone, ma compromette anche l’efficienza del sistema produttivo locale.
La sigla sindacale ha chiesto un incontro urgente con le istituzioni territoriali per affrontare il problema in modo strutturale e individuare soluzioni concrete. “Non possiamo più tollerare che i lavoratori vengano lasciati soli a fronteggiare condizioni di disagio e insicurezza – si legge nella nota inviata alla Regione e alla Provincia –. È necessario un piano straordinario di manutenzione e messa in sicurezza delle strade che servono i siti industriali”.
Secondo la Uilm, la manutenzione delle infrastrutture non può essere rimandata ulteriormente: si tratta di una questione non solo di dignità per chi lavora, ma anche di attrattività per il territorio e competitività per le aziende locali. “Intervenire subito – conclude il sindacato – significa tutelare il lavoro e il futuro economico della nostra provincia”.
In attesa di una risposta dalle autorità competenti, la Uilm ha dichiarato di essere pronta a promuovere ulteriori iniziative, anche di mobilitazione, se non dovessero arrivare segnali concreti in tempi brevi.