Libera: a Lagonegro secondo incontro sulle dipendenze

Continua la serie di incontri promossi dal Presidio di Libera del Lagonegrese ”Mimmo Beneventano” per creare una rete di supporto e di prevenzione contro le dipendenze.
Il 2 maggio 2025, presso l’Istituto “F. De Sarlo – G. De Lorenzo” di Lagonegro si terrà l’incontro dal titolo: “Il mondo nascosto delle dipendenze nel vissuto giovanile lagonegrese e il ruolo di contrasto e di cura delle comunità”, promosso in collaborazione con diverse istituzioni scolastiche, sociali e sanitarie del territorio.
La giornata di lavori (dalle ore 9.30 alle 13.00) si aprirà con i saluti istituzionali del dirigente scolastico Dott. Roberto Santarsiere, e vedrà la partecipazione di esperti, psicologi, psicoterapeuti e testimoni diretti del dramma delle dipendenze.
Il tema è di straordinaria attualità e urgenza: le nuove dipendenze, da quelle da sostanze a quelle comportamentali, attraversano in modo silenzioso e profondo la quotidianità dei più giovani, incidendo sul loro sviluppo, sulle loro relazioni e sul loro futuro.
Tra le relazioni principali:
Dott.ssa Deborah Basile affronterà il tema dell’epidemiologia delle dipendenze, analizzando fattori di rischio e fattori protettivi;
Dott. Antonello Chiacchio approfondirà il percorso che porta alla dipendenza e i meccanismi psicologici che ne sono alla base;
Dott.ssa Gelsonima Ferrari discuterà degli aspetti riabilitativi, evidenziando l’importanza di interventi precoci e personalizzati;
Dott.ssa Noemi Dicorato, co-referente di Libera Umbria, porterà un’esperienza concreta di progettazione sociale nelle periferie urbane.
Seguiranno interventi toccanti, come quello di Erminia Limongi, madre di una giovane vittima delle dipendenze, e contributi tecnici come quello della dott.ssa Giuditta Inglese, dell’ Associazione “ Famiglie fuori gioco” e responsabile dello sportello , nel lagonegrese, per il contrasto alla ludopatia, e del dott. Alberto Dattola, responsabile dei servizi territoriali per le dipendenze.
Questo evento vuole essere un momento di presa di coscienza collettiva, un’occasione per costruire strategie di contrasto, ma anche per diffondere una cultura della cura e della responsabilità condivisa.
Solo attraverso il dialogo tra scuola, famiglie, istituzioni e associazionismo civile si potrà affrontare davvero il “mondo nascosto” delle dipendenze e restituire ai giovani il diritto a una vita libera, sana e consapevole.