POLITICA

LA NAVE E’ PARTITA! Morte e Resurrezione

E la nave va. Non sappiamo quanti nodi marini percorrerà.

Sappiamo solamente che è partita dopo che l’equipaggio è stato al molo 12 settimane, per salirvi una prima volta, ma fatto subito scendere per poi risalire definitivamente. Morte e resurrezione in quatto giorni. Formidabile.

 

Il comandante non è un esperto di questo tipo di nave. No le ha mai frequentate.

Gli è stato dato l’incarico prima dai due suoi “sottoposti” e poi dall’Ammiraglio Mattarella,

Una breve metafora per inoltrarci sul tema della soluzione, per adesso, per la formazione del governo nazionale.

Una gestazione lunga, circa 90 giorni, e pure molta perigliosa,

Non immaginata nemmeno lontanamente la prima domenica di tre mesi fa.

Governo che nasce anomalo rispetto ai blocchi di partenza, e non per colpa dei soli protagonisti.

Colpa invece di una legge elettorale chiamata sin dall’inizio porcata, e a ragion veduta, considerato l’esito imprevedibile che ha avuto.

Dove le alleanze in campo sono state cambiate radicalmente in queste settimane, e forse per sempre.

Dopo che il leader della Lega aveva avuto l’assenso del Cavaliere di Arcore per intessere contatti e governo con i seguaci di Beppe Grillo.

Cosi ché il quadro tradizionale del centrodestra ne esce scompigliato. Forza Italia si rimangia  il via libera e passa all’opposizione.

Fratelli d’Italia, con la sua presidente on.le Giorgia Meloni, a tentare sino alla fine che fosse rispettato  l’accordo pre-voto, dovuto agli elettori innanzitutto, per poi verificare in Parlamento se  c’erano o meno i numeri per dare vita ad un nuovo Governo di centrodestra al posto di quello di Gentiloni.

Invece il duo Di Maio- Salvini, avendoli dalla loro parte, hanno deciso di cambiare strada: il primo che diceva sempre niente alleanze con nessuno, cosa che è stata vera sino a ieri; il secondo rompendo una consolidata fase di alleanze.

E dopo settimane di tira e molla, hanno trovato un comandante che piaceva ad entrambi i partiti: Il prof Giuseppe Conte.

Il presidente Mattarella, dopo aver accettato questo nome conferendogli l’incarico, al momento della lettura della lista dei ministri avvisa che è possibile far prendere il largo alla nave, ma uno degli ufficiali proposti non sarebbe dovuto salire sulla nave “Governo Italia”.

Troppo ingombrante per i eurocrati della UE e delle altre nazioni, in particolar modo quella tedesca.

Il suo difetto? Non gli piace l’Euro, né tanto meno la Germania. Nei suoi scritti economici parla chiaramente contro l’uno e contro l’altra.

Dunque niente da fare. Se la nave vuol salpare bisogna lasciare a terra il prof. Paolo Savona.

Reo agli occhi del nostro Presidente di non amare la moneta unica e men che meno gli antichi barbari.

E con una decisione grave e fuori dalla carta costituzionale, non lo dice chi scrive ma fior di costituzionalisti, boccia il nascente governo. Il presidente incaricato Conte è costretto a dimettersi.

Siamo all’aborto costituzionale in fatto di governo.

E se pur in passato qualche candidato ad un ministero non era ben gradito, casi rarissimi, ciò era dovuto a fattori non attinenti alla libertà di pensiero.

Il giorno dopo crolla la Borsa italiana, lo spread (la nuova arma finanziar-militare quanto micidiale in mano agli stati più forti per abbattere chi osa contestare il nuovo ordine mondiale) si impenna senza alcun motivo valido sul piano economico-finanziario, ma solamente per irridere le istituzioni nostrane e fare spregevoli profitti, da rapaci del sudore altrui.

Il “taglia spesa” Carlo Cottarelli, licenziato in passato dal bullo di Firenze, viene chiamato due ore dopo al Colle e gli viene affidato l’incarico di formare un governo tecnico al posto di quello politico.

Quattro giorni di via crucis per lui, e con il rischio concreto che se si fosse presentato per davvero alle Camere avrebbe ricevuto zero voti. Una figuraccia mondiale non sua però, ma per chi lo aveva mandato al massacro, visto che FI e PD gli avrebbero pure loro negato la fiducia necessaria per adempiere almeno al disbrigo delle cose correnti.

Il duo Di Maio-Salvini ritenta così la salita al Colle sempre con Giuseppe Conte e con la lista già pronta. Con una piccola differenza : Paolo Savona non più al Ministero per L’Economia, ma uno di seconda fascia, quello per gli Affari Europei.

Tutti contenti e felici. L’Ammiraglio Mattarella dà il via libera. La nave può lasciare il porto e tentare una sua navigazione.

Tornando all’inizio di questa nostra riflessione, non sappiamo come e quanto durerà la peregrinatio marina.

Un mese o forse sei, un anno o forse cinque.

Difficile a stabilirsi ora.

Tutto può accadere. I numeri al Senato sono esigui.

Con Forza Italia e Piddì alla opposizione dichiarata.

Molto dipenderà da Fratelli d’Italia, che ha dimostrato in questa complessa circostanza una maturità e saggezza agli altri sconosciuta. Ha preannunciato, e certamente lo farà, l’astensione anche di fronte ad atteggiamenti irresponsabili da parte di altri, non escluso anche qualche/ex ? alleato.

Valuterà leggi e comportamenti di tutti, per salvaguardare gli interessi dell’Italia e degli italiani.

Non ci hanno infastiditi tanto i tempi nella formazione del governo (la tanto austera e supponente Germania ha impiegato sei mesi per fare un governo tra avversari) o situazioni interne.

Quanto il fatto che un ministro venga cassato per volontà di stranieri(tali restano altro che europei del vogliamoci bene).

Fino a quando non sarà un reato d’opinione, saremo sempre del pensiero che bisogna abbandonare, pur con i dovuti percorsi, con decisione questa matrigna  Unione Europea e una criminale moneta unica.

Per salvare l’Italia. Per salvare il nostro futuro di nazione libera. Ammesso che ancora lo siamo.

 

01/06/2018

 

Leonardo Rocco Tauro

Fratelli d’Italia

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