CULTURA E EVENTI

MIGRANTI: SAnREMO ITALIANI integrare attraverso la canzone. Il saluto di Carlo Conti, le dichiarazioni delle Istituzioni presenti

Centro accoglienza Ferrandina (Mt) 13 aprile

“Il nostro canto libero” eseguito da due ragazzi nigeriani non ha vinto il SAnREMO ITALIANI 2018, che si è svolto il 13 aprile a Ferrandina (Mt), ma ha racchiuso in un titolo tutto il significato e il successo di questa particolare manifestazione canora.

SAnREMO ITALIANI, nato nell’ambito dell’insegnamento della lingua italiana alle persone migranti nei centri accoglienza della cooperativa Auxilium in Basilicata, infatti, è divenuto in pochi anni un modello a livello nazionale, che permette a chi è arrivato da noi fuggendo da guerre e miseria di esprimersi e integrarsi.

Tanti i messaggi di saluto che hanno accompagnato la serata, che ha visto una trentina di ragazzi migranti, arrivati da tutti i centri Auxilium in Italia, cantare 18 grandi successi della musica pop italiana. Il primo messaggio video è stato quello di Carlo Conti, che ha dato appuntamento ai vincitori del SAnREMO ITALIANI ad Assisi, dove, come lo scorso anno, saranno invitati in diretta RaiUno a raccontarsi e a esibirsi sul palco di “Con Il cuore nel nome di Francesco”.

Poi i saluti in diretta di Padre Enzo Fortunato, Direttore della Sala stampa del Sacro Convento di Assisi, il quale, riprendendo Carlo Conti, ha augurato a tutti di “recuperare il nostro cuore, perché se gli italiani agiscono partendo dal loro cuore buono, il mondo cambia”.

Altra pausa per la telefonata in diretta di Albano Carrisi che si è complimentato per l’iniziativa e ha salutato il pubblico e i ragazzi in gara. Gara che è stata vinta a parimerito da due ragazzi africani del CARA di Brindisi: Emmanuel David con “A chi” e Mike Eghe con “Rose rosse”.

In prima fila a Ferrandina c’erano il vescovo di Matera Antonio Giuseppe Caiazzo, il Prefetto di Matera Antonella Bellomo, il Sottosegretario al Ministero dell’istruzione e della Ricerca Vito De Filippo, il Segretario Generale della Fondazione Matera 2019 Giovanni Oliva.  

Il Prefetto di Matera al termine della manifestazione ha dichiarato: “Penso che questo modello abbia un valore enorme, perché i migranti si rendono protagonisti e si esprimono in quello che meglio sanno fare. Hanno imparato bene l’Italiano con un sistema innovativo, ma il valore maggiore consiste nel dargli modo di farsi conoscere, nel permettergli di manifestare la loro identità e personalità”.

Il vescovo di Matera ha detto salutando tutti i presenti: “Abbiamo bisogno di essere veri. Di guardarci negli occhi e capire che, pur nella diversità, deve esserci sempre la possibilità dell’incontro. Perché siamo tutti uomini e una serata come questa aumenta la nostra umanità.

Il Sottosegretario Vito De Filippo ha salutato i presenti con queste parole: “Grazie alla Cooperativa Auxilium che da tempo opera con professionalità e impegno nel settore dei migranti. SAnREMO ITALIANI è la testimonianza di come l’integrazione è possibile nella misura in cui apriamo il nostro cuore ad altre culture. Il mondo è stato creato senza confini”.

Angelo Chiorazzo, fondatore di Auxilium, ha salutato e ringraziato tutti, inquadrando questo modello di integrazione con la crisi migratoria e la situazione nel Mediterraneo: “Questa serata ci dice che vivere insieme è possibile e addirittura facile.

Ma non possiamo dimenticare che gran parte dei ragazzi, che abbiamo ascoltato sono reduci dai lager libici, dove centinaia di migliaia di persone come loro sono oggi rinchiuse in condizioni disumane. L’Europa non può chiudergli le porte”.

Ed ha aggiunto: “Quello che sta accadendo questi giorni in Siria deve interrogarci sul fatto che ci sono milioni di persone in fuga. E questa manifestazione canora ci aiuta a capire che nel mondo non è in atto una guerra di religione, perché è stata una serata che ci ha emozionato e ci ha fatto percepire che siamo tutti fratelli”

 

Pulsante per tornare all'inizio