CULTURA E EVENTI

SETTIMANA DEL PATRIMONIO CULTURALE DI ITALIA NOSTRA

La peculiarità dell’Italia è l’esistenza di un diffuso Patrimonio artistico, storico e paesaggistico presente sull’intera penisola.

La Settimana del Patrimonio Culturale di Italia Nostra vuole contribuire, insieme ad altre iniziative similari, ad aprire una riflessione sui modelli di gestione sostenibili di tali beni, senza avere la presunzione di proporre modelli strabilianti o innovativi ma, perseguendo una strada che si è rivelata virtuosa là dove è stata applicati.

Italia Nostra con le sue campagne di sensibilizzazione tende a trasformare i cittadini da “consumatori” a “protettori”  facendo sì che le comunità partecipino attivamente alla conservazione e tutela del Patrimonio Culturale.

Come sempre, i beni selezionati dalle sezioni locali di Italia Nostra coprono un ampio spettro di tipologie e offrono una importante e aggiornata indagine sullo stato del nostro patrimonio culturale diffusoOltre 70 eventi in tutta Italia, dalla Sicilia al Veneto, che illustrano siti archeologici, chiese, pievi, musei, parchi, borghi.

Impossibile non tener conto dello svantaggio di sviluppo delle aree interne. Infatti, il 46,7% dei Comuni italiani, ovvero 3.486 sui circa 8.000 totali, ha una popolazione inferiore ai 2.000 abitanti (dati Ancitel).

In essi risiedono circa 10.000.000 di abitanti che rappresentano il 16,5% della popolazione nazionale. La maggior parte di questi comuni sono presenti soprattutto nelle regioni montuose delle Alpi e degli Appennini.

In molti concordano che puntare sul patrimonio culturale consente alle aree interne di uscire dal circolo vizioso dal impoverimento economico-sociale che impedisce di intercettare investimenti, turismo e nuove opportunità.

Le grandi città d’arte, con i loro monumenti e musei, attirano la maggioranza dei turisti e degli investimenti, lasciando solo poche risorse al resto del territorio.

Questo dato si incrocia con la disparità Nord/Sud, evidenziata dai dati delle erogazioni liberali dell’Art Bonus che finiscono per l’81,5% al Nord, il 16,6% al Centro e appena l’1,8% al Sud e alle Isole (dati Federculture 2018).

Le scelte politiche del MiBAC (PON Cultura e Sviluppo), con i notevoli investimenti al Sud, hanno tentato di riequilibrare il sistema senza però ottenere un significativo risultato, almeno per ora.

Oltre al tema delle aree interne e della gestione dal basso, la Settimana del Patrimonio Culturale di Italia Nostra vuole ricordare le altre questioni all’ordine del giorno: le varie aree terremotate d’Italia e il rischio per i beni culturali ivi presenti; la valorizzazione del patrimonio diffuso; lo stato dei siti archeologici nel Sud del Paese e i centri storici delle città d’arte.

Italia Nostra pensa che sia necessario lanciare un grande Piano di sviluppo culturale del Paese, che coniughi tutela e valorizzazione senza mercificare la Bellezza, programmando investimenti ed interventi, mettendo al centro la crescita morale e civile dei cittadini italiani.

La cultura può generare reddito e i dati del turismo lo dimostrano, basta crederci e investire risorse umane e finanziare per sostenere il settore.

I vantaggi non sono solo economici, perché la Bellezza produce anche salute e la felicità, un antidoto efficacissimo contro la sfiducia che sta minando la coesione sociale e civile del nostro paese e dell’Europa.

Mariarita Signorini

Presidente Nazionale Italia Nostra

 

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